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giovedì 28 marzo 2013

OWEN HARGREAVES E LA CAPACITA' DI RIMETTERSI IN GIOCO

La carriera del calciatore è un sogno di molti ragazzi, spinti dalla passione e tentati ovviamente dal lato economico. Alzi la mano chi non vorrebbe guadagnare un sacco di soldi solamente per giocare a calcio. Per i pochi fortunati che ci riescono la propria vita assume spesso i contorni di un sogno. Il risvolto della medaglia c'è come in ogni cosa ed anche "fare" il calciatore ha i suoi lati negativi. Pur essendo un lavoro ottimamente retribuito non dura tutta la vita, non è a "tempo indeterminato". La carriera di un calciatore in media dura 10/15 anni, per i più fortunati di più, ma sono rare eccezioni. In questo breve periodo di tempo chi gioca a calcio deve pensare anche al futuro, cioè quando smetterà. Il ricambio generazionale nel calcio è cinico come e più di altri settori. La concorrenza è talmente tanta che ad un certo punto diventi solo un numero, un ricavo per essere più precisi, che rappresenta quanto puoi giovare ad una società. E se quel ricavo è poco spesso vieni sostituito senza troppi complimenti. Addentrandoci più nello specifico della nostra storia Owen Hargreaves è un calciatore con un curriculum di tutto rispetto. Gioca prima nel Bayern e poi passa al Manchester United nel 2007, quando gli inglesi sono la squadra più forte al mondo. Non è titolare fisso, ma gioca più di qualche partita. Si toglie anche la soddisfazione di segnare un rigore nella finale di Champions del 2008 a Mosca, vinta proprio ai penalty dalla squadra di Ferguson. E' l'apice della sua carriera e come spesso capita una volta in cima, il fato ti trascina verso il fondo. Ed Owen viene scaraventato verso il basso con una violenza inaudita. Salta per intero le due stagioni successive a causa di una tendinite gravissima che colpisce entrambe le sue ginocchia. Si opera e ritorna sui campi da gioco nel novembre 2010, durante una partita di campionato, ma dopo meno di dieci minuti abbandona il match a causa di un infortunio al bicipite femorale, che lo costringerà nuovamente a saltare tutta la stagione. Un ulteriore delusione, alla quale si aggiunge il mancato rinnovo del contratto da parte del Manchester United, che lo considera ormai solo un peso, e non più un giocatore utile alla causa. E' la dura legge di questo sport. Nessuno ti aspetta nel calcio. Se non servi più ti mandano via per far posto ad un altro, anche in questi casi, dove il calo di un giocatore non è dipeso dal giocatore stesso, ma da una circostanza sfortunata. Hargreaves quindi è senza squadra. La tendinite ed il successivo infortunio l'hanno tenuto ai box praticamente per 3 anni. Un eternità in qualsiasi sport. Molti si sarebbero abbattuti, avrebbero mollato, o peggio ancora si sarebbero pianti addosso incolpando la sfortuna, senza alla fine risolvere un bel niente. Owen invece non si abbatte ed ha la geniale idea di autopromuoversi attraverso 18 video su youtube in cui, attraverso esercizi di fitness, dimostra la sua completa riabilitazione fisica. Queste clip, a quanto pare, sono molto piaciute a migliaia di utenti del “tubo” ma anche e soprattutto a Roberto Mancini, allenatore del Manchester City, che ha messo sotto contratto il trentenne calciatore, il quale giustamente non si è fatto problemi a passare nelle file dell’altra squadra della città di Manchester. Il 21 settembre 2011 ritorna in campo in un match di Carling Cup e come nelle favole più belle realizza il primo gol della partita. Un altro infortunio lo tiene fuori un mese ma stavolta non è nulla di grave. Dopo mille sventure la sua carriera è ricominciata in una delle squadre più forti al mondo.
La vicenda di Owen deve servire da esempio. Avere la capacità di rimettersi in gioco dopo una delusione, dopo qualsiasi evento negativo, può cambiare in noi e negli altri la percezione della vita, e soprattutto di quello che è il nostro reale valore. Se un sogno ha tanti ostacoli molte volte è quello giusto. Per Owen e per tutti noi questi ostacoli non devono fermarci o farci arrendere. Ci devono spingere oltre limiti che non abbiamo mai pensato di superare. Questo significa difendere il proprio sogno. Questo significa rimettersi in gioco.

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