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giovedì 30 maggio 2013

FLOP 11 SERIE A

Goicoechea: La Roma negli ultimi tempi non è stata molto fortunata con i portieri, e l’uruguagio ne è la prova.
Per Zeman doveva essere il titolare dei giallorossi in lotta per la Champions, forse dopo la clamorosa papera contro il Cagliari avrà cambiato idea. Sembra che solo Andreazzoli lo abbia capito, tanto da schierare addirittura Lobont.

Alvaro Pereira: Dopo l’esperienza con Guarin, l’Inter si sentiva al sicuro a comprare giocatori dal Porto. La fiducia però non è bastata, infatti nonostante i 10 e passa milioni di euro spesi e le tante occasioni concesse, Pereira si è rivelato un vero bidone. Impalpabile in fase offensiva e disastroso in difesa. Rimane un lontanissimo parente di quel giocatore titolare nel Porto ed in nazionale (4° al mondiale).
C’è da stupirsi ancor di più quando si scopre che il ricco Monaco è pronto ad offrire 10 milioni per strapparlo ai nerazzurri....

Marco Capuano: Molti si aspettavano da questo ragazzo del ’91 una grande annata in Serie A , e continueranno ad aspettarla. Lui ed i suoi compagni hanno preso 84 reti quest’anno. Le hanno prese da tutti. Il giovane Capuano ha viaggiato a 5.1 di media nell’intero campionato, solo Cosic ha fatto peggio di lui nel Pescara.
Almeno ha ancora molto tempo per crescere....

Matias Silvestre: Per lui vale lo stesso discorso fatto per il compagno di reparto Pereira, infatti, arrivato in pompa magna l’estate passata, per ben 8 milioni, ha collezionato solo 9 presenze. Di certo non è passato inosservato, visto che i suoi errori rimarranno scolpiti nella memoria dei tifosi interisti. La scorsa stagione fece 5 goal, a questo punto non sarebbe stato meglio schierarlo al fianco di Rocchi?

Mauricio Isla: Nove milioni è stata pagata la sua metà dalla Juventus, che si aspettava un giocatore in ripresa dall’infortunio al ginocchio. Non è stato così. Isla ha visto poco il campo, e quando ha avuto l’occasione si è dimostrato fiacco e spaesato. Di lui si ricorda solamente per un assist nella partita di Champions contro i danesi, e per un “fallo” di “mano” contro il Milan a San Siro.

Antonio Nocerino: La partenza di Ibra ha influito moltissimo sul rendimento del giocatore napoletano, che da 11 reti è passato ad un solo goal. Oltre a questo Allegri lo ha rifilato pure in tribuna, e ciò non è stato gradito.
L’anno scorso era un fenomeno, un acquisto azzeccato, nel 2012-2013 è stato scavalcato da Flamini.

Maicosuel: Dopo il rigore contro il Braga si sarebbero dovute capire tante cose, ma a quanto pare non è stato così. Il “maestro” Guidolin ha cercato di plasmare anche lui, ma questa volta è stato veramente impossibile.

Daniele De Rossi:Il capitan futuro” ha deluso tutti.
Nello scorso mercato estivo la Roma aveva rifiutato un offerta da più di 30 milioni per lui, dichiarandolo incedibile e fondamentale al gioco di Zeman. Da allora ha giocato poco, e parlato tanto. Sulla sua posizione in campo, sul poco impiego e sull’allenatore. Sul terreno di gioco ha dimostrato di esser svogliato e molto nervoso. 
Alla fine di questa stagione si inizia a parlare seriamente di cessione, che sia un bene per la Roma?

Dorlan Pabon: Ci sono calciatori che proprio non ne vogliono sapere di ambientarsi nel calcio italiano, e Pabon è uno di questi. Presentato come un grande colpo da Ghirardi, si è rivelato un grandissimo flop, tanto da esser mandato al Betis a gennaio. Solo Caressa aveva il coraggio di osannarlo...

Nicolas Anelka: Va bene che la Juventus non lo aveva preso come alternativa a Drogba, ma solo come sostituto di Bendtner (ed è tutto dire), però 45 minuti di gioco sono un po’ pochi. Un fantasma... eppure ha vinto lo scudetto.

Mathias Ranégie: Udinese-Milan, minuto 40, goal di Ranégie. "Ma chi è? Il nuovo Ibra". 
Il resto dell'anno ha dimostrato tutt'altro. 

Zdenek Zeman: Per molti questa stagione è stata la fine del modello di calcio zemaniano, votato all’attacco e con difese inesistenti. Sicuramente è stata un’annata tragica per il boemo. Sul campo si è visto pochissimo del suo gioco abituale, forse per colpa sua, forse per colpa di qualcun altro. Del 2012-2013 da ricordare rimangono solo le infinite polemiche con De Rossi ed Osvaldo.

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