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giovedì 9 maggio 2013

I VERDETTI DELLA TRENTASEIESIMA GIORNATA DI SERIE A

Andiamo ad analizzare i temi più importanti della giornata di Serie A appena trascorsa.

5) IL SECONDO POSTO MATEMATICO DEL NAPOLI: Con la vittoria di Bologna è matematico l'accesso alla fase a gironi della Champions League. Juventus a parte i partenopei sono stati di gran lunga la migliore squadra del campionato. Non hanno tenuto testa alla Juve fino alla fine, ma quest'anno la squadra di Conte sembrava andare ad un altro ritmo per tutti. Allora è giusto che il Napoli si goda questo traguardo, raggiunto con merito. Chissà che il prossimo anno gli azzurri non si migliorino, al momento infatti sembrano gli unici che possono tenere testa alla Juve. A patto che si facciano acquisti importanti e non si facciano cessioni illustri, Cavani e Mazzarri su tutti.

4) LA FIORENTINA RITORNA IN EUROPA: Probabilmente non sarà Champions League (4 punti di svantaggio a 2 giornate dalla fine sembrano troppi) ma una cosa è certa: la Viola tornerà in Europa, per la gioia dei suoi tifosi. E' anche questo un traguardo meritato. La Fiorentina ha una idea di gioco solida, tanti buoni elementi ed un allenatore molto preparato. Per fare il salto di qualità mancano una prima punta importante ed un portiere di livello. Tutto ruota intorno alla cessione di Jovetic, grande talento, ma che quest'anno poteva fare molto di più. Forse i punti che mancano per la Champions li avrebbe dovuti portare il montenegrino. In ogni caso complimenti alla Fiorentina.

3) LA LOTTA SALVEZZA SEMBRA AVER TROVATO UNA VINCITRICE: Con il Siena spacciato ed  il Palermo quasi condannato sembra essere il Genoa la squadra che rimarrà nella massima serie. La matematica non c'è ancora, ma per stato di forma e calendario i rosanero ed i toscani hanno gia più di un piede nella serie cadetta. La squadra di Iachini paga una rimonta che, complice la penalizzazione, li ha fatti arrivare scarichi al momento decisivo, mentre l'undici di Sannino si è semplicemente svegliato troppo tardi. Gran parte della colpa qui è di Zamparini, che per il bene dei tifosi palermitani, è giusto che si faccia un'esame di coscienza per il modo scellerato di gestire allenatori e dirigenza.

2) ORMAI E' RIMASTA SOLO LA LOTTA PER IL QUINTO POSTO: Il primo e secondo posto sono stati assegnati. Il terzo probabilmente sarà del Milan ed il quarto sicuramente della Fiorentina. Tre squadre rimangono a giocarsi il quinto, l'ultimo disponibile per andare in Europa. C'è l'Udinese dei miracoli, attualmente quinta, e sicuramente la più in forma delle 3 (viene da 6 vittorie consecutive). C'è la Lazio, che sembra in ripresa dopo il calo accusato nel girone di ritorno, i biancocelesti si trovano 2 punti sotto i friulani, a quota 58. Appaiato all'undici di Petkovic (ma sotto per scontri diretti) c'è la Roma, la squadra con più qualità delle tre, ma anche quella più imprevedibile, capace di espugnare Firenze e poi perdere in casa col Chievo. Dovesse terminare cosi l'Udinese andrebbe in Europa League e l'ultimo posto se lo giocherebbero proprio Roma e Lazio nella finale di Coppa Italia. La vincitrice si prenderebbe la Coppa e l'Europa. Sarebbe una finale vietata ai deboli di cuore.

1) GLI EPISODI DI BERGAMO E LE LACRIME DI MICCOLI: Capita, anche in una sola serata di assistere a spettacoli contrastanti. Da una parte ci sono degli idioti che approfittano di una partita per regalare spettacoli indegni di rappresentare un qualsiasi sport. Conte e Denis che provano a calmare gli animi dei loro rispettivi tifosi sono l'immagine di un calcio che prende le distanze da questi cosidetti tifosi. Gli imbecilli esistono di tutte le fedi e ieri è toccato ad Atalanta e Juventus. Dall'altra parte c'è il lato bello di questo sport, si perchè la bellezza del calcio a volte sta anche in gesti che felici non sono. Fabrizio Miccoli che scoppia in lacrime dopo la sconfitta con l'Udinese, è il simbolo di un uomo che mette da parte per un attimo la sua posizione di privilegiato e si immedesima nel dolore che può provare ogni singolo tifoso rosanero, provandolo lui stesso in prima persona. Con tutti i soldi che girano in questo sport scene di attaccamento alla maglia come questa sono sempre più rare. Onore a Miccoli, giocatore e uomo vero...

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