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lunedì 18 marzo 2013

TOP 11 VENTINOVESIMA GIORNATA

Vincono tutte le prime otto in questa giornata, apparte la Lazio che cade a Torino e l'Inter che non disputa la sua gara a causa del maltempo. Vince la Juve a Bologna ed ipoteca lo scudetto. Vincono soffrendo non poco Fiorentina e Napoli in casa contro Genoa ed Atalanta. Si riscatta il Milan dopo l'eliminazione in Champions, 2-0 al Palermo. Vittorie importanti anche per Catania e Roma rispettivamente contro Udinese e Parma. Pareggiano a reti bianche Siena e Cagliari mentre il Chievo fa suo lo scontro salvezza contro il Pescara. Ma andiamo a vedere la Top 11 di questa giornata.

GIANLUIGI BUFFON: Non era facile a Bologna, lo sapeva la Juve. Soprattutto nel primo tempo gli emiliani hanno retto botta e creato anche qualche occasione. Nessun problema, c'è super Gigi. Dove non arriva la difesa d'acciaio bianconera arriva lui con le sue manone. Le manone del numero uno più forte al mondo, che blindano la porta ed il primato della squadra di Conte.

ANDREA BARZAGLI: Si parla sempre molto poco di questo giocatore, che in silenzio svolge ogni santa domenica il suo dovere, praticamente rasentando sempre la perfezione. Mai un intervento fuori posto, preciso e diligente come vuole il suo allenatore. Il segreto del primato della Juve va ricercato anche nelle prestazioni di questo fantastico difensore.

MARQUINHOS: Se a 18 anni il Barcellona è disposta ad offrire 25 milioni di euro per assicurarsi le tue prestazioni, allora significa che sei un predestinato. Questo ragazzino anche ieri è stato autore di una prova fantastica (coronata dal salvataggio su Valdes) ed ha dimostrato ancora una volta di essere un punto fermo della retroguardia giallorossa, più dei suoi anziani colleghi. Fenomeno.

DANIELE PORTANOVA: Al centro delle polemiche settimana scorsa per il brutto intervento su Pazzini. Questa settimana parla sul campo, realizzando un gol e giocando un ottima partita, che però non riescono ad evitare una sconfitta pesante in chiave salvezza. Per lui e per il calcio auspichiamo più partite come quella di ieri e meno, anzi nessuna, di prestazioni come quella contro i rossoneri.

CLAUDIO MARCHISIO: Il Principino prima serve Vucinic per l'1-0 e poi sigla il raddoppio col suo marchio di fabbrica, l'inserimento. Sempre più imprescindibile per il gioco di Conte, il numero 8 bianconero viene da due stagioni su livelli impressionanti, che lo hanno portato ad essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Infaticabile.

ALBERTO AQUILANI: Quando sta bene, si dice, fa la differenza. Mai affermazione fu più giusta. Quest'anno i proverbiali infortuni dell'ex romanista hanno lasciato il posto a tante ottime prestazioni ed anche 5 gol. Inutile dire che il merito è gran parte di Montella che lo ha inserito alla perfezione in una squadra che gioca a memoria e propone un calcio spettacolare. L'ideale per uno come lui.

ERIK LAMELA: E menomale che con l'esonero di Zeman non avrebbe più segnato. Il Boemo se n'è andato ma i suoi insegnamenti sono rimasti nella testa del Coco. Ormai è un centravanti vero, sempre al posto giusto al momento giusto (ieri sera come sabato scorso contro l'Udinese). Erik ha fatto 13 e siamo pronti a scommettere che non si fermerà qui.

ALEJANDRO GOMEZ: Non c'e' Bergessio? Che problema c'è, ci pensa el Papu. Doppietta che stende l'Udinese e che porta il talentino rossoblù a 7 gol stagionali. E' l'immagine che meglio rappresenta il Catania. Fantasia, velocità ed imprevedibilità. E' lui l'uomo simbolo dello straordinario campionato degli etnei.

MIRKO VUCINIC: Si è detto spesso che quando a Vucinic va di giocare, la Juve il suo Top Player ce l'ha già. A Bologna il montenegrino era in giornata si e se ne sono accorti tutti. Gol di astuzia ed assist per la rete di Marchisio. Se si mette in testa di giocare cosi anche contro il Bayern, per i tedeschi non saranno 180 minuti sereni. Genio e sregolatezza.

MARIO BALOTELLI: 7 gol in 6 partite. Su rigore, su punizione, da fuori e da dentro l'area. Non importa, dare la palla a SuperMario è come mettere la palla in banca. Al Milan sembra avere trovato la sua dimensione, almeno per ora sta mostrando tutto il suo immenso potenziale. Se il Milan arriverà in Champions dovrà ringraziare parecchio il suo Bad Boy.

EDINSON CAVANI: 8 partite di astinenza, troppe per uno come lui. Lascia le chiacchiere fuori dal campo e risponde da professionista. Doppietta importantissima che riporta il Napoli alla vittoria e tiene distante il Milan, almeno per un altra giornata. Per centrare la qualificazione diretta in Champions il Napoli non può assolutamente fare a meno del suo matador. Fondamentale.

ALLENATORE: VINCENZO MONTELLA: Dopo un inizio 2013 non felicissimo la Viola si è ripresa. Tre vittorie consecutive, -3 dal terzo posto, con un Fiorentina-Milan da giocare in casa tra due giornate. A prescindere da come finirà la stagione vanno fatti i complimenti a Vincenzo Montella per l'eccellente lavoro svolto quest'anno. Una squadra completamente rifondata, che l'Aeroplanino ha reso rodata e spettacolare come se i suoi componenti giocassero insieme da anni. Chapeau.

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