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giovedì 16 maggio 2013

SIR ALEX FERGUSON: MOLTO PIU' DI UN ALLENATORE

Alla fine di questa stagione Sir Alex Ferguson lascerà la panchina del Manchester United dopo 26 anni. Un' enormità di tempo, per chiunque, soprattutto per noi italiani che cambiamo quasi più allenatori che giocatori. Sir Alex è stato senza dubbio un grande tecnico. Rinchiudere Ferguson nella definizione "grande allenatore" non ci permette però di rendere l'idea completa del personaggio. Ci sono stati e ci saranno altri grandi tecnici, forse alcuni (non tanti) migliori di lui, ma saranno appunto solo dei semplici coach. Il segreto della longeva e straordinaria carriera di Sir Alex è frutto di pazienza e lungimiranza, due cose che, sempre guardando in casa nostra, agli allenatori vengono raramente concesse. Ferguson ha vinto il suo primo titolo nel 1993, 6 anni dopo essersi seduto sulla panchina dei Red Devils. Immaginatevi in Italia un CT che rimanga sulla panchina di una grande squadra per 6 anni, senza vincere nulla. Qui da noi sarebbe un utopia. In Inghilterra invece è proprio la concezione di allenatore ad essere diversa. Il tecnico fa il mercato, diventa il primo tra gli osservatori, compra, o almeno pensa di comprare solo giocatori che gli possano essere utili. E', in sostanza, al centro del progetto. Non sono i presidenti a fare il mercato, i giocatori non vengono comprati senza un criterio logico. L'allenatore non si ritrova quasi mai con giocatori non funzionali al suo gioco e non viene quasi mai considerato l'unico capro espiatorio se i risultati non arrivano. Certo per essere al centro di un progetto importante ci vogliono anche le capacità e Ferguson le ha mostrate tutte.  Ha costruito cicli vincenti, ha cresciuto campioni, i suoi Manchester hanno espresso a tratti anche un ottimo impianto di gioco. Poi finiti i cicli, partiti i campioni, è rimasto li a ricostruire, a mettere le basi per nuove imprese e nuovi grandi traguardi. Nel momento di massima ascesa in cui altri se ne sarebbero andati, lui è rimasto li ancorato alla sua panchina, conscio del fatto che i giorni di gloria non sarebbero finiti. Anche questi grandi personaggi hanno i loro detrattori. Alcuni di questi gli rimproverano ad esempio di aver vinto "solo" 2 Champions in 26 anni. Anche se la proporzione può sembrare impietosa nei confronti dell'allenatore scozzese non vanno trascurati alcuni aspetti. E' relativamente facile andare ad allenare una squadra di campioni, vincere e poi andarsene. E' meno facile invece vincere, vedere i propri campioni andarsene e rimanere. E' difficile, per un allenatore affamato di successi, dover ricominciare da capo ogni tot anni con una squadra completamente nuova. Immaginatevi se quello che è successo ad Allegri quest'anno succedesse periodicamente ogni 4/5 anni ad un allenatore qualunque. Rivincere qualsiasi trofeo, a maggior ragione una Champions, diventerebbe molto complicato. Nonostante questo, soprattutto negli ultimi anni Ferguson è stato in grado di mantenere il suo United tra i primi team al mondo. Anche senza i super giocatori del Barcellona e del Real Madrid, anche senza gli infiniti petrodollari di Chelsea e City. Il segreto di questa continuità dei Red Devils forse sta proprio nel suo tecnico. Mentre le altre squadre per ricominciare un ciclo ci mettono un pò di tempo, a Manchester partono già con un pò di vantaggio rispetto agli altri e quel vantaggio è proprio il caro vecchio Fergie. Per questo è riduttivo considerare Ferguson solo un "grande allenatore". E' un tecnico, un osservatore, un operatore di mercato, un dirigente ed un tifoso. Si anche un tifoso, è la "bandiera" degli allenatori. Lui, nato in Scozia, ma adottato a Manchester, dove non verrà mai dimenticato. Perchè se fino ad oggi Sir Alex era considerato la storia che camminava, dal prossimo anno sarà la storia. Punto e basta.

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