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giovedì 21 marzo 2013

ERIC ABIDAL: DAL TUMORE ALLA CHAMPIONS LEAGUE

C'è un errore comune, uno sbaglio che fanno, anche incosciamente, molti appassionati di calcio. Spesso si identifica il calciatore come un'icona, come una sorta di super-uomo che guadagna fior fior di milioni solo per dare calci ad una sfera. Chi fa questo sbaglio non pensa che dietro all'icona, spesso e volentieri, c'è una persona come tutte le altre. Perchè se è vero che il successo ti cambia è altrettanto vero che di fronte a certi avvenimenti siamo tutti dei semplici essere umani. E le icone non esistono più. Come nel caso di Eric Abidal. E' un terzino sinistro francese. La sua è una carriera che con il passare degli anni è diventata fantastica. E' titolare nella fortissima nazionale francese che arriva seconda ai Mondiali 2006 (dietro la nostra Italia!). Un anno dopo passa dal Lione al Barcellona proprio mentre al timone dei Blaugrana si piazza un certo Pep Guardiola, che renderà i catalani la squadra più bella e vincente del mondo. Nel 2009 vince tutto, 6 trofei in un anno, e lo fa da titolare indiscusso della sua squadra. Ha coronato probabilmente tutti i sogni che aveva quando da piccolo giocava nei campetti sotto casa. La gloria che comportano questi successi inevitabilmente ti portano in una dimensione diversa rispetto alle persone normali. Un calciatore di questo livello vive in una realtà che non è quella delle persone comuni. A questo punto però è il destino che decide di rendere la figura di Eric più umana che mai. Il 15 Marzo 2011 gli viene diagnosticato un tumore al fegato. E' risaputo che un male di questo tipo può essere incurabile, oppure in caso sia curabile richiede trattamenti medici estremamente provanti, anche per uno sportivo. La carriera di Abi sembra al capolinea. Due giorni dopo viene operato per la rimozione, senza problemi. Il peggio sembra passato ed infatti, stupendo tutti, il 3 Maggio 2011 (a meno di due mesi dall'operazione) fa il suo ingresso in campo nei minuti finali della semifinale di ritorno di Champions League con il Real Madrid. Un miracolo è quella cosa che non si crede possibile fino a che non accade. E quello che accade qualche settimana dopo è ancora più bello ed incredibile. Il 28 Maggio 2011 il Barcellona gioca la finale di Champions League contro il Manchester United. Una partita importantissima che Abidal disputa da titolare, sotto lo sguardo incredulo degli ottantamila spettatori di Wembley e dei tanti milioni di appassionati sintonizzati dalle televisioni di tutto il pianeta. Un miracolo in mondovisione che assume un contorno ancora più bello al termine della partita. Il Barcellona vince 3-1 ed è campione. Il capitano dei catalani Charles Puyol al momento della premiazione cede la fascia di capitano proprio ad Abidal.  Eric alza la Champions e la sua espressione in questo momento è il miglior ritratto possibile del suo stato d'animo. E' stremato, esausto, incredulo e felice. Il momento è toccante, lo è per tutti, soprattutto per lui, che due mesi prima mai si sarebbe immaginato di trovarsi a festeggiare una Champions vinta da titolare. 
Le sofferenze purtroppo però non sono ancora finite per il giocatore transalpino. Ad un anno dall'operazione di rimozione del tumore al fegato, il 15 marzo 2012 viene diffusa dal sito internet della società catalana la notizia di una prossima operazione, questa volta però di trapianto, al fegato del giocatore francese.
Il 16 marzo 2012 Gaetano Ideo, epatologo di Abidal, afferma che il suo paziente non potrà più dedicarsi all'attività calcistica da professionista, poiché l'intervento a cui si sottoporrà il 10 aprile 2012 diminuirà drasticamente le sue difese immunitarie, costringendolo a sottoporsi a cure speciali per tutta la sua vita. In quella data è stato quindi sottoposto a un'operazione di nove ore di trapianto di fegato, su donazione del cugino Gerard, resasi necessaria per le conseguenze del tumore. Sembra finito tutto, ancora una volta. Il tumore fortunatamente non gli ha tolto la vita, ma rischia di portargli via ciò che è stato tutta la sua vita, ossia giocare a calcio. 
 Il 1º giugno però Juan Carlos Garcia-Valdecasas, colui che ha eseguito l'operazione di trapianto di fegato al giocatore francese, apre uno spiraglio alla continuazione dell'attività agonistica da professionista. Il 18 dicembre 2012 infine viene reso noto che Abidal può tornare a giocare poiché i medici hanno dato il via libera. Pochi giorni fa ha iniziato ad allenarsi stabilmente con la sua squadra, con i suoi vecchi compagni. Probabilmente e fortunatamente per lui ritornerà ad essere un calciatore ricco e famoso, uno che guadagna un sacco di soldi per calciare una sfera. Di fronte però alle sfide ed agli ostacoli che ti mette davanti la vita è e sarà sempre un essere umano come tutti noi, non un' icona. Questo non dimentichiamocelo mai.

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