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martedì 12 marzo 2013

TU MI TESSERI, IO NON TI VOTO!


In Italia si sono da poco concluse le ultime elezioni, con un risultato che, ha palesato l’ingovernabilità del nostro popolo. Ma esiste un aspetto, seppur piccolo, di queste elezioni che non è stato per nulla affrontato: è partita infatti un’iniziativa che ha coinvolto la quasi totalità delle tifoserie italiane dal nome: “Tu mi tesseri, io non ti voto!”
Lo slogan fu creato qualche tempo fa’ dall’avvocato penalista Lorenzo Contucci , massimo esperto di tifo organizzato in Italia, che già da qualche mese aveva inserito la fatidica frase sul suo sito. Nell’ultimo mese poi è partita la vera e propria campagna. Infatti in tutti gli stadi, dalla serie A alla terza categoria, tranne qualche rarissima eccezione, sono apparsi striscioni con scritto appunto “Tu mi tesseri, io non ti voto”.
Come era facile immaginare, gli striscioni sono stati oscurati da tutte le emittenti televisive e anche sulla stampa non sono stati menzionati, perché naturalmente proponevano un messaggio che andava “al di fuori degli schemi.”
Le soluzioni scelte dai tifosi sono passate da quelle più radicali, come bruciare le tessere elettorali (come successo a Lecce e Napoli) a quelle più flessibili, come privare del voto quei partiti che hanno contribuito alla creazione della famigerata tessera del tifoso. I partiti in questione occupano tutte e due gli schieramenti: Il "Partito Democratico" di Pierluigi Bersani ha varato la legge Amato n. 41/2007, vale a dire la legge più repressiva e liberticida in materia di stadi che sia mai stata varata dal Parlamento Italiano. Nell'ambito dei suoi alleati, solo "Sinistra Ecologia e Libertà" ha organizzato qualche convegno locale contro la tessera del tifoso e l'art. 9, ma non sembra che nel programma ci sia un punto specifico al riguardo.
Il "Partito delle Libertà" di Berlusconi, insieme alla "Lega Nord" di Maroni, hanno istituito la tessera del tifoso ed hanno messo in pratica ciò che il Partito Democratico aveva preparato, ma non aveva messo in attuazione. Stiamo parlando dell'art. 9 della Legge Amato n. 41/2007, dando poteri infiniti all'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
Per quanto riguarda la coalizione “Scelta civica con Monti” non vi è in programma alcun punto riguardante la tdt, ma essendo la tessera del tifoso una carta di credito e sapendo bene da che ambienti proviene il leader di questa coalizione c’è ben poco da sperare sotto questo punto di vista.
Infine Il Movimento 5 Stelle, outsider di queste elezioni, non ha qualcosa al riguardo nel programma, pur avendo l'appeal di essere contro tutti i partiti.
Va detto che questa non è la prima iniziativa di protesta a stampo politico da parte del tifo organizzato contro la tessera del tifoso. L’anno scorso infatti dopo il primo turno delle elezioni comunali di Milano che vedeva opposti Letizia Moratti (pdl)  e Pisapia (pd), la tifoseria dell’Inter sempre stata ideologicamente di destra lanciò un messaggio molto chiaro allo schieramento di centrodestra:” Centrodestra, noi tesserati non vi abbiamo votato, Bossi e Berlusconi ringraziate Maroni”. Si parla di circa 20mila voti che hanno cambiato schieramento.
Come sappiamo in questo periodo di massima incertezza  non è impossibile pensare ad un breve ritorno alle urne… per cui la prossima volta pensateci bene prima di votare!
Tu mi tesseri, io non ti voto!

MICHELE NOCE

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