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lunedì 11 febbraio 2013

TOP 11 VENTIQUATTRESIMA GIORNATA DI SERIE A

E' una giornata decisamente pro-Juve quella appena trascorsa. I bianconeri vincono e convincono battendo 2-0 la Fiorentina allo Juventus Stadium e si affacciano nel migliore dei modi alla sfida di Champions contro il Celtic. Giornata di pareggi, sia nelle parti alte che nelle zone basse della classifica. Bellissimo 1-1 tra Napoli e Lazio. Con lo stesso punteggio finiscono Cagliari-Milan, e gli scontri salvezza Palermo-Pescara e Bologna-Siena. Vince l'Inter 3-1 contro il Chievo e si porta a -1 dal terzo posto. Con lo stesso punteggio la Sampdoria batte la nuova Roma di Andreazzoli. Vince l'Udinese di misura contro il Torino. Pareggi a reti bianche in Parma-Genoa e Atalanta-Catania. Ma andiamo a vedere la top 11 di questa giornata.

FEDERICO MARCHETTI: Si arrende solo all'eurogoal di Campagnaro. Per il resto para tutto, come al solito. Nei big match è sempre presente ed è spesso decisivo. Respinge l'assalto del Napoli nella ripresa e blinda la porta come già successo quest'anno in molte circostanze, soprattutto contro la Juve. La Lazio gli deve almeno una decina di punti.

ANDREA BARZAGLI: Spesso si parla troppo poco di questo difensore. Forse perchè e' poco apparisciente, perchè è uno che come si suol dire fa il lavoro sporco e agisce nell'ombra. Quest'anno si sta dimostrando il miglior difensore (nel senso tecnico del termine) che milita nel nostro campionato. Costanza di rendimento impressionante. Errori rarissimi. Patrimonio della Juve.

HUGO CAMPAGNARO: Prima salva sulla linea il possibile 2-0 della Lazio. Poi si inventa un gol pazzesco quasi allo scadere. E' l'immagine del Napoli che con la grinta e con il carattere non vuole mai mollare, anche in una serata dove si è trovato molto in difficoltà per merito della Lazio. A giugno molto probabilmente se ne andrà, ma fino ad allora può contribuire e come alla causa scudetto.

ANDREA RANOCCHIA: Che stacco di testa! Salta altissimo sul corner di Cassano e riporta l'Inter sul 2-1 in un momento delicatissimo della partita. Dopo le prestazioni altalenanti dell'anno scorso in questa stagione l'ex Bari sta dimostrando tutto il suo valore. La difesa neroazzurra ha bisogno di un leader per dare continuità a questi risultati. Ranocchia è pronto a prendersi questo compito.

ANDREA PIRLO: Non ci sono praticamente più parole per questo giocatore. Quando gira lui la Juve è pressochè inarrestabile. Lanci di 40 metri millimetrici, sia con il destro che con il sinistro, e giocate rischiose fatte con la tranquillità di chi sa che ha un livello calcistico decisamente non di questo pianeta. Conte da un anno e mezzo gli ha cucito la squadra intorno. Top-Player.

ARTURO VIDAL: Eccolo un altro gioiello del centrocampo bianconero. Se Pirlo imposta Vidal si inserisce, fa ripartire l'azione, interdisce e fa segnare. La giocata che da il via al 2-0 di Matri è favolosa. Dopo un periodo di appannamento è ritornato il solito centrocampista totale. Proprio nel momento in cui Conte ha più bisogno di lui.

GIANLUCA SANSONE: Quando si dice fare la differenza entrando dalla panchina. Delio Rossi lo manda in campo quando la partita è ancora sullo 0-0. Lui risponde entrando nell'azione del primo gol, poi siglando su punizione il raddoppio e infine confezionando l'assist per il terzo gol di Icardi. Spaccapartita. Meriterebbe una chance dal primo minuto.

ERIK LAMELA: E' l'uomo più pericoloso della Roma. Una spina nel fianco per Estigarribia nel primo tempo. Entra in tutte le azioni più pericolose dei giallorossi. Prima realizza il gol del pareggio che il guardalinee gli annulla ingiustamente. Poi realizza il momentaneo 2-1. L'unico a salvarsi della sua squadra. E menomale che senza Zeman il Coco non avrebbe più fatto nulla.

SERGIO FLOCCARI: Quinto gol nelle ultime sei partite. Decisamente molto più che un semplice vice-Klose. Se la Lazio sembra meno brillante del solito in questo periodo ciò non si è sicuramente riflesso sull'attaccante biancoceleste. Oltre al gol centra un clamoroso palo e una traversa a tempo scaduto. Da solo tiene in apprensione costante una delle migliori difese del campionato. Decisamente il migliore in campo.

ALESSANDRO MATRI: Secondo gol consecutivo per il bomber bianconero. Conte non l'ha mai tenuto veramente in considerazione ma, complici i problemi a Giovinco e Quagliarella, in quest'ultimo periodo l'ha schierato in coppia con Vucinic. Con ottimi risultati. Dopo la doppietta di Cagliari e la rete al Chievo arriva quest'altro pesante goal alla Fiorentina, per giunta scalzo. Decisivo.

ANTONIO CASSANO: C'è poco da fare: quando a Fantantonio va di giocare l'Inter ha una marcia in più. Realizza il primo gol, poi consegna a Ranocchia l'ennesimo assist di questo campionato. Con il rientro di Milito e la presenza di Palacio ha ridato vita al tridente che ha espugnato lo Juventus Stadium. Ci chiediamo dove sarebbe l'Inter se il barese giocasse sempre cosi.

L'ALLENATORE: FRANCESCO GUIDOLIN: Avremmo messo Delio Rossi, perchè la sua Samp ha sfoderato un'altra grande prova da quando c'è lui a guidarla. Ma quel dito medio alla fine di una partita già vinta non è un bel gesto. Premiamo quindi Guidolin. Con la vittoria di misura sul Torino la sua Udinese si piazza ottava in classifica. Allenatore fantastico e personaggio esemplare. Ammette con la stessa tranquillità e sportività il torto subito contro il Milan ed il favore (fallo da rigore su Santana) contro i granata. Un esempio.

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