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martedì 28 maggio 2013

DISFATTA ROMA: TOCCATO IL FONDO BISOGNA RISALIRE

Con la sconfitta in finale di Coppa Italia la Roma ha perso non solo un trofeo, ma anche la possibilità di giocare in Europa League nella prossima stagione. E' il secondo anno consecutivo per i giallorossi fuori dal palcoscenico europeo. Come se non bastasse questa sconfitta è arrivata contro i rivali di sempre, i cugini della Lazio. Da quando è subentrata la proprietà americana la Roma ha fallito tutti gli obiettivi che si era prefissata e quindi è doveroso fare delle riflessioni, perchè stagioni come questa o come quella dell'anno scorso non si devono più ripetere. A partire dalla dirigenza bisogna fare chiarezza sui ruoli, gli americani devono essere più presenti, devono stare più nel vivo delle dinamiche della squadra, dare la scossa nei momenti difficili e fare sentire il loro supporto. In sostanza devono essere i primi tifosi. Troppe volte la Roma è sembrata una squadra abbandonata a se stessa. E' apparsa spesso come un'accozzaglia di giocatori, anche di talento, ma che giocavano senza una vera unità di intenti. Va detto che questo è accaduto soprattutto per colpa dei singoli giocatori. Certo, c'è chi ha più colpe e chi ne ha meno, ma quando si perde la responsabilità è di tutti, e non è una frase di circostanza. Ci sono molti calciatori che non hanno giocato mai o quasi mai al loro livello. Da Stekelenburg, che in due anni è apparso il fantasma del portiere che fu vicecampione del mondo ai mondiali 2010. Passando per Burdisso e Balzaretti, il primo probabilmente a fine carriera, il secondo autore di una stagione a dir poco deludente, dopo le strepitoso Europeo di appena un anno fa. Anche Pjanic, spesso infortunato, ha fatto poco per quelle che sono le sue qualità, non è mai stato in grado di far decollare insieme a De Rossi il centrocampo della Roma. Già, Daniele De Rossi, il giocatore più pagato della Roma, è stato il più deludente, e non è il primo anno che questo accade. Da un paio di stagioni ormai DDR sembra l'ombra di se stesso, è in palese difficoltà fisica e mentale. Certo, rimane l'attaccamento alla maglia, ma è lecito chiedersi se un giocatore che non gioca al suo livello da due anni ormai possa ritornarci in un futuro prossimo. Alla Roma serve uno come lui, col suo carattere e con la sua personalità. Deve ritornare in fretta quello che tutti ci ricordiamo, il De Rossi capitan futuro e idolo dei tifosi. Lo deve fare per se stesso e soprattutto per i suoi tifosi, che nonostante tutto continuano a sostenerlo. Sono veramente tanti i giocatori che hanno deluso e pochi quelli da salvare. Tra questi ultimi c'è sicuramente il fenomenale Marquinhos, già nel mirino dei top team europei a soli 19 anni. C'è l'instancabile Florenzi che, soprattutto con Zeman, si è dimostrato un giovane di grande qualità. Si salva Lamela, perchè nonostante qualche pausa di troppo (comprensibile vista la giovane età), arrivare a quota 15 gol in Serie A a soli 20 anni è un gran traguardo. Destro ha fatto intravedere buone potenzialità, ma ancora deve dimostrare di valere i soldi (tanti) che sono stati spesi per lui. Osvaldo invece ha confermato quanto mostrato nella scorsa stagione: grandi mezzi tecnici, ma un carattere poco propenso a stare in un collettivo, i suoi comportamenti da prima donna parlano per lui. Il migliore è stato, tanto per cambiare, Francesco Totti, che a 36 anni suonati si è preso più e più volte sulle spalle la squadra nei tanti momenti di difficoltà. Le poche belle partite della Roma lo hanno visto sempre protagonista. E' calato fisicamente nell'ultimo periodo perchè è semplicemente disumano far giocare 40 e passa partite stagionali ad un giocatore che va per i 37 anni. E' stato spremuto fino all'osso perchè per lunghi tratti è stato l'unico in grado di accendere questa squadra. Spesso la Roma è sembrata dipendere troppo dal suo capitano. Un progetto che si rispetti non si può basare su un giocatore che, per quanto forte, è ormai a fine carriera. Si è visto nella finale di Coppa italia: la mediocrità di questa Roma ha trascinato a fondo anche Totti, autore di una pessima prestazione. Questa volta non ce l'ha fatta nemmeno lui.
Servono parecchi cambiamenti per fare grande questa squadra, ed oltre ai dirigenti, tutti i giocatori devono stringersi intorno ad un allenatore, uno che sappia fare il suo mestiere. A Roma serve un tecnico che conosca il nostro campionato, con una determinata filosofia di gioco, e al quale vengano comprati i giocatori adatti per il suo modulo. Serve un uomo che metta tutti in riga, che faccia remare i giocatori, dal primo all'ultimo, dalla stessa parte, sfruttando al massimo le potenzialità della rosa, che sulla carta sono importanti. Tutto questo va fatto da subito, ad iniziare dalla prossima stagione. Perchè con questo derby perso si è toccato il fondo e, come recita il famoso detto, toccato il fondo si può soltanto risalire.

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