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giovedì 17 gennaio 2013

DA PERIN AL FARAONE: LA TOP 11 RIVELAZIONI DELLA SERIE A

Ogni anno, nonostante la crisi, il campionato italiano sforna le sue rivelazioni. Giovani o vecchi, italiani o stranieri, ci sono giocatori che stanno avendo un rendimento decisamente superiore alle aspettative. In questo articolo stileremo la formazione delle 11 soprese del campionato italiano fino a questo momento. Nella formazione troveremo 3 giocatori della Roma (e' risaputo che Zeman sia un ottimo allenatore nella crescita dei giovani), 2 giocatori della Fiorentina (altra grande fucina di talenti), due giocatori per il Milan (l'addio dei senatori e dei top-player ha costretto i rossoneri a puntare sui giovani) ed un giocatore a testa per Pescara, Juventus, Catania e Parma. La maggior parte sono giovani e tra loro ci sono anche alcuni italiani. Inutile dire che ciò che e' un aspetto positivo tra i tanti aspetti negativi del calcio italiano attuale. Ma andiamo ad analizzarli uno per uno:

MATTIA PERIN: Giovane, bravo e italiano. Non potevamo chiedere di meglio. Il portiere del Pescara sta contribuendo per ora in maniera decisiva alla salvezza miracolosa della sua squadra. Deve essere un po' più continuo ma le qualità ci sono tutte. Ha stabilito un record particolare due giornate fa contro la Fiorentina: e' il portiere che in una partita sola ha fatto più parate di tutti (ben 15) nei primi cinque campionati europei. Futuro assicurato.

MATTIA DE SCIGLIO: Esordisce l'anno scorso da titolare anche grazie agli infortuni di Abate ed Antonini. E' uno dei lati positivi del (forzato) rinnovamento rossonero dovuto agli addii dei Top Player e dei senatori. Quest'anno ha scalzato Abate ed e' una delle certezze di Allegri nonostante la giovane età. Rendimento costante ed in crescita. Futuro assicurato anche per lui?

MARQUINHOS: Forse il primo difensore valorizzato da Zeman nella sua carriera. Classe 1994 Marquinhos e' già diventato imprenscindibile per la squadra giallorossa. Velocità unita a senso della posizione ed un' intelligenza tattica che metterebbe in imbarazzo anche il più veterano dei veterani. Ricorda Thiago Silva sotto certi aspetti. Se continua cosi e' destinato a diventare uno dei migliori centrali del mondo, soprattutto se si trovasse come allenatore qualcuno che curi anche la fase difensiva.

GONZALO RODRIGUEZ: Lo spagnolo e' arrivato in estate dal Villareal retrocesso e subito e' diventato un punto fermo della difesa a 3 della Fiorentina. Mentre Tomovic, Savic e Roncaglia si alternano lui non e' mai oggetto del turnover. Questo perchè e' l'unico difensore a possedere certe caratteristiche. Ha piedi raffinati per essere un centrale di difesa ma e' la sua vena da bomber che gli ha permesso di essere in questa top 11. Ben 5 gol realizzati, ed è anche uno dei rigoristi della squadra di Montella. Tutti i fantallenatori che hanno scommesso su di lui si sono ritrovati in squadra un goleador inaspettato.

GIOVANNI MARCHESE: Ok non e' più un giovincello ed in effetti non e' neanche una grossa sopresa. Lo inseriamo perchè sta facendo benissimo da un paio d'anni e quest'anno sta vivendo probabilmente l'anno migliore della sua carriera. 1 gol, 5 assist ed un ottima media voto. Ara la fascia sinistra del Catania in maniera costante abbinando quantità ad un gran mancino. In un ruolo dove in Italia e nel mondo c'e' una povertà imperante siamo sicuri che non meriterebbe almeno la convocazione in nazionale?

PAUL POGBA: La Juventus lo ha acquistato per due spicci dal Manchester United. La sua cessione ha fatto letteralmente infuriare Sir Alex Ferguson. Quest'anno abbiamo capito il perchè. Ricorda Vieira nelle movenze, unisce qualità e tecnica ad un fisico impressionante (e' altro 190 cm). Può giocare da mediano e da interno di centrocampo, ormai e' un alternativa di lusso della straordinaria mediana bianconera. Renderà meno amaro l'addio di Pirlo.

ALESSANDRO FLORENZI: Secondo romanista della formazione. Sembra nato per giocare con Zeman. Corre dal primo minuto all'ultimo, s'inserisce in area, interdisce e fa ripartire l'azione. E' un moto continuo in mezzo al campo. Eletto miglior giovane della Serie B l'anno scorso con il Crotone con il quale ha realizzato ben 12 gol. Quest'anno e' a quota 2 e non intende fermarsi. D'altronde chi e' che l'ha mai visto fermo?

BORJA VALERO: Altro prezioso tesoro ottenuto dal saccheggio della Fiorentina ai danni del Villareal. Quinto giocatore della Serie A per media voto, e' anche terzo nella classifica degli assist alle spalle soltanto di fantastici suggeritori come Totti e Cassano. Pochi capelli ma tanta tanta qualità nel centrocampo viola, unita ad un'intelligenza tattica e ad una gran corsa. Palla a lui e la metti in banca. Uno dei segreti del calcio spettacolo degli uomini di Montella.

ERIK LAMELA: L'anno scorso 4 gol in campionato. Quest'anno 10 gol in metà stagione. La trasformazione e' evidente ed e' tutto merito di Zeman. L'annata non era cominciata bene per il Coco, "gioca troppo spalle alla porta", "non corre mai senza palla e non si inserisce". Queste erano le problematiche. Tutto passato. E' il giocatore più valorizzato dal boemo, quest'anno sta dimostrando tutto il suo immenso talento. Qualità, cattiveria agonistica e sfrontatezza. Tutto al servizio della squadra. Non male.

ISHAK BELFODIL: Prima parte di stagione in sordina. Nella seconda parte di campionato e' uscito fuori alla grande. Gia 6 gol realizzati. E' una delle tante belle soprese nella sorpresa che risponde al nome di Parma. Sta scalando le gerarchie di Donadoni a suon di gol e buone prestazioni. Ottima tecnica nonostante l'altezza e l'imponenza fisica. Il futuro e' dalla sua parte. E dalla parte del Parma.

STEPHAN EL SHARAAWY: Chiudiamo con il botto. E' la rivelazione delle rivelazioni. A soli 20 anni ha preso letteralmente sulle spalle il Milan. 14 gol in campionato più 2 in Champions. La consacrazione e' arrivata anche a causa della cessione di Ibra e di altri top giocatori. In termini di numeri certamente il Faraone non e' da meno dello svedese e chissà che il Milan vendendo i suoi top player non abbia finito per costruirsene uno in casa propria. Oltre a timbrare puntualmente il cartellino, corre per tutto il campo sia in attacco che in difesa. Giocatore totale. Il presente e' roseo, il futuro lo sarà ancor di più. Per il Milan e per la nostra nazionale.

NOTA FINALE: Come già specificato nella premessa, e' piacevole notare come molte delle rivelazioni di questa Serie A siano giocatori giovani (alcuni anche italiani) che militano nelle cosidette squadre di vertice. Juventus, Milan, Fiorentina e Roma (ma ce ne sono anche altre) hanno puntato fortemente su alcuni di loro invece di ripiegare sui classici campioni stranieri già fatti e formati. Per forza direte voi dato che questi campioni stranieri fatti e formati preferiscono gli scieicchi al campionato italiano. Il punto e' proprio questo: la crisi economica (e non solo) che ha colpito il calcio dello stivale ha costretto i nostri club, anche i più blasonati, a puntare ed insistere sui giovani. Chissà che un giorno non ci ritroveremo a ringraziarla questa maledetta crisi.


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