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lunedì 6 maggio 2013

I VERDETTI DELLA TRENTACINQUESIMA GIORNATA DI SERIE A

Andiamo ad analizzare i 5 temi più importanti della giornata di Serie A appena trascorsa:

5) LA GIORNATA DEI BOMBER: Doppietta per Borriello e Di Natale, tripletta per Bergessio e Cavani, addirittura 5 gol per Klose in una sola partita. Giornata felice per chi possiede questi giocatori al fantacalcio, meno felice invece per le "difese" che li hanno dovuti affrontare. Per alcune squadre il campionato è gia finito e certi atteggiamenti difensivi ne sono la prova. A guadagnarci è inevitabilmente lo spettacolo. Le prossime giornate saranno più o meno sullo stesso tono.

4) LA LOTTA SALVEZZA E' UN AFFARE PER 4: Mentre il Siena sembra spacciato, per calendario e stato di salute non certo ottimale, il Palermo ed il Genoa se la giocheranno fino all'ultima giornata. Nella lotta per non retrocedere è entrato anche il Torino che, complice un crollo nelle ultime giornate, si ritrova solo con un punto di vantaggio sul Genoa. Mercoledi ci sarà lo scontro diretto tra i rossoblù ed i granata, e potrebbe approfittarne il Palermo in caso di pareggio. Una cosa è certa: chi vince ha un piede e mezzo in Serie A, tutto è ancora da decidere.

3) L'IMPORTANZA DEI TOP PLAYER: Due squadre si stanno giocando il terzo posto, ultimo piazzamento utile per andare in Champions. Sono il Milan e la Fiorentina, due compagini autrici di un grande campionato. I rossoneri hanno 4 punti di vantaggio, un enormità, mancando ormai solo 3 giornate. La Fiorentina ha dominato con la Roma, ha giocato meglio ma ha perso. E non è la prima volta nella stagione dei viola che questo accade. Il Milan invece ha vinto pur non giocando benissimo contro il Torino, grazie all'acuto del suo campione, Super Mario Balotelli. La differenza tra le due sta tutta qui: vincere anche giocando male è una prerogativa di chi vuole raggiungere certi traguardi. A volte certe partite si possono portare a casa anche grazie soltanto ad un acuto di un proprio campione. Ma uno come Balotelli a Firenze non ce l'hanno.

2) IL MERITATO BIS DELLA JUVENTUS: Scudetto ancora più meritato di quello dell'anno scorso. La Juventus è sembrata più matura, più consapevole dei suoi mezzi ed ancora più sicura di sè. Ha imposto un ritmo insostenibile per tutte. Squadre come Napoli, Lazio o Inter, identificate a turno come le "anti-Juve", non hanno saputo tenere testa nel lungo periodo alla corazzata di Antonio Conte. Già, Antonio Conte, l'uomo che in due anni ha riportato la Juve nei posti che le spettano, in vetta in Italia e tra le prime 8 d'Europa. Ora giustamente vuole garanzie, perchè riconfermarsi in Italia è possibile, ma andare in avanti in Europa è difficile senza grandi giocatori. Conte è uno che non si accontenta mai, dopo lo Stivale vuole conquistare anche il resto del continente. E' insaziabile, come la sua Juve.

1) L'INUTILE POLEMICA SUL NUMERO DEGLI SCUDETTI: Che siano 29 o 31, nessuno mette in dubbio che questo scudetto è stato meritato. Nonostante i numerosi appelli della FIGC di non esporre il numero 31, tifosi, giocatori e dirigenti della Juve hanno festeggiato mostrando quello che per loro è il reale numero degli scudetti. Una polemica tanto inutile quanto evitabile che da anni non fa che creare frizioni tra la Federcalcio e la Juventus. Non si tratta di stabilire chi ha ragione, si tratta soltanto di rispettare le regole e le istituzioni che fanno parte del mondo del calcio. Pur essendo a volte discutibile l'operato di alcuni organi sportivi non bisogna per questo motivo cercare di proteggere i propri interessi in barba alle regole, creando tra l'altro inutili polemiche.
Si parla tanto di cambiare il calcio, forse prima sarebbe opportuno un cambio di mentalità.

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