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giovedì 13 dicembre 2012

BORUSSIA DORTMUND: NON CHIAMATELA MINA VAGANTE

E' sin troppo facile guardare una squadra non troppo blasonata che gioca bene al calcio e chiamarla "rivelazione". E' ripetitivo e anche abbastanza monotono classificare come "mina vagante" una squadra di giovani dopo averla vista mettere sotto scacco alcune delle piu' grandi squadre d'Europa. Quando si parla del Borussia Dortmund visto in questa fase a gironi della Champions se si usano termini come "rivelazione" o "mina vagante" non si fa altro che sminuire il valore di questa magnifica squadra e tutto il duro lavoro che c'è dietro. Vediamo nel dettaglio tutti i segreti, le qualita' ed anche i limiti dei campioni di Germania in carica.

L'ALLENATORE: IL MAGO JURGEN KLOPP

E' l'artefice principale di questo capolavoro, un vero stratega della tattica, ed ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza. Vuole un gran ritmo ed un' altissima intensita', il suo credo e' proporre gioco senza mai buttare il pallone. L'azione deve iniziare palla a terra sin dai due centrali di difesa, ruolo cardine nella sua squadra. E' un allenatore eccellente nella crescita dei giovani e cerca di praticare un gioco sempre propositivo, e' destinato ad allenare una grande squadra. Per molti addetti ai lavori gia' la allena.

LA CHIAVE TATTICA: IL MODULO E' UN 4-2-3-1 CON GIOCATORI MOLTO DUTTILI

L'allenatore come detto e' molto bravo ma in campo ci vanno pur sempre i giocatori, e anche loro non sono da meno. L'undici titolare e' schierato con un 4-2-3-1 dove in porta troviamo l'esperto Weidenfeller, uno dei pochi anziani della squadra ma elemento di grande carisma ed esperienza, e' il vicecapitano. I centrali di difesa, Hummels e Subotic, sono gia' tra i piu' richiesti d'Europa nonostante la giovane eta'. Hanno piedi sopraffini per essere due difensori, e questa loro qualita' permette di iniziare subito l'azione palla a terra come vuole il buon Klopp. Sulle fasce troviamo Piszczek e Schmelzer, anche loro molto giovani, sono terzini che forniscono una spinta offensiva costante permettendo ai due esterni d'attacco situazioni di superiorita' numerica. Davanti alla difesa, a mo' di schermo, troviamo il capitano Sebastian Kehl e Gundoghan (classe 1991). Sono due mediani "ibridi" perche' praticano molto bene sia la fase di impostazione che la fase di rottura del gioco avversario, cio' permette al Dortmund di avere una certa imprevedibilita' tattica poiche' e' difficile per gli avversari individuare la vera fonte di gioco dei tedeschi e piazzarci una marcatura a uomo.
Il reparto offensivo e' la punta di diamante di questa squadra. Dietro all'unica punta Lewandoski si muovono tre funanboli come Blaszczykowski, Reus e Gotze. Per uscire dal primo pressing uno schema classico usato dai gialloneri e' affidare la palla a Lewandoski che viene incontro al pallone per favorire l'inserimento dei tre trequartisti (vedasi i due gol al Bernabeu contro il Real). Reus, Gotze e "Kuba" spaziano su tutto il fronte d'attacco senza dare punti di riferimento, ulteriore elemeno di imprevedibilita', soprattutto quest'anno dove sembra che i tre (insieme a Lewandoski) abbiano trovato un'intesa ai limiti della perfezione. Se poi si pensa che questo eccezionale trio di fantasisti ha anche la volonta' di farsi tutta la fascia per aiutare in fase difensiva allora si capisce lo straordinario affiatamento di questo team.

I LIMITI: LA GIOVANE ETA' IN EUROPA PUO' COSTARE CARA

Sul piano del gioco e' indubbio che questa squadra puo' mettere in difficolta' chiunque, ma in Champions, soprattutto nella fase ad eliminazione diretta l'inesperienza puo' costare cara. L'anno scorso il Dortmund l'ha dimostrata tutta uscendo subito nella fase a gironi, che invece quest'anno ha superato alla grande. Le potenzialita' ci sono tutte per arrivare fino alla finale di Wembley, ma l' inesperienza dovuta all' eta' media incredibilmente bassa puo' essere nociva, soprattutto contro squadre che sono abituate a giocare questo tipo di partite. Staremo a vedere se i tedeschi riusciranno a superare l'esame di maturita' della fase ad eliminazione diretta.

MOLTO DI PIU' DI UNA SEMPLICE RIVELAZIONE

Le grandi notti di Champions si stanno facendo sentire in campionato, poiche' i gialloneri sono precipitati a -14 dal Bayern e quindi il terzo titolo consecutivo sembra gia' sfumato. In Europa pero' i ragazzi di Klopp sono arrivati primi in un girone di ferro, costituito da Real Madrid, Manchester City e Ajax, senza peraltro perdere mai una partita (4 vittorie e 2 pareggi). Al sorteggio del 20 dicembre il Dortmund si presenterà dunque come testa di serie insieme alle altre grandi d'Europa e conoscerà la sua avversaria negli ottavi di finale, sperando di superarli ed andare piu' avanti possibile. La vittoria finale rimane un sogno, ma Real e City possono testimoniare che questa banda di ragazzini (costruita non con i petrodollari ma con molta sagacia ed intelligenza) puo' mettere in difficolta' chiunque, anche sua Maestà il Barcellona.
Non vi azzardate pero' a chiamarla mina vagante.



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