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mercoledì 16 gennaio 2013

TALENT SCOUT: DE SCIGLIO, INDY, OKORE' E ALABA: PAROLA ALLA DIFESA

Dopo i portieri della settimana scorsa, Talent Scout questo mercoledì si propone di identificare i difensori del futuro, le future colonne portanti, i nuovi Terry e Ferdinand.
Parleremo di quattro difensori molto promettenti nati tutti nel 1992, che hanno già avuto occasioni di mettersi in luce oltre che nel loro campionato, anche in competizioni internazionali. Questi giovani difensori, nonostante giochino già da titolari nelle proprie squadre, non sono ancora esplosi definitivamente, e questo potrebbe essere il loro anno buono. Prima di iniziare a parlare dei singoli giocatori, va detto che questo articolo si propone di cercare talenti nuovi che si avviano alla consacrazione, e non giovani già formati, quindi non vi dovete sorprendere se fra i giocatori non compaiono talenti come Nastasic o Caulker, giovani che già militano in una big.
Fatte queste premesse iniziamo a parlare dei quattro giocatori di oggi: David Alaba, Bruno Martins Indi, Jores Okoré ed infine Mattia De Sciglio
La futura difesa della formazione di giovani che andremo a formare con il passare delle settimane, si fonderà su due 19enni, che militano in campionati che in molti definirebbero "minori". Sta il fatto che sia Indi che Okoré dimostrano di avere molta personalità e forza fisica, caratteristiche fondamentali per sfondare. 
Bruno Martins Indi è uno dei tanti giovani olandesi di grande prospettiva che milita in Eredivisie.
Nato in Portogallo, ma cresciuto in Olanda, ha come ruolo naturale quello di difensore centrale, ma vista la sua velocità ed il suo piede mancino, ha giocato anche da terzino sinistro, soprattutto in nazionale, dove ha già debuttato e segnato. Gioca e cresce nel Feyenoord (covo di giovani talenti), ed ha come compagno di reparto un altro ragazzo di grandi prospettive, Stefan De Vrij, con il quale forma una delle coppie più interessanti del panorama europeo. Essendo giovane e forte, Indi ha già attirato l'attenzione di varie grandi del calcio, fra le quali il Milan, che punta sempre più sui giovani e che ha gran bisogno di un difensore centrale all'altezza. Per alcuni (vedi l'agente FIFA Crisitan Gruppo) il giovane centrale olandese non è ancora pronto al salto di qualità. Saranno della stessa opinione anche i "top club", o faranno a gara a che lo prenderà per primo?
L'altro pilastro della nostra difesa è un giocatore che per molti potrebbe essere quasi sconosciuto, ma che sicuramente i tifosi della Juventus ricorderanno bene. Stiamo parlando, appunto, di Jores Okoré, ivoriano naturalizzato danese, che quest'anno ha giocato in Champions contro la Vecchia Signora, con il Nordsjaelland. Nessuno avrebbe mai pensato che in quel di Farum (città della squadra danese, non fatemi ripetere il nome) potesse esserci un talento del genere. Infatti, soprattutto nella sfida in Danimarca, è apparso come un colosso, non facendo passare nessuno dalla sua parte, né Giovinco, né Matri e né i vari incursori della Juventus. 
Anche lui è già nel giro della nazionale, ed infatti è stato convocato per gli europei scorsi come ventitreesimo. Si propone di essere il difensore centrale del futuro danese, di origine ivoriane e senza occhi azzurri e capelli biondi. 
Vari club sono interessati al suo cartellino, ma ancora nessuno ha dimostrato fortemente di volerlo comprare, speriamo che non passi inosservato e che non rimanga al freddo glaciale di Farum.

Dopo questi primi cinque mesi di campionato di Serie A, è apparso indiscutibile il talento del giovane terzino destro del Milan Mattia De Sciglio, che si è ritagliato un posto da titolare nei rossoneri. 
Un vero e proprio terzino completo, gioca a destra, ma è adattabile anche a sinistra. Dotato di grandi qualità tecniche, velocità, riesce a mettere sempre cross insidiosi all'interno dell'area, cosa che sembra essere estranea ad alcuni suoi colleghi più navigati di lui (vedi Lichsteiner). Il 2012 è stato il suo anno fortunato, infatti grazie agli infortuni di Abate e Antonini e al totale fallimento di Taiwo, ha trovato molto spazio ed è riuscito in fine ad esplodere, conquistando tutti. 
Prandelli non lo ha ancora preso in considerazione per la nazionale maggiore, ma per ora è titolare nell'Italia under-21 di Devis Mangia, che sicuramente se lo porterà dietro per l'impresa in Israele.
Molti lo paragonano già a Maldini, ma intanto De Sciglio continua a correre e a crossare, con il numero 2 sulle spalle, quello che fu il numero dei mostri sacri milanisti di Cafu e Tassotti.
Concludiamo la nostra difesa parlando dell'austriaco David Alaba, tuttofare mancino del Bayern Monaco.
Da una madre filippina e da un padre nigeriano, nasce nel 1992 a Vienna, e proprio qui comincia la sua carriera calcistica militando nella squadra della città (Austria Vienna). Poi viene scoperto e acquistato dal grande club tedesco del Bayern Monaco, con il quale ha l'onore di debuttare a soli 17 anni. Inizialmente era visto come un esterno offensivo (è dotato di grande tecnica e di un grande dribbling), ma con il passare del tempo, e con l'affollamento nei ruoli d'attacco (Robben, Muller, Kroos etc.), Heynckes lo sposta più in basso, ponendolo sulla linea difensiva, in modo da sfruttare anche la sua grandissima velocità.
A differenza degli altri giocatori è l'unico a non avere il posto assicurato, difatti deve lottare per conquistarlo settimana dopo settimana, contro giocatori come Badstuber(perché?!), Boateng e Contento. 
La difesa della futura formazione di giovani promesse è ormai completa.
Arrivederci alla settimana prossima con il centrocampo.


P. S. 
Come terzino sinistro della formazione titolare il forte dubbio che mi assaliva era fra l'austriaco Alaba e un giovane promettente del calcio giovanile romano che difficilmente però riuscirà a raggiungere i massimi livelli. Che spreco di talento. 
Ah dimenticavo, il nome del giocatore è Luca Missori, creatore del blog e mio superiore. Cosa non si scriverebbe pur di ingraziarsi il capo...

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