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mercoledì 13 febbraio 2013

DANIELE CONTI: UNA BANDIERA SPECIALE

Nella quarta puntata della nostra rubrica "Bandiere", vogliamo parlare di un giocatore speciale: Daniele Conti.
Figlio d'arte del grandissimo Bruno Conti, campione del mondo e mezzala della Roma degli anni 80', "Pinna" fa ilo esordio con la maglia giallorossa, dopo aver effettuato tutta la trafila giovanile con i capitolini, nel 1996, in un Roma-Parma. Il peso del nome che porta dietro la schiena è schiacciante, per Daniele i primi anni non sono di certo entusiasmanti, solo 5 presenze ed 1 gol, tra l'insofferenza generale  dei tifosi, che lo additano più volte  come "figlio di papà."
Nel 1999 comincia la storia d'amore più importante della sua vita, quella con la maglia rossoblù.
I primi tempi il Pinna fa moltissima fatica, l'ambiente non è dei più semplici, e questo regista ventenne non entusiasma particolarmente i tifosi. Il Cagliari retrocede, e rimarrà in B per 4 lunghissimi anni, durante i quali Daniele conquista piano piano, e a suon di buone prestazioni, un posto da titolare inamovibile in mezzo al campo.
Finalmente, dopo l'Inferno ed il Purgatorio, Daniele riconquista il paradiso, conquistando la promozione
nel 2004 con i sardi. Negli anni Conti affina la sua tecnica, comincia a credere in sè stesso per davvero, sente finalmente di aver trovato una famiglia, dopo che quella della Roma l'aveva ripudiato così facilmente. E proprio per la Roma Daniele diventerà una maledizione: finora i gol reallizati alla "Lupa" sono 5. Il primo gol lo realizza nel 2006, poi  entra a far parte della goleada del 2010. Va ancora a segno lo stesso anno. all'ultimo minuto, riacciuffando la Roma sul 2-2, facendo letteralmente esplodere il Sant. Elia di gioia. Insomma, ogni volta a casa Conti quando si gioca Roma-Cagliari si respira aria di derby.
Il gol più importante della sua grandissima carriere lo realizza tempo prima: nella stagione 2007-2008.
Al Sant Elia arriva il Napoli, è una partita molto importante per i sardi, che stanno vivendo un periodo molto travagliato, invischiati nella lotta per non retrocedere. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, il Napoli passa nella ripresa con Hamsik. Da quel momento in poi comincia un vero e proprio assedio alla porta di Gianello: 2 traverse, un palo, ed un rigore solare non fischiato non bastano per riacciuffare la partita, al 90esimo il tabellino recita ancora Cagliari- Napoli 0-1. Poi, i quattro minuti, accade una delle rimonte più pazze, incredibili ed emozionanti degli ultimi anni. Al 93' Matri ribadisce in rete, dopo la corta respinta di Gianello, ma non è finita qua: mancano 10 secondi alla fine, Foggia calcia dalla trequarti, sono in 15 dentro l'aria di rigore, alla fine la palla è spizzata da qualcuno e termina dentro.
Quel qualcuno è Daniele Conti, capace di trovare il guizzo vincente all'ultimo minuto.
Al Cagliari sono arrivate anche offerte importanti, lungo il corso degli anni: su tutte quelle di Fiorentina, Palermo, e Bayern Monaco. Non importa, sono stati tutti gentilmente accompagnati all'uscita.
In effetti tanti giocatori nel corso degli anni hanno lasciato l'isola cedendo alle proposte dei grandi club del continente, lui invece, stagione dopo stagione, non ha dimostrato altro che volere il bene della squadra, e basta.Non scende in campo per dimostrare la sua forza, ma per metterla a completa disposizione della squadra.
Il solito discorso del " se fosse andato da un'altra parte avrebbe sicuramente vinto e sarebbe andato in Nazionale" oramai non vale più, e non importa più a nessuno, specialmente al diretto interessato.
Perchè lui è e sarà per sempre un giocatore del Cagliari.

"La mia nazionale è stata sempre il Cagliari. Sono legato troppo a questa maglia, e il resto non mi interessa."

Daniele Conti






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