Cerca nel blog

giovedì 2 maggio 2013

MODELLO TEDESCO E STANDING AREAS: IN PIEDI SI VINCE

E così nella partita più importante dell’anno, la finale di Coppa Campioni, che si terrà per la seconda volta in 3 anni a Wembley il 26 maggio si sfideranno le due regine della BundesLiga: Borussia Dortmund e Bayern Monaco. Il risultato è sorprendente e nessuno avrebbe mai potuto prevedere un epilogo simile alla vigilia delle semifinali appena disputate. Le squadre tedesche infatti partivano entrambe sfavorite nei pronostici, affrontavano rispettivamente gli “extraterrestri” del Barcellona e i “Galacticos” del Real.
Il bilancio dei due "doppi-confronti" è schiacciante: il calcio tedesco ha dominato senza discussioni, in barba al “re mida” mourinho, in barba al “tiqui taca” e ai vari fenomeni Messi, Cristiano Ronaldo, Iniesta etc.  I motivi di questo dominio sono  tanto svariati quanto noti all’opinione pubblica e si rifanno tutti ad un unico denominatore comune: VISIONE A LUNGO TERMINE!
Un aspetto che però è rimasto in ombra ma che meriterebbe più attenzione è l’utilizzo delle standing areas negli stadi tedeschi. Che cosa sono le standing areas? Leggendo su internet troviamo la seguente definizione “ La standing area è un concetto di tribuna che consente ai tifosi di assistere in piedi al match. Queste zone sono situate dietro alle porte, dove spesso trovano spazio i tifosi più accesi; sono economiche e quindi facilmente accessibili ai giovani.
In passato erano molto usate nel Regno Unito ed in Irlanda, ma furono poi sostituite a causa della scarsa attenzione che veniva riservata alla loro sicurezza. Oggi stanno facendo la loro ricomparsa, soprattutto negli stadi tedeschi, con modifiche ed adattamenti strutturali che garantiscono la sicurezza degli spettatori.”
Detta così sembra un aspetto marginale ma il lasciar assistere in piedi la partita ai propri tifosi porta numerosi vantaggi.
In primo luogo permette di rendere i prezzi dei tagliandi accessibili a tutti, sia ai giovani che alle classi meno abbienti , e quindi di riempire quasi sempre lo stadio.
In secondo luogo nei settori in cui si può assistere in piedi, la capienza aumenta del 30% rendendo così il tifo più coinvolgente e l’atmosfera più entusiasmante.
A chi invece muove delle critiche in ambito della sicurezza possiamo rispondere che le standing areas che si trovano negli stadi tedeschi hanno tutte superate svariati test di sicurezza e in alcuni casi sono molto più sicure delle tribune tradizionali nelle quali alle volte si rischia di farsi male inciampando su un seggiolino durante un'esultanza.
Prendiamo per esempio il Borussia Dortmund: nell’ultima stagione, ogni singola partita al Westfalenstadion è stata seguita in media da 80mila persone: più alta di quella del Camp Nou, lo stadio dove gioca il Barcellona, e di quella dell’Old Trafford, dove gioca il Manchester United. Lo stadio ha una capacità di 80.552 posti. In tribuna sud la capacità è di 24.454 posti, tra le varie gradinate di cemento. Il parallelo con gli altri campionati in questo campo è impietoso:  ad esempio la prima partita in casa del Chelsea (Chelsea-Newcastle) , che in quel momento era neo campione d'europa, si è disputata di fronte a poco meno di 40mila spettatori, tutti rigorosamente seduti, e il costo minimo dell'abbonamento era di 750£, mentre il primo incontro disputato dal Borussia Dortmund al Westfalenstadion era assistita da poco meno di 79mila spettatori di cui il 60% con posto in piedi, e il costo minimo dell'abbonamento era di 180€. La differenza sta proprio qui, perché da una parte in Inghilterra si è scelto in nome della sicurezza di costruire stadi più piccoli, di abbandonare le gloriose scalinate aumentando vertiginosamente i prezzi, rendendo il calcio uno sport d'élite non accessibile a tutti. Dall'altra in Germania si è scelta la strada opposta dando la possibilità a tutti di seguire la partita, aumentando la capienza e diminuendo i prezzi, creando allo stesso tempo un'atmosfera di tifo entusiasmante.
Per questo a mio parere, per rilanciare il nostro calcio ormai in disparte nei grandi palcoscenici europei, le istituzioni sportive dovrebbero attuare le standing areas anche negli stadi italiani, perché se vogliamo risorgere è proprio ai tifosi che dovremmo chiedere una mano.
Modello tedesco docet... in piedi si vince!

MICHELE NOCE

Nessun commento:

Posta un commento