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mercoledì 30 gennaio 2013

TALENT SCOUT: FISCHER LUKAKU E MARKOVIC: VELOCITÀ E FINALIZZAZIONE


Siamo arrivati all’ultima parte della nostra formazione di giovani promesse: l’attacco. 
Per questo reparto a differenza degli altri ci affideremo a dei ragazzi della nostra età, difatti i tre che formeranno il tridente sono un ’93 e due’94. 
A sinistra nel nostro attacco ci sarà il diciottenne danese dell’Ajax Viktor Fischer, di cui già tanti operatori di mercato si sono “innamorati”. Per parlare di questo calciatore dobbiamo tornare ancora una volta in Olanda e nell’Eredivise, che sembra ormai diventata la culla del calcio giovanile (escludendo la cantera del Barcellona). Chi in Italia si sarebbe mai sognato di far esordire in campionato e in Champions un’94? Per ora ancora nessuno, ma nell’Ajax è prassi. Difatti Fischer dopo esser stato prelevato dalla giovanili del Midtjylland, e dopo essersi messo in mostra con l’under 17 (20 goal in 30 presenze), giunge ad Amsterdam e si impone dapprima nell’under 19, portandola in finale della Next Gen., e poi in prima squadra ad diciotto anni appena compiuti. Solca le orme del connazionale e compagno Eriksen(1992), e al primo anno nel “vero” Ajax, esordisce contro il Manchester City, e nella prima partita da titolare in campionato realizza una doppietta. Fischer possiede un gran dribbling, una grade velocità ed un ottima visione di gioco che gli permettono di giocare sia da ala che da “falso nueve” (come va di moda adesso).
Dicono che Ferguson se ne sia innamorato...
Al centro del nostro attacco, probabilmente, il più famoso dei tre: Romelu Lukaku. Belga, ma di origini congolesi, ad appena diciannove anni, si propone di essere il nuovo Drogba, difatti è un colosso da 1.90 centimetri, ma è anche molto agile e veloce. Cresce calcisticamente nell’Anderlecht, e brucia subito le tappe. Infatti a soli 16 anni esordisce sia in Europa League che in campionato, segnando le partite con i primi goals, che gli valgono un contratto da 2,5 milioni annui. Resta due anni in Belgio, siglando ben 33 reti, ma poi viene chiamato da Abramovic al Chelsea nell’agosto del 2011, per più di 22 milioni di euro.
Nella prima stagione a Londra, però, Romelu gioca solo otto volte, “conquistando anche la Champions” (si fa per dire, non ha mai giocato), offuscato dalla presenza di Didier. Questo sarebbe dovuto essere il suo anno a Stamford Bridge, ma è stato mandato in prestito al WBA, dove è quasi andato in doppia cifra. Siamo sicuri che i tifosi del Chelsea si staranno mangiando le mani vedendo in campo Torres, ed uno spento Ba, e Lukaku che continua a segnare.
Chiudiamo il nostro tridente parlando del fenomeno del’94 del Partizan Lazar Markovic, che ha incantato tanto l’Inter nelle partite di Europa League, quest’anno.
Anche lui come gli altri sembra essere un vero e proprio predestinato, infatti dopo 5 anni nelle giovanili a Belgrado, a 17 anni esordisce in campionato ed anche in Champions. Come Fischer anche lui è un destro naturale (mentre Lukaku è un macino) e può giocare sia da seconda punta che da ala. Un po’ leggero fisicamente, 1.75 cm per 65 kg, fa dell’agilità e della velocità i suoi punti di forza. Lo stava scoprendo l’Inter a propri spese in Europa, che non fosse stato per un pizzico di fortuna, sarebbe stata vittima del suo destro a giro sul secondo palo, che invece si è infranto solo sul palo. È quasi imprendibile quando parte da sinistra e rientra sul destro per calciare, e per “colpa” di questo molti in patria lo paragonano al vicino montenegrino Jovetic. Tutti si sono accorti del suo talento, da Sinisa Mihajlovic, che lo ha già convocato in nazionale, alle squadre europee, che però per acquistarlo dovranno superare i 10 milioni di offerta. Javier Zanetti dice di lui “"Devo dire che quel Markovic è un giocatore interessante, mi ha impressionato nel modo migliore". Bella sponsorizzazione fatta da una bandiera del calcio no?

martedì 29 gennaio 2013

ANTONIO DI NATALE: QUANDO NON E' MAI TROPPO TARDI PER DIMOSTRARE CHI SEI

Nella seconda puntata della nostra rubrica dedicata ai totem del campionato italiano, parleremo di Antonio Di Natale, meglio conosciuto come Totò.
Totò nasce a Napoli nel 1977, si forma nella scuola calcio San Nicola, e dopo un provino viene "acquistato" dall'Empoli gratis all'età di 13 anni.
Difficile per un ragazzo appena tredicenne traferirsi in una nuova realtà, lontano da mamma papà e fratelli, e così Totò vive un periodo difficile, preda di violenti attacchi di nostalgia: una notte scappa dal ritiro e ritorna a casa. Sembra così concludersi la sua breve carriera, ma il suo idolo Montella riesce a convincerlo a continuare. Bisogna fare delle rinunce per seguire i propri sogni, e così Totò resiste, lontano da tutti, con il suo amico del cuore, il pallone.
Cresce nel vivaio dell'Empoli, e viene poi mandato a farsi le ossa nella vecchia serie C , prima all'Iperzola, poi al Varese e infine al Viareggio, dove si mette in luce con 12 gol in 25 presenze.
L'Empoli capisce che questo ragazzino non è uno dei tanti, e lo riscatta: titolare nella serie cadetta, dopo 4 stagioni porta i toscani alla tanto agognata promozione in serie A.
E' il 2002, un anno magico per Antonio: viene convocato anche in nazionale , con la maglia numero di 10 che fu di un tale Roberto Baggio: segna anche il suo primo gol , ma viene escluso dal mondiale da Trapattoni.
Meno felice è l'anno dopo, segna solo 5 reti e l'Empoli retrocede. Nonostante ciò, viene acquistato dall'Udinese, perchè uno come lui non può non militare in una squadra di serie A.
Dal 2004 in poi è un monologo bianconero, sponda Udine. Inizialmente non è il bomber implacabile che conosciamo oggi: "solo"  26 gol in tre anni. Poi si trasforma: 17 gol in una stagione, e Udine sogna di nuovo, trascinata in Europa da Totò; ma il 2008 non si conclude qua, perchè  è su di lui che punta Donadoni per l'Europeo in Svizzera e Austria. Non tutte le storie hanno il lieto fine purtroppo, e Di Natale sbaglia il calcio di rigore decisivo nella sconfitta ai rigori contro la Spagna dei fenomeni, che poi si laurerà campione d'Europa. Una delusione che non intacca il suo rendimento la stagione successiva: 12 gol e Udinese settima. Certi giocatori esplodono subito, li vedi a 18 anni e sai che sono già forti, maturi e pronti per grandi piazze; altri escono fuori nel periodo tra i 21 e i 25 anni, l'età della verità per molti calciatori. C'è poi una terza categoria, quella dei giocatori che a 30 anni non hanno ancora dato il meglio di sè: Totò fa parte di quest'ultima.
A 33 anni Totò diventa capocannoniere della serie A con 29 gol in 35 partite, ma non è finita qui, perchè si riconferma l'anno dopo, con 28 gol in 35 presenze. Infrange tutti i record del club friulano, supera Bierhoff e diventa il giocatore più prolifico della storia dell'Udinese, poi vince l'oscar come miglior calciatore italiano nel 2010.
A questo punto si potrebbero aprile le porte del grande calcio per lui: la Juve lo vuole fortemente, ma lui rifuta dichiarando: "L'Udinese è il mio mondiale".
Potremmo chiudere l'articolo così, in effetti cos'altro puoi dire di una persona del genere?
 Ha scelto Udine, e non gli scudetti, per dare stabilità ai propri figli, per evitare una vita da pendolare, per ringraziare Udine per tutto l'amore ricevuto. E ancora ogni anno, ad agosto la gente pensa: "O, ma oramai questo è vecchio, vuoi davvero che segni ancora 20 gol a stagione? " Quest'anno a metà stagione è già a 14.
La risposta la sapete già, perchè la classe non è una dote che si perde col tempo, tutto al più si affina, e se non mi credete guardate a quel giovincello con la casacca giallorossa che corre ancora come un matto a 36 anni suonati. Ma questa è un'altra storia, che vi racconterò nella prossime puntate.



" Per l'Udinese rifiuterei anche il Real Madrid".
Antonio di Natale.

Marco Cesario







lunedì 28 gennaio 2013

TOP E FLOP VENTIDUESIMA GIORNATA

E' una giornata decisamente favorevole al Napoli per quanto riguarda la lotta allo scudetto. La Juventus infatti pareggia tra le polemiche con il Genoa e la Lazio perde in casa a sopresa con il Chievo. I partenopei invece espugnano il tardini grazie ai suoi tenori: Hamsik e Cavani. Nella lotta al terzo posto l'Inter recupera un punticino alla Lazio dopo il pareggio con interno con il Torino. Continua la rimonta del Milan vittorioso a bergamo grazie al primo gol nel 2013 del Faraone in campionato. Continua il periodo negativo sia per la Fiorentina (sconfitta dal Catania) sia per la Roma (pareggio 3-3 con il Bologna). Goleada della Samp con il Pescara, vittoria Udinese di misura contro il Siena e pareggio nello scontro salvezza tra Cagliari e Palermo. Ma andiamo a vedere i protagonisti, i top e i flop di questa giornata:

I PROTAGONISTI

MAURO ICARDI: Il baby prodigio della Samp continua il suo momento magico. Addirittura 4 reti al Pescara in questa giornata. E' fallace l'argomentazione "contro il Pescara segna pure mia nonna" per il semplice fatto che contro gli abruzzesi almeno una volta hanno giocato tutte le squadre ma nessuno ha fatto 4 gol come lui. E' sbagliato anche paragonare questo talentuoso ragazzo con mostri sacri del calcio come Batistuta o Caniggia. Lui per ora e' "solo" Mauro Icardi. Un bomber niente male.

EDINSON CAVANI: 18esimo gol in campionato. Rete numero 101 in Serie A. Una delle più pesanti. Riapre il campionato e porta il Napoli a -3 dalla Juve. Non ci sono più parole per descrivere questo giocatore che da un paio d'anni a questa parte, per gol realizzati e continuità di prestazioni, si è legittimamente guadagnato un posto tra i primi cinque attaccanti al mondo. Uno degli ultimi top-player del campionato italiano. Godiamocelo.

ALBERTO PALOSCHI: Quando il Chievo segna c'e' sempre lui di mezzo. Mette ancora una volta lo zampino e regala una grande vittoria dei veronesi contro la Lazio che all'Olimpico quest'anno in 11 gare aveva perso solo 5 punti. Settimo gol per lui e salvezza sempre più vicina per il Chievo, una squadra che ogni anno sembra candidata inevitabile alla retrocessione, ma che grazie ad organizzazione e acquisti oculati riesce sempre a rimanere in A. Quest'anno di certo dovrà ringraziare il buon Paloschi.

I TOP

NAPOLI: Che carattere la squadra di Mazzarri! Vince al Tardini dove nessuno fino ad ora (neanche la Juve) aveva strappato i 3 punti. Va in vantaggio con Hamsik, viene raggiunta dallo sfortunato autogol di Cannavaro ma poi non si abbatte, reagisce, soffre e trova il gol-vittoria con il solito Cavani. E' sempre stata a detta di molti l'unica vera anti-Juve. Vedremo se i partenopei confermeranno quello che ormai in molti pensano.

CATANIA: Nonostante il profilo basso di società e allenatore gli etnei non si possono più nascondere. L'Europa e' li a soli due punti, alla portata della squadra di Maran. Altra prova di forza tra le mura amiche, battuta la Fiorentina per 2-1 nonostante le assenze pesanti di Marchese, Lodi, Almiron e Bergessio. Marano cambia modulo ma il risultato non muta. Solita gara di intensità e grinta e 3 punti strappati alla Fiorentina, in quello che senza ombra di dubbio ormai può essere considerato uno scontro diretto per l'Europa.

TORINO: Non inganni il 2-2 finale contro l'Inter. I granata hanno fatto quasi sempre la partita, grazie ad un gioco fluido e ad un intesa offensiva degna di una grande squadra. Hanno costretto l'Inter ad una gara da provinciale. Infatti i gol dei neroazzurri sono più frutto di episodi isolati e di una reazione caratteriale piuttosto che derivanti dal bel gioco. Un plauso allo "sfacciato" Torino di mister Ventura.

I FLOP

LA DIFESA DEL PESCARA: 4 gol dal Milan, 5 dal Napoli, 6 da Juve e Sampdoria. Indubbiamente troppi gol presi per una squadra che vuole salvarsi. Gli abbruzzesi hanno il merito di provare a giocarsela con tutti ma certe volte ci vorrebbe un po più di equilibrio. Perin ormai è un agnello sacrificale e non può fare 15 miracoli a partita come contro la Fiorentina. Si necessitano aggiustamenti nel reparto arretrato.

L'ARBITRO GUIDA: A prescindere dalla provenienza l'arbitraggio di Guida e' stato scadente per usare un eufemismo. Manca un rigore al Genoa nel primo tempo per mani di Vucinic. C'e' un rigore netto sullo stesso Vucinic nella ripresa, più un paio di episodi dubbi come il fallo da rigore su Pogba ed il contestatissimo penalty non fischiato per il fallo di mano di Granqvist. Quest'ultimo e' stato l'episodio più contestato dai bianconeri ma paradossalmente sembra essere il rigore meno netto. Serata da dimenticare per l'uomo in giallo.

ANTONIO CONTE E BEPPE MAROTTA: Detto dell'arbitraggio scandaloso di Guida sono ancora più scandalose le reazioni di Conte e Marotta. Il primo nel post partita sembra tarantolato e arriva quasi al faccia a faccia con l'arbitro. Parla di pensieri cattivi quando ripensa all'arbitraggio della partita ma poi afferma che la classe arbitrale è la migliore del mondo. Cercasi coerenza. Stesso discorso per Marotta: infelice l'uscita sulla provenienza campana dell'arbitro come fu infelice la frase "avremmo vinto lo stesso" dopo Catania-Juve. Forse anche in quel caso gli arbitri non se l'erano sentita. Precisazione finale: il "napoletano" Guida l'anno scorso negò un paio di rigori solari al Cagliari contro la Juve e assegnò sempre ai bianconeri un rigore molto discusso contro il Cesena. Carenza di stile e di fosforo dell' A.D. bianconero.

LA STORIA

E' la storia di Riccardo Meggiorini, una storia come tante altre ma che vale la pena lo stesso raccontare. La classica vicenda del giocatore scartato dalla grande squadra, che va a fare gavetta in giro per l'Italia e poi si ritrova a giocare da titolare proprio contro la squadra che lo aveva snobbato. Non è un caso quindi se ieri Meggiorini (cresciuto calcisticamente nell'Inter) è stato il migliore in campo, siglando una doppietta e fermando la corsa dei neroazzurri al terzo posto. Anche l'anno scorso aveva timbrato il cartellino contro l'Inter, con la maglia del Novara. Il classico gol dell'ex, o meglio la doppietta dell'ex. Intendiamoci: Meggiorini è un buon attaccante ma non ai livelli di quelli dell'Inter. La serata di ieri però ci ha dimostrato come nel calcio, a volte. le motivazioni contino più del talento.

venerdì 25 gennaio 2013

IL MOMENTO DEI FANTALLENATORI

Nuovo appuntamento della nostra rubrica settimanale dedicata al mondo del Fantacalcio.
E' una giornata che offre, apparentemente, appuntamenti "facili" per le big di questo campionato, escluso forse il Napoli a Parma, test importanti per Roma e Milan lontani dalle mura amiche, e due cruciali sfide salvezza. Ma andiamo con ordine.

                                                                 LE CERTEZZE
TOP 3 PORTIERI

1)Marchetti: semplicemente straordinario martedì sera allo Juventus Stadium, il Chievo è più che alla sua portata.
2)Buffon: Gigi è il numero uno, e deve continuare a dimostrarlo.
3)Romero: la Samp ospita il Pescara, occasione ghiotta low cost per tutti i fantallenatori.

TOP 5 DIFENSORI

1)Legrottaglie: una sicurezza tra le mura amiche.
2)Astori: il migliore dei suoi la scorsa settimana, si confermerà.
3)Juan Jesus: ha annullato Lamela per 180 minuti, Cerci è avvertito.
4)Barzagli: lui non si discute, è una roccia.
5)Ciani: campionato sopra le righe per il centrale francese.

TOP 5 CENTROCAMPISTI
1)Hamsik: in partite come queste la stoffa del campione viene fuori.
2)Pjanic: Lamela squalificato? Nessun problema, c'è Miralem.
3)Candreva: manca al gol da troppo tempo.
4)Guarin: è il faro di questa Inter zoppicante.
5)Barrientos: ha segnato più gol del Papu, El Pitu sta trascinando i suoi verso l'Europa.

TOP 5 ATTACCANTI

1)Floccari: 2 gol in due partite, più che un semplice vice Klose oramai.
2)Sau: la stella del Cagliari, in ogni azione pericolosa cìè il suo zampino.
3)Palacio: trascina a suon di gol i nerazzurri.
4)Osvaldo: "solo" 10 reti in 13 presenze nel girone d'andata, torna titolare nell'attacco stellare dei giallorossi: ci sarà da divertirsi.
5)Vucinic: talismano Mirko, con lui la Juve vince e convince.
           
                                                         LE SCOMMESSE
TOP 3 PORTIERI

1)Mirante: riuscirà a fermare El Matador?
2)Sorrentino: alla prima con i rosanero, grande occasione per dimostrare il proprio valore.
3)Andujar: momento magico per gli etnei, ora contro la Viola Mariano è chiamato ad una grande prestazione.

TOP 5 DIFENSORI

1) Glik: sfida da brividi contro Palacio.
2) Dossena: vuole confermare la buona prestazione contro la Lazio.
3) Caceres: riuscirà ad occupare il vuoto lasciato da Giorgione Chiellini?
4) Pisano: già in gol con la nuova maglia, può sfoderare un'altra bella prestazione.
5)Piris: sublime contro l'Inter, ora si gioca il posto con Torosidis, uno stimolo in più?

TOP 5 CENTROCAMPISTI

1)Aquilani: prestazioni altalenanti nell'ultimo periodo, deve recuperare la condizione migliore.
2) Pogba: è ancora una scommessa, causa la sua giovane età, ricorda la potenza fisica di Vieira e la tecnica di Nedved: ma è presto, forse, per paragoni importanti.
3)Poli: un gran recuperatore di pallone, ma sa anche trovare la porta.
4) Rosina: dov'è finito Rosinaldo?? A Siena lo stanno cercando con ansia.
5)Pinzi: tantà qualità a metà campo, ma i gol quando arrivano?

TOP 5 ATTACCANTI

1)Niang: Allegri sta facendo un gran lavoro con i giovani, a 17 anni parte ancora una volta titolare: ripagherà la fiducia di Max?
2)Miccoli: il "Romario del Salento": un tempo lo chiamavano così, ma non è ancora troppo tardi.
3)Pandev: dice bene Auriemma: "ieri, oggi e domani, segna sempre Cavani!": Goran, facci sognare anche tu, dai.
4)Cerci: se fosse straniero avrebbe il triplo della pressione addosso, causata dal suo immenso talento. Avanti Alessio, fai vedere quello che vali.
5)Icardi: lo cerca mezza Europa, l'altra mezza attende ancora qualche altra giocata importante, e Prandelli vede in lui il nuovo centravanti della nazionale italiana: El Sharaawy-Icardi-Balotelli, perchè no?


Buon week-end
Marco Cesario.




























L'ANGOLO DELLO SCOMMETTITORE

In questa nuova rubrica, analizzeremo le partite della serie A dal punto di vista dei così detti scommettitori. Consiglieremo per ogni partite due giocate: una più sicura e uno più rischiosa. Noi non assicuriamo vittorie sicure, cerchiamo solo di dare dei pronostici in base ad una certa logica e ad un pizzico d'intuizione. Le quote prese in considerazione sono quelle della Better.

LE PARTITE

Sabato ore 18.00 Lazio-Chievo
La Lazio di Petkovic arriva da un ottimo pareggio a Torino nella semifinale di coppa italia ma sopratutto da 16 partite senza sconfitte, dubbio in attacco con Floccari che pare favorito su Klose. Il Chievo negli ultimi 10 incontri all'Olimpico con Lazio ha perso solo una volta, che si possa ripetere?
Giocata sicura: 1 finale ( 1.50 )
Giocata rischiosa: Xpt ( 2.30 )

Sabato ore 20.45 Juve-Genoa
La capolista ospita un Genoa in piena crisi, che non vince a Torino dal 1991. La Juve, miglior attacco e miglior difesa del campionato, recupera Quagliarella e Marchisio e punta ad un'altra prestazione convincente come quella contro l'Udinese. Il Genoa è in piena crisi, una sola vittoria nelle ultime sette di campionato, con Ballardini che ha rilevato Del Neri sulla panchina. Anche il pareggio sembra un'utopia.
Giocata sicura: 1H ( 1.60 )
Giocata rischiosa: goal squadra ospite ( 2.05 )

Domenica ore 12.30 Bologna-Roma
Una delle partite più interessanti di giornata. all'andata fu spettacolo con il Bologna che sbancò l'Olimpico per 3-2. I giallorossi vengono da tre sconfitte di fila in trasferta e non hanno mai pareggiato lontano dalle mura amiche. Bologna che in casa, nelle ultime sei, ha ottenuto 11 punti ( 3 vittorie e due pareggi ). I goal sembrano assicurati!!
Giocata sicura: Goal ( 1.35 )
Giocata rischiosa:  2 ( 2.15 )

Domenica ore 15.00 Atalanta-Milan
Altra partita da tripla quella di Bergamo. Neroazzuri in crisi di risultati con 5 punti nelle ultime 9 gare, 2 i pareggi interni consecutivi. Rossoneri che invece sono in  grande crescita, 6 vittorie nelle ultime 8 partite, un pareggio e una sconfitta. Sfida tra centravanti di razza: Denis contro Pazzini.
Giocata sicura: Over 2.5 ( 1.93 )
Giocata rischiosa: X ( 3.40 )

Domenica ore 15.00 Cagliari-Palermo
Sfida salvezza in Sardegna. Cagliari che con 4 punti nelle ultime due giornate si piazzato a +3 dalla zona calda. I rosanero arrivano da un buon pareggio interno con la Lazio e possono contare sugli innesti del mercato di gennaio. In trasferta i Siciliani non vincono dal 1 aprile dell'anno scorso, potrebbe essere la volta buona. Le due squadre hanno 2 dei peggiori attacchi e si prospetta un match con pochi goal data anche l'importanza della gara.
Giocata sicura: Under 2.5 ( 1.70 )
Giocata Rischiosa: 2 ( 3.70 )

Domenica ore 15.00 Catania-Fiorentina
Altro Match da non perdere con due squadre che fino ad ora hanno sorpreso. Gli Etnei in casa hanno conquistato ben 23 di 32 punti totali. Difficile passare indenni dal Massimino. La viola invece, quinta in classifica a  + 4 dal Catania, viene da 1 punto in 3 partite e spera nel rientro di Pizarro, fondamentale per il gioco di Montella. Questa partita potrebbe svelarci la vera identità delle due squadre.
Giocata sicura: Goal ( 1.65 )
Giocata rischiosa: 2 ( 2.45 )

Domenica ore 15.00 Parma-Napoli
Il big match di giornata si svolge al Tardini tra la grande sorpresa di questa stagione il Parma e il Napoli, secondo in classifica a -5 dalla Juve. Il Parma è l'unica squadra a non aver mai perso in casa quest'anno,  e vuole provare il colpaccio per l'Europa. Il Napoli non può permettersi di perdere altri punti sulla Juve se vuole provare a lottare per il titolo. Qui non ci sbilanciamo troppo.
Giocata sicura: X2 ( 1.36 )
Giocata rischiosa: somma goal totali 3 ( 3.50 )

Domenica ore 15.00 Sampdoria-Pescara
Classica sfida salvezza tra due squadre che vogliono abbandonare al più presto la lotta per non retrocedere. La Samp arriva dalla brutta sconfitta a Siena, mentre il Pescara è stato sconfitto 2-0 dal Toro all'Adriatico. Nessuno può sbagliare. Samp favorita dal fattore campo.
Giocata sicura: Under 2.5 ( 1.70 )
Giocata rischiosa: 1 pt ( 2.10 )

Domenica ore 15.00 Udinese-Siena
Sfida tra due squadre bianconere a Udine.  Solo una sconfitta casalinga per i Friulani, contro la Juve, che a Torino  la scorsa settimana ha interrotto una striscia positiva di 6 partite ( 4 vittorie e 2 pareggi ). Senesi che invece possono contare su un morale alto dopo la vittoria casalinga contro la Samp, che li ha rilanciati verso una salvezza quasi impossibile.
Giocata sicura: 1 ( 1.60 )
Giocata rischiosa X2 ( 2.25 )

Domenica ore 20.45  Inter-Torino
Neroazzurri che dopo la doppia trasferta di Roma , in campionato ed in Coppa italia, tornano a S.Siro. L'imperativo è vincere per cercare di riagguantare il terzo posto. 8 i risultati utili consecutivi in casa per l'Inter, sei vittorie e due pareggi. Il Toro non vince contro i neroazzurri dal lontano 1994. Per farlo servirà una grande prestazione e ora che la classifica non fa più tanta paura, ci si può fare un pensierino.
Giocata sicura: Over 2.5 ( 1.83 )
Giocata rischiosa: 1h ( 2.45 )

Quota totale giocate sicure: 118,74
Qutoa totale giocate rischiose: 12.377,44

giovedì 24 gennaio 2013

TALENT SCOUT: ISCO DRAXLER E JONJO SHELVEY: QUANTITA' E QUALITA' AL SERVIZIO DELLA SQUADRA

Ormai siamo a metà della nostra formazione ideale, e quindi questa settimana parleremo dei centrocampisti. Come per i portieri ed i difensori ci affideremo esclusivamente  a ragazzi dal '92 in poi. La nostra linea mediana sarà decisamente offensiva e vedrà in campo due giovani di venti anni e uno di appena diciannove.
I tre futuri campioni di cui parleremo sono Julian Draxler, Isco ed il mitico Jonjo Shelvey, tutti e tre molto propositivi in fase offensiva 
In molte squadre tedesche, ormai da anni, cominciano a giocare calciatori sempre più giovani, ed uno di questi è appunto Draxler, che ha esordito già a 17 anni in una delle squadre storiche di Germania: lo Schalke 04. 
Classe 1993, è un jolly del centrocampo, un tuttofare, infatti ha ricoperto quasi tutti i ruoli, da quello del trequartista a quello dell’interno. 
È dotato di un gran dribbling e riesce sempre ad essere molto intelligente tatticamente, anche grazie al fatto di essere un ambidestro. Julian Draxler è ormai uno dei punti fissi dello Schalke a soli 19 anni e molto probabilmente lo sarà anche della futura nazionale tedesca, popolata da giocatori del calibro di Reus e Goetze. Appunto per questo sarà difficile vederlo lontano dalla sua patria natale e dalla squadra di Gelsenkierken, vista anche la sua valutazione: 14 milioni (almeno).
Dietro le punte nella nostra formazione giocherà il telentino del Malaga Isco, o meglio Francisco Roman Alarcon, suo reale nome. Quest’anno i dirigenti spagnoli della squadra biancoblu si sono ritrovati fra le mani un vero fenomeno, ed appunto per questo nonostante la situazione economica pessima, il Malaga è riuscito a passare agli ottavi di Champions (impresa storica). Pellegrini lo dovrà particolarmente ringraziare visto che, nella competizione europea più importante, ha fatto vedere grandissime cose ed ha ingolosito mezza Europa, o almeno la metà che se lo può permettere. Parlare delle caratteristiche tecniche di questo giocatore è inutile, poiché chiunque lo vede giocare può rendersi conto della sua forza, della sua precisione nei passaggi filtranti, della sua capacità di partire in progressione e di lasciare indietro qualsiasi avversario, infine anche del suo tiro dalla distanza. Potremmo dire che  è il classico giocatore spagnolo degli ultimi anni, dotato di grandissima tecnica e di grande intelligenza tattica, ed appunto per questo il classico giocatore che piacerebbe molto a Guardiola, neo allenatore del Bayern Monaco. Sarà il nuovo acquisto dei bavaresi? Il prossimo rinnovo di Isco dovrebbe portare la clausola da 25 a 35 milioni, ma in Germania i soldi non mancano. 

Concludiamo la nostra linea mediana con il fantasmagorico inglese  Jonjo Shlevey, classe ’92 (nonostante sembri molto più vecchio), che milita ad Anfiedl fra le fila del Liverpool.
Molte cose si potrebbero dire sul talento di questo giocatore che ha tutto: tiro da fuori, intelligenza tattica e gran senso della posizione. Probabilmente lo avranno notato tutti, visto che è diventato il pallone d’oro del nostro blog, nel sondaggio che lo vede davanti a Messi, Iniesta e Cristiano Ronaldo. Quindi Jonjo (un nome un programma) si candida a diventare il più forte centrocampista al mondo mai esistito. 
Cosa sono Xavi, Iniesta, Pirlo, Zidane al cospetto di Shelvey? Nulla! Lui diventerà molto più forte. 
Inizia la sua carriera nel Charlton, ma dopo poco si accorsero di lui molte squadre, sebbene solo il Liverpool si fece avanti (si parla di interessi segreti del Barcellona) prelevandolo per la “misera” cifra di due milioni di euro. Un grande affare.
Quest’anno è diventato un punto fisso della squadra di Rodgers, che lo schiera da titolare (perché?) nel centrocampo a tre con Sahin e Gerrard. Jonjo è anche un goleador, infatti in Europa League ha già segnato tre volte (sebbene due fossero contro lo Young Boys), cosa che per esempio né Draxler e né Isco hanno fatto (poiché giocano la Champions, ma poco importa). Bisogna anche dire che Shelvey è una persona educatissima e gentilissima, ed infatti si comporta sempre in maniera corretta in campo, come quando contro il Manchester United venne espulso ed uscendo dal campo scambiò due paroline tenere con Sir Alex Ferguson. Molti dicono che fossero degli insulti, ma sono solo dei bugiardi!
Infine per concludere il quadro è giusto dire che secondo un sondaggio della nota rivista "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" il centrocampista del Liverpool è tra i primi posti nella classifica di gradimento delle donne, subito dietro Frank Ribery e Rodrigo Taddei. 
Cosa volete di più?

mercoledì 23 gennaio 2013

JAVIER ZANETTI: IL LEADER SILENZIOSO

Gli equilibri del calcio europeo si stanno continuamente modificando negli ultimi tempi, e l'Italia purtroppo sta acquisendo un ruolo sempre più marginale. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, e così come non ci sono più i soldi per investire su campioni affermati a livelllo mondiale, d'altra parte si tende a valorizzare quello che si ha in casa propria: l'eplosione dei vari El Sharaawy, Lamela, Pogba, Juan Jesus coincide con la nascita di un nuovo modello di calcio, improntato su vivai e spese contenute.
In questo panorama, si tende spesso a dimenticare chi, pur di rimanere a giocare in Italia, ha risposto con un secco "no" ad ingaggi faraonici e vittorie assicurate. Chi è diventato un idolo per la propria città a suon di sudore, fatica e attaccamento alla maglia: è sempre più facile parlare del nuovo che avanza, piuttosto che del "vecchio" che persiste e resiste. Noi oggi ci concentriamo proprio su quest'ultima categoria, quella dei vecchietti mai dimenticati, quella delle cosidette "Bandiere", uomini d'altri tempi in un epoca governata dal denaro e non dai sentimenti. 
Se ci sono storie di cui vale la pena parlare quella di Javier Zanetti è sicuramente una di quelle.
Pupi nasce a Buenos Aires nell'ormai lontano 1973, in un quartiere, Dock Sud, dove non esisteva un campo da calcio: come tutte le leggende, l'inizio non è dei più facili: dopo tutta la trafila con le giovanili dell'Indipendiente viene tagliato dalla dirigenza, perchè considerato troppo gracile e debole. Smette di giocare a calcio, papà ha bisogno di lui al cantiere e dopo la cocente delusione subita, al piccolo Javier non resta altro che quello. Ma il destino ha in mente per lui qualcosa di più grande: fa un provino al Talleres, squadra  della Primera B Nacional e viene promosso. Comincia la carriera di Pupi, soprannominato così poichè "solo" 5 dei suoi compagni di squadra si chiamavano Javier. Viene acquistato dal Banfield per pochi spicci , ed è lì che sceglie il suo numero di maglia: 4, mai più sostituito.  Tutt'altro che gracile, Zanetti si impone in mezzo al campo grazie alla sua forza fisica e alla potenza delle gambe, che gli valsero un secondo soprannome, El Tractor: il Trattore. Si guadagna anche la convocazione in nazionale ed il 13 maggio 1995 Massimo Moratti fa di lui il primo acquisto da presidente dell'Inter.
Tutto il resto è storia nota, o quasi..
Nel 1995 non è ancora in vigore la legge Bosman, e dunque ogni squadra può schierare al massimo 3 giocatori stranieri in campo, non uno di più. Insieme a Pupi, in quell'Inter vi sono anche Roberto Carlos, Ince e il connazionale Rambert, presantato con Zanetti lo stesso giorno a Terrazza Martini. Javier non conosce nessuno, si trova catapultato in una nuova realtà, e arriva al campo di allenamento in ritiro con un sacchetto da supermercato in mano, nient'altro." Nessuno mi conosceva, fui io a dover chiedere dov'era l'hotel della squadra." Nonostante sia sicuramente il meno conosciuto tra i quattro, El Tractor viene spesso schierato titolare, a discapito del più blasonato Rambert. Zanetti è l'esempio di lealtà e rispetto verso i compagni e l'avversario, dentro e fuori dal campo, e mai il suo atteggiamento venne bollato come "sopra le righe", tranne una volta.
Nel 1997 l'Inter si gioca la finale di ritorno di Coppa Uefa contro lo Schalke 04, durante i supplementari  Roy Hodgson, l'allora mister dei nerazzurri, decide di sostituire il giovane Zanetti con Berti, un attaccante, in vista dei calci di rigore:"In piena trance agonistica non ci vidi più dalla rabbia..Ero semplicemente stanco e con l'adrenalina a mille..alla fine negli spogliatoi mi scusai, e tutto si risolse con una semplice stretta di mano". L'Inter perde ai calci di rigore, ma si rifà l'anno dopo, contro la Lazio, con un netto 3-0. Il secondo gol è realizzato  proprio da Javier, con un destro da fuori area che esaurisce la sua corsa sotto al set: è' il gol più importante della sua immensa carriera.
Cominciano anni di sofferenza per i tifosi interisti, lo scudetto del 1998 perso con la Juve tra le polemiche, quello del 2002 all'ultima giornata proprio contro la Lazio, le eliminazioni dalla Champions League per mano del Milan per due anni consecutivi; ma nonostante ciò Zanetti rifiuta due offerte molto importanti, quella del Manchester United nel 1999, e quella del Real Madrid nel 2000:" Ero ormai pronto per lasciare Milano, ma furono le parole di Moratti a convincermi a rimanere."
Moratti e Facchetti, due uomini con cui il capitano andava molto in sintonia, soprattutto Giacinto, con il quale ebbe un'amicizia vera e profonda, perpetrata nel corso degli anni.
Si sa, il capitano non abbandona il timone quando la nave sta affondando, e così Pupi rimane all'Inter nonostante il periodo buio, nonostante il rapporto difficile con Tardelli, perchè a volte è più importante sapere per chi giochi, e cosa rappresenti per i tuoi tifosi, piuttosto che i trofei e i soldi. E se dubitate ancora di quanto amore vi sia tra Zanetti e l'Inter, vi basti sapere che Javier ha fatto aggiungere una striscia azzurra che percorre tutta la sua automobile nera, con incastonato in cerchio il numero 4. Perfino in casa il bagno è piastrellato di neroazzurro.
Ancora oggi Zanetti viene pagato dalla società 2,7 milioni all'anno, un'inezia se paragonato agli stipendi dei vari Kakà, Ibrahimovic, Torres,Yaya Tourè e allo stesso Snejider. Ma che importa?
Lui non è un mercenario, non è uno dei tanti, è un giocatore d'altri tempi, che piange quando vince gli scudetti come un bambino, e, ancora oggi, dopo 17 anni, si emoziona quando la Nord canta a squarciagola "C'è solo un capitano."














lunedì 21 gennaio 2013

TOP E FLOP VENTUNESIMA GIORNATA

Giornata favorevole alla Juventus questa seconda di ritorno. I bianconeri rifilano 4 schiaffoni all'Udinese e approffittano dei pareggi negli scontri diretti delle inseguitrici. La Lazio viene bloccata sul 2-2 dal Palermo, Fiorentina e Napoli pareggiano 1-1 cosi come Roma e Inter nel posticipo. L'unica squadra a gioire insieme ai bianconeri e' il Milan che scavalca la Roma e si piazza al settimo posto in piena rincorsa per un posto in Europa.  Ben 5 pareggi, 3 vittorie interne e 2 vittorie esterne. Ma andiamo ad analizzare i top ed i flop di questa giornata:

I PROTAGONISTI

GIAMPAOLO PAZZINI: Doppietta per lui, quinto gol in due partite al Bologna, il Pazzo raggiunge la doppia cifra di gol in questa stagione e non intede fermarsi. Tra i giovani El Sharaawy e Niang funge da punto di riferimento per la manovra rossonera che con lui in queste condizioni sembra aver trovato una solidità offensiva non male. Il Pazzo c'è ed il Milan pure.

PAUL POGBA: Pochi giorni fa l'avevamo inserito nella top 11 delle rivelazioni del nostro campionato. Scelta non casuale. Con Pirlo e Marchisio assenti e Vidal acciaccato e' lui che si prende la Juve sulle spalle e la porta alla vittoria contro una squadra ostica come l'Udinese. Due gol uno più bello dell'altro per il gioiellino bianconero che ora si candida per un posto da titolare. Fenomenale.

ISHAK BELFODIL: Settimo gol per lui in una stagione sempre più da protagonista. Ormai è un punto di riferimento per Donadoni che lo ha promosso a titolare fisso del suo undici. I gialloblù sono una realtà del campionato e ciò è dovuto anche all'esplosione di giocatori come lui. Complimenti

I TOP

CATANIA: Con la vittoria in casa del Genoa gli etnei si piazzano a ridosso delle prime della classe. Campionato straordinario in casa, meno in trasferta. I ragazzi di Maran giocano a memoria, sono solidi in difesa, hanno qualità a centrocampo (e ieri mancava Lodi) e hanno tre punte che si intendono a meraviglia. Mina vagante.

MILAN: Chi l'avrebbe mai detto ad inizio stagione. I rossoneri hanno sorpassato la Roma e ora si trovano sesti a -2 dalla Fiorentina e a -5 dai cugini nerazzurri. Il terzo posto sembra lontano non tanto per i punti ma perchè onestamente Lazio e Napoli appaiono di spessore superiore ai rossoneri. Il rinnovamento procede bene, i giovani e le qualità ci sono. Certo se arrivasse Kakà...

JUVENTUS: Il 2013 per gli uomini di Conte non era iniziato nel migliore dei modi con un punto in due partite. Si parlava di crisi, di scudetto in pericolo, la Juve, si diceva, non era più la stessa. Tutte chiacchiere. Nonostante le numerose assenze i bianconeri di torino surclassano i bianconeri dell'Udinese grazie ad un super Pogba e ad un Vucinic in versione top-player. Con questi ritrmi non c'è anti-Juve che tenga.

I FLOP

GENOA: Secondo allenatore esonerato in questa stagione. La retrocessione è un incubo che assume contorni sempre più reali. E' lecito chiedersi come una squadra che ha tanti buoni elementi (Kucka, Borriello ed Immobile su tutti) e che dovrebbe aspirare ad un campionato tranquillo di medio-alta classifica navighi invece in queste posizioni. Evidentemente non è proprio tutta colpa dell'allenatore.

I DIFENSORI DELL'ATALANTA: L'altra volta Brivio, questa volta Canini. Per la seconda giornata di fila i nerazzurri si complicano la vita da soli segnandosi un gol nella propria porta. Dopo la cessione di Peluso ai bergamaschi servirebbe un sostituti adeguato. Sarà pur vero che un altro difensore (Stendardo) ieri ha raddrizzato il risultato ma per un campionato più tranquillo sarebbe necessaria una mira migliore.

MORGAN DE SANCTIS: Un errore cosi è grave per qualsiasi portiere, figuriamoci per un estremo difensore della nazionale. L'errore è grave soprattutto se si considera l'importanza della partita. E' lo specchio della stagione del Napoli: gli azzurri sono un'ottima squadra ma per arrivare ai livelli della Juve manca un pò di concentrazione nelle partite importanti. Per lottare per lo scudetto serve imparare dagli errori passati.

LA STORIA

E' la storia di Edinson Cavani che con il gol di ieri a Firenze ha toccato quota 100 gol in Serie A. Era arrivato  in Italia al Palermo ma il suo rendimento era incostante, vedeva poco la porta, alternava buone prestazioni ad altre decisamente brutte. Cosi venne acquistato dal Napoli per due spicci (17 milioni diluiti in 5 anni) e qui avviene la trasformazione del Matador. Il merito è di Mazzarri che l'ha avvicinato molto di più alla porta e gli ha formato una squadra intorno a partire dal Pocho Lavezzi passando per Hamsik fino agli attuali Pandev ed Insigne. Il Matador si è sentito al centro del progetto e dell'attacco ed ha maturato un senso del gol impressionante, ma è lo strapotere fisico (altro merito di Mazzarri) che lo ha reso uno dei cinque attaccanti più forti al mondo. I tifosi e la dirigenza del Palermo ancora si stanno mangiando le mani.

sabato 19 gennaio 2013

IL MOMENTO DEI FANTALLENATORI

Si riaprono i giochi in serie A, la Juve zoppica mentre volano Lazio e Napoli, ora distanti solo 3 punti. Giornata molto interessante, come sempre, anche per i fantallenatori, con un dubbio amletico su tutti: Cavani a Firenze, o Di Natale a Torino?

Ma andiamo con ordine:
                                                     
                                 LE CERTEZZE

Top 3 Portieri

1)Abbiati: superlativo nel posticipo con la Sampdoria, il Milan sembra aver ritrovato il suo numero 1.
2) Mirante: uno degli artefici del grande campionato del Parma: secondo portiere per media voto in serie A.
3)Pegolo: non è uno scherzo, anche se stiamo parlando dell’ultima in classifica, questo ragazzo è quasi sempre il migliore dei suoi.

Top 5 Difensori

1)Granqvist: il gigante svedese potrebbe essere all’ultima apparizione il serie A: vorrà lasciare il segno.
2)Paletta: la continuità di questo ragazzo è spaventosa.
3)Rodriguez: chi non vorrebbe avere in squadra un difensore che ha una media di 10 gol a stagione?
4)Basta: il realtà viene usato come esterno di centrocampo, un motivo in più per schierarlo, scommettete che vincerà il “miss match” con Padoin?
5)Palombo: Delio Rossi lo ha reinventato al centro della difesa: per Palombo è  cominciata una seconda vita calcistica.

 Top 5 Centrocampisti

1)Bonaventura: manca all’appuntamento con il gol da troppo tempo, e gli inserimenti di Jack sono troppo importanti per questa Atalanta.
2)Florenzi: lui e non Lamela, per un motivo: la partita con l’Inter all’andata lo fece esplodere, diventando una certezza nel centrocampo zemaniano. Si ripeterà.
3)Guarin: se i tifosi interisti non rimpiangono Snejider c’è una ragione: Lui. Quando ha la palla tra i piedi molto difficilmente gliela si porta via.
4)Valdes: oggetto del desiderio di Moratti, El Bacarito è, però, troppo importante per Donadoni.
5)Cuadrado: la Fiorentina non è in un bel momento, ma Cuadrado avrà davanti un destro come Mesto, abituato a giocare sull’altra fascia: ne farà un sol boccone?

 Top 5 Attaccanti

1)El Sharaawy: davvero troppi 180 minuti senza esultare per il Faraone, si rifarà con gli interessi.
2)Di Natale: alcuni potrebbero vederla come una scommessa, ma Totò per questa Udinese è più che una certezza, e la Juve se ne accorgerà. Scegliamo lui e non Cavani.
3)Eder: un’ottima stagione per l’argentino, che pare essersi ripreso alla grande dopo l’infortunio: manca solo il ritorno al gol
4)Denis: se l’Atalanta fa risultato, c’è sempre il piedone di “Germano”: El Tanque timbrerà il cartellino.
5)Vucinic: con lui in campo la Juve vince: e se non segna, sforna assist geniali (vedi Palermo)
                      
                                                 LE SCOMMESSE

Top 3 portieri

1)Buffon: non brillantissimo nelle ultime uscite, e a Torino arriva un’Udinese brillante: riuscirà a dimostrare ancora una volta la sua infinita classe?
2)Goicoechea: la Roma segna e fa segnare: d’altronde è allenata da Zeman. Ma all’Inter mancano Milito e Cassano, e il rumeno potrebbe esaltarsi in uno stadio caldo come l’Olimpico.
3)Frey: bisogna abbassare la saracinesca in fretta, altrimenti per il Grifone sono guai.

Top 5 Difensori

1)Britos: sfida da Brivido con Jo-jo.
2)Dossena: alla prima in casa con la nuova maglia, noi ci crediamo. Ma non vi assicuriamo niente, altrimenti che scommessa sarebbe?
3)Caceres: rendimento altalenante per lui, serve una grande prestazione.
4)Zapata: riuscirà a prendere un voto superiore alla sufficienza questo ragazzo?
5)Chivu: ritorno da ex, titolare contro il secondo attacco della serie A. Non possiamo dire veramente di più.

Top 5 Centrocampisti

1)Matuzalem: uno dei volti nuovi del Genoa, subito titolare.
2)Diamanti: ha già segnato in questo stadio 3 giorni fa, e all’andata punì il Milan dal dischetto.
3)Benassi: chiamarla scommessa è molto azzardato, ma credere in questi ragazzi fa bene, quindi perché no?
4)Moralez: dove è finito il nano terribile visto contro l’Inter? A Bergamo se lo chiedono in molti.
5)Ilicic: “Josip, tiraci fuori dai guai”: ha rifiutato l’offerta molto ricca della Dinamo Kiev per salvare il Palermo, se questo non è attaccamento alla maglia…

Top 5 Attaccanti

1)Floccari: è stato scelto come il vice Klose dopo alcune prestazioni convincenti, un motivo ci sarà.
2)Niang: come già detto prima, questi giovani non possono che far bene, diamogli fiducia.
3)Thereau: il Chievo ha bisogno dei suoi gol.
4)Ibarbo: si deve sbloccare, a Bergamo ha una grande chance.
5)Paolucci: due gol in due partite, si è guadagnato in posto da titolare.
                                                                
                                               LA MINA VAGANTE
Luis Muriel:
Proviamo a leggere la partita di questa sera: la Juve ha bisogno di vincere, ma l’Udinese gioca bene e sa come far male. Il centrocampo della Juve è rimaneggiato, la squadra si rende pericolosa, ma appare più lunga , e la manovra più compassata. L’Udinese si difende a denti stretti e quando può, riparte. Un gol non cambia lo schema tattico della partita, l’Udinese avrà ampi spazi in contropiede, e Muriel è fenomenale sulla corsa.
                                                       Ecco la nostra mina vagante.
Buon calcio
Marco Cesario

venerdì 18 gennaio 2013

LA JUVE VUOLE RISCATTARSI, LAZIO E NAPOLI ALLA FINESTRA, ALL'OLIMPICO C'E' ROMA INTER

Con la restituzione dei due punti di penalizzazione al Napoli si è riaperto ancora di più il campionato e la seconda di ritorno propone un calendario molto interessante che potrebbe rivelare ulteriori sorprese.
Si parte con l'anticipo delle 18, che vede protagonista una delle inseguitrici della Juve, la Lazio. I biancocelesti affrontano il Palermo al Renzo Barbera, in un match che vede la Lazio strafavorita. I rosanero di Gasp cercano punti fondamentali e non possono permettersi altri passi falsi. In un barbera che si preannuncia più pieno delle ultime partite, sarà Miccoli a guidare i suoi mentre nella Lazio, orfana di Klose, è  Hernanes il giocatore da tenere d'occhio. Alle 20.45 la Juve ospita l'Udinese in un match complicatissimo. La Juve è infatti in piena emergenza, fuori Marchisio, Pirlo, Quagliarella, rientra invece Vidal. Conte sa che non può più sbagliare, Napoli e Lazio sono sempre più vicine. Di contro un'Udinese che arriva da due vittorie e non sembra volersi fermare. Il gran colpo non sembra impossibile.
All'ora di pranzo big match al Franchi di Firenze dove arriva il Napoli di Mazzarri. La viola è in serie negativa, sono 3 le partite senza vittoria, mentre il Napoli arriva carichissimo dopo la revoca della penalizzazione. Per entrambe è un crocevia fondamentale, chi la spunterà? Scontri tra titani in attacco: Jojo contro Cavani, i 3 punti passano da qui.
Nel pomeriggio domenicale il Milan ospita il Bologna. Per gli uomini di Allegri una vittoria avvicinerebbe ancora di più la zona Europa, mentre i Bolognesi guidati da Diamanti cercano un'impresa.
Sfide salvezza tra Atalanta e Cagliari,  Pescara e Torino e Siena-Sampdoria.
I Bergamaschi hanno bisogno di 3 punti per il morale mentre il Cagliari, reduce da una vittoria fondamentale contro il Genoa, vuole allontanarsi dalla zona retrocessione. Il Pescara vuole proseguire il suo ottimo campionato, all'Adriatico arriva il Toro, che cerca punti per allontanarsi dagli ultimi posti. Un Siena sempre più ultimo aspetta la Samp, per trovare una vittoria che manca da troppo tempo. La Samp arriva invece da 2 risultati positivi con Juve e Milan, non fermarsi è d'obbligo per la salvezza.
Il Genoa, sempre più in crisi, ospita un Catania che mira ai piani alti. Per il Grifone la vittoria è d'obbligo, per farlo farà affidamento sul redivivo Borriello e il suo compagno di reparto Ciro Immobile.
Chiude il programma pomeridiano la sfida tra Chievo e Parma. Le due squadra sono in salute, il Chievo viaggia verso una salvezza tranquilla mentre gli emiliani sono la vera sorpresa del campionato e potrebbero ambire a qualcosa di più

 LA PARTITA DOMENICA ORE 20.45  STADIO OLIMPICO DI ROMA: ROMA-INTER
Premesso che abbiamo scelto questa come partita del week-end e non Fiorentina Napoli sia perchè questa si annuncia come una partita spettacolare e piena di goal e anche per la rivalità che lega le due squadre. La Roma di Zeman non attraversa il suo periodo migliore, ma può contare sulla vittoria nei quarti di Coppa Italia contro la Fiorentina, e si presenta davanti i suoi tifosi con il solito 4-3-3. Pjanic schierato a centrocampo mentre il dubbio è legato al tridente, Destro e Osvaldo si contendono il posto davanti, Lamela sembra l'unica certezza mentre Totti potrebbe essere risparmiato in vista della seminifale di Coppa Italia, proprio contro l'Inter, di mercoledì. Inter che invece vuole attaccarsi alle tre squadre di testa, Strama schiererà Rocchi titolare con Palacio a suo fianco, viste le assenze di Milito e Cassano. A supportarle ci sarà l'uomo migliore al momento della banda nerazzura, Freddy Guarin, instancabile motorino e gran tiratore dalla distanza. Si preannuncia uno spettacolo puro, tra due delle migliori squadre del nostro campionato. L'Inter deve convincere sopratutto dal punto di vista del gioco, ma le partite con le grandi non le ha quasi mai sbagliate, mentre la Roma vuole dare prova della sua forza e dimostrare che la Champions è un obiettivo possibile.

I PRONOSTICI

Palermo-Lazio: goal-Over 1.5
Juve-Udinese: Under 2.5-Xpt
Fiorentina-Napoli: Goal-Over 2.5
Atalanta-Cagliari: 1pt-1finale
Chievo-Parma: goal squadra ospite-Over 1.5
Genoa-Catania: 1pt-Goal
Milan-Bologna: 1h-over 3.5
Pescara-Torino: Over 1.5-Goal squadra casa
Siena-Sampdoria: Xpt-Under 2.5
Roma-Inter: Goal-1pt

giovedì 17 gennaio 2013

DA PERIN AL FARAONE: LA TOP 11 RIVELAZIONI DELLA SERIE A

Ogni anno, nonostante la crisi, il campionato italiano sforna le sue rivelazioni. Giovani o vecchi, italiani o stranieri, ci sono giocatori che stanno avendo un rendimento decisamente superiore alle aspettative. In questo articolo stileremo la formazione delle 11 soprese del campionato italiano fino a questo momento. Nella formazione troveremo 3 giocatori della Roma (e' risaputo che Zeman sia un ottimo allenatore nella crescita dei giovani), 2 giocatori della Fiorentina (altra grande fucina di talenti), due giocatori per il Milan (l'addio dei senatori e dei top-player ha costretto i rossoneri a puntare sui giovani) ed un giocatore a testa per Pescara, Juventus, Catania e Parma. La maggior parte sono giovani e tra loro ci sono anche alcuni italiani. Inutile dire che ciò che e' un aspetto positivo tra i tanti aspetti negativi del calcio italiano attuale. Ma andiamo ad analizzarli uno per uno:

MATTIA PERIN: Giovane, bravo e italiano. Non potevamo chiedere di meglio. Il portiere del Pescara sta contribuendo per ora in maniera decisiva alla salvezza miracolosa della sua squadra. Deve essere un po' più continuo ma le qualità ci sono tutte. Ha stabilito un record particolare due giornate fa contro la Fiorentina: e' il portiere che in una partita sola ha fatto più parate di tutti (ben 15) nei primi cinque campionati europei. Futuro assicurato.

MATTIA DE SCIGLIO: Esordisce l'anno scorso da titolare anche grazie agli infortuni di Abate ed Antonini. E' uno dei lati positivi del (forzato) rinnovamento rossonero dovuto agli addii dei Top Player e dei senatori. Quest'anno ha scalzato Abate ed e' una delle certezze di Allegri nonostante la giovane età. Rendimento costante ed in crescita. Futuro assicurato anche per lui?

MARQUINHOS: Forse il primo difensore valorizzato da Zeman nella sua carriera. Classe 1994 Marquinhos e' già diventato imprenscindibile per la squadra giallorossa. Velocità unita a senso della posizione ed un' intelligenza tattica che metterebbe in imbarazzo anche il più veterano dei veterani. Ricorda Thiago Silva sotto certi aspetti. Se continua cosi e' destinato a diventare uno dei migliori centrali del mondo, soprattutto se si trovasse come allenatore qualcuno che curi anche la fase difensiva.

GONZALO RODRIGUEZ: Lo spagnolo e' arrivato in estate dal Villareal retrocesso e subito e' diventato un punto fermo della difesa a 3 della Fiorentina. Mentre Tomovic, Savic e Roncaglia si alternano lui non e' mai oggetto del turnover. Questo perchè e' l'unico difensore a possedere certe caratteristiche. Ha piedi raffinati per essere un centrale di difesa ma e' la sua vena da bomber che gli ha permesso di essere in questa top 11. Ben 5 gol realizzati, ed è anche uno dei rigoristi della squadra di Montella. Tutti i fantallenatori che hanno scommesso su di lui si sono ritrovati in squadra un goleador inaspettato.

GIOVANNI MARCHESE: Ok non e' più un giovincello ed in effetti non e' neanche una grossa sopresa. Lo inseriamo perchè sta facendo benissimo da un paio d'anni e quest'anno sta vivendo probabilmente l'anno migliore della sua carriera. 1 gol, 5 assist ed un ottima media voto. Ara la fascia sinistra del Catania in maniera costante abbinando quantità ad un gran mancino. In un ruolo dove in Italia e nel mondo c'e' una povertà imperante siamo sicuri che non meriterebbe almeno la convocazione in nazionale?

PAUL POGBA: La Juventus lo ha acquistato per due spicci dal Manchester United. La sua cessione ha fatto letteralmente infuriare Sir Alex Ferguson. Quest'anno abbiamo capito il perchè. Ricorda Vieira nelle movenze, unisce qualità e tecnica ad un fisico impressionante (e' altro 190 cm). Può giocare da mediano e da interno di centrocampo, ormai e' un alternativa di lusso della straordinaria mediana bianconera. Renderà meno amaro l'addio di Pirlo.

ALESSANDRO FLORENZI: Secondo romanista della formazione. Sembra nato per giocare con Zeman. Corre dal primo minuto all'ultimo, s'inserisce in area, interdisce e fa ripartire l'azione. E' un moto continuo in mezzo al campo. Eletto miglior giovane della Serie B l'anno scorso con il Crotone con il quale ha realizzato ben 12 gol. Quest'anno e' a quota 2 e non intende fermarsi. D'altronde chi e' che l'ha mai visto fermo?

BORJA VALERO: Altro prezioso tesoro ottenuto dal saccheggio della Fiorentina ai danni del Villareal. Quinto giocatore della Serie A per media voto, e' anche terzo nella classifica degli assist alle spalle soltanto di fantastici suggeritori come Totti e Cassano. Pochi capelli ma tanta tanta qualità nel centrocampo viola, unita ad un'intelligenza tattica e ad una gran corsa. Palla a lui e la metti in banca. Uno dei segreti del calcio spettacolo degli uomini di Montella.

ERIK LAMELA: L'anno scorso 4 gol in campionato. Quest'anno 10 gol in metà stagione. La trasformazione e' evidente ed e' tutto merito di Zeman. L'annata non era cominciata bene per il Coco, "gioca troppo spalle alla porta", "non corre mai senza palla e non si inserisce". Queste erano le problematiche. Tutto passato. E' il giocatore più valorizzato dal boemo, quest'anno sta dimostrando tutto il suo immenso talento. Qualità, cattiveria agonistica e sfrontatezza. Tutto al servizio della squadra. Non male.

ISHAK BELFODIL: Prima parte di stagione in sordina. Nella seconda parte di campionato e' uscito fuori alla grande. Gia 6 gol realizzati. E' una delle tante belle soprese nella sorpresa che risponde al nome di Parma. Sta scalando le gerarchie di Donadoni a suon di gol e buone prestazioni. Ottima tecnica nonostante l'altezza e l'imponenza fisica. Il futuro e' dalla sua parte. E dalla parte del Parma.

STEPHAN EL SHARAAWY: Chiudiamo con il botto. E' la rivelazione delle rivelazioni. A soli 20 anni ha preso letteralmente sulle spalle il Milan. 14 gol in campionato più 2 in Champions. La consacrazione e' arrivata anche a causa della cessione di Ibra e di altri top giocatori. In termini di numeri certamente il Faraone non e' da meno dello svedese e chissà che il Milan vendendo i suoi top player non abbia finito per costruirsene uno in casa propria. Oltre a timbrare puntualmente il cartellino, corre per tutto il campo sia in attacco che in difesa. Giocatore totale. Il presente e' roseo, il futuro lo sarà ancor di più. Per il Milan e per la nostra nazionale.

NOTA FINALE: Come già specificato nella premessa, e' piacevole notare come molte delle rivelazioni di questa Serie A siano giocatori giovani (alcuni anche italiani) che militano nelle cosidette squadre di vertice. Juventus, Milan, Fiorentina e Roma (ma ce ne sono anche altre) hanno puntato fortemente su alcuni di loro invece di ripiegare sui classici campioni stranieri già fatti e formati. Per forza direte voi dato che questi campioni stranieri fatti e formati preferiscono gli scieicchi al campionato italiano. Il punto e' proprio questo: la crisi economica (e non solo) che ha colpito il calcio dello stivale ha costretto i nostri club, anche i più blasonati, a puntare ed insistere sui giovani. Chissà che un giorno non ci ritroveremo a ringraziarla questa maledetta crisi.


mercoledì 16 gennaio 2013

TALENT SCOUT: DE SCIGLIO, INDY, OKORE' E ALABA: PAROLA ALLA DIFESA

Dopo i portieri della settimana scorsa, Talent Scout questo mercoledì si propone di identificare i difensori del futuro, le future colonne portanti, i nuovi Terry e Ferdinand.
Parleremo di quattro difensori molto promettenti nati tutti nel 1992, che hanno già avuto occasioni di mettersi in luce oltre che nel loro campionato, anche in competizioni internazionali. Questi giovani difensori, nonostante giochino già da titolari nelle proprie squadre, non sono ancora esplosi definitivamente, e questo potrebbe essere il loro anno buono. Prima di iniziare a parlare dei singoli giocatori, va detto che questo articolo si propone di cercare talenti nuovi che si avviano alla consacrazione, e non giovani già formati, quindi non vi dovete sorprendere se fra i giocatori non compaiono talenti come Nastasic o Caulker, giovani che già militano in una big.
Fatte queste premesse iniziamo a parlare dei quattro giocatori di oggi: David Alaba, Bruno Martins Indi, Jores Okoré ed infine Mattia De Sciglio
La futura difesa della formazione di giovani che andremo a formare con il passare delle settimane, si fonderà su due 19enni, che militano in campionati che in molti definirebbero "minori". Sta il fatto che sia Indi che Okoré dimostrano di avere molta personalità e forza fisica, caratteristiche fondamentali per sfondare. 
Bruno Martins Indi è uno dei tanti giovani olandesi di grande prospettiva che milita in Eredivisie.
Nato in Portogallo, ma cresciuto in Olanda, ha come ruolo naturale quello di difensore centrale, ma vista la sua velocità ed il suo piede mancino, ha giocato anche da terzino sinistro, soprattutto in nazionale, dove ha già debuttato e segnato. Gioca e cresce nel Feyenoord (covo di giovani talenti), ed ha come compagno di reparto un altro ragazzo di grandi prospettive, Stefan De Vrij, con il quale forma una delle coppie più interessanti del panorama europeo. Essendo giovane e forte, Indi ha già attirato l'attenzione di varie grandi del calcio, fra le quali il Milan, che punta sempre più sui giovani e che ha gran bisogno di un difensore centrale all'altezza. Per alcuni (vedi l'agente FIFA Crisitan Gruppo) il giovane centrale olandese non è ancora pronto al salto di qualità. Saranno della stessa opinione anche i "top club", o faranno a gara a che lo prenderà per primo?
L'altro pilastro della nostra difesa è un giocatore che per molti potrebbe essere quasi sconosciuto, ma che sicuramente i tifosi della Juventus ricorderanno bene. Stiamo parlando, appunto, di Jores Okoré, ivoriano naturalizzato danese, che quest'anno ha giocato in Champions contro la Vecchia Signora, con il Nordsjaelland. Nessuno avrebbe mai pensato che in quel di Farum (città della squadra danese, non fatemi ripetere il nome) potesse esserci un talento del genere. Infatti, soprattutto nella sfida in Danimarca, è apparso come un colosso, non facendo passare nessuno dalla sua parte, né Giovinco, né Matri e né i vari incursori della Juventus. 
Anche lui è già nel giro della nazionale, ed infatti è stato convocato per gli europei scorsi come ventitreesimo. Si propone di essere il difensore centrale del futuro danese, di origine ivoriane e senza occhi azzurri e capelli biondi. 
Vari club sono interessati al suo cartellino, ma ancora nessuno ha dimostrato fortemente di volerlo comprare, speriamo che non passi inosservato e che non rimanga al freddo glaciale di Farum.

Dopo questi primi cinque mesi di campionato di Serie A, è apparso indiscutibile il talento del giovane terzino destro del Milan Mattia De Sciglio, che si è ritagliato un posto da titolare nei rossoneri. 
Un vero e proprio terzino completo, gioca a destra, ma è adattabile anche a sinistra. Dotato di grandi qualità tecniche, velocità, riesce a mettere sempre cross insidiosi all'interno dell'area, cosa che sembra essere estranea ad alcuni suoi colleghi più navigati di lui (vedi Lichsteiner). Il 2012 è stato il suo anno fortunato, infatti grazie agli infortuni di Abate e Antonini e al totale fallimento di Taiwo, ha trovato molto spazio ed è riuscito in fine ad esplodere, conquistando tutti. 
Prandelli non lo ha ancora preso in considerazione per la nazionale maggiore, ma per ora è titolare nell'Italia under-21 di Devis Mangia, che sicuramente se lo porterà dietro per l'impresa in Israele.
Molti lo paragonano già a Maldini, ma intanto De Sciglio continua a correre e a crossare, con il numero 2 sulle spalle, quello che fu il numero dei mostri sacri milanisti di Cafu e Tassotti.
Concludiamo la nostra difesa parlando dell'austriaco David Alaba, tuttofare mancino del Bayern Monaco.
Da una madre filippina e da un padre nigeriano, nasce nel 1992 a Vienna, e proprio qui comincia la sua carriera calcistica militando nella squadra della città (Austria Vienna). Poi viene scoperto e acquistato dal grande club tedesco del Bayern Monaco, con il quale ha l'onore di debuttare a soli 17 anni. Inizialmente era visto come un esterno offensivo (è dotato di grande tecnica e di un grande dribbling), ma con il passare del tempo, e con l'affollamento nei ruoli d'attacco (Robben, Muller, Kroos etc.), Heynckes lo sposta più in basso, ponendolo sulla linea difensiva, in modo da sfruttare anche la sua grandissima velocità.
A differenza degli altri giocatori è l'unico a non avere il posto assicurato, difatti deve lottare per conquistarlo settimana dopo settimana, contro giocatori come Badstuber(perché?!), Boateng e Contento. 
La difesa della futura formazione di giovani promesse è ormai completa.
Arrivederci alla settimana prossima con il centrocampo.


P. S. 
Come terzino sinistro della formazione titolare il forte dubbio che mi assaliva era fra l'austriaco Alaba e un giovane promettente del calcio giovanile romano che difficilmente però riuscirà a raggiungere i massimi livelli. Che spreco di talento. 
Ah dimenticavo, il nome del giocatore è Luca Missori, creatore del blog e mio superiore. Cosa non si scriverebbe pur di ingraziarsi il capo...

VOTI GIRONE D'ANDATA: JUVE E NAPOLI SI CONFERMANO, CHE SORPRESE LAZIO E FIORENTINA

  PREMESSA: La valutazione non tiene conto dell'ultima giornata di campionato

9  JUVE ( 44 punti 14V,2N,3P)
Girone d'andata strepitoso che conferma le aspettative della vigilia, 44 punti e con questa media lo scudetto è quasi sicuro. 1 punto in meno per le sconfitte contro le milanesi e sopratutto per quella casalinga contro la Samp nell'ultima giornata. Il problema è sempre lo stesso: manca una punta di peso che possa permettere alla juve di vincere anche quelle partite sporche nelle quali non basta solo il bel gioco. Se arrivasse a gennaio, i campioni di Italia potrebbero riconfermare il titolo nonostantE l'impegno in champions.

8.5 LAZIO ( 39 punti 12V,3N,4P)
Grande rivelazione del campionato, partita per lottare per un posto in europa, partita dopo partita ha conquistato il secondo posto con il bel gioco e una grande alchimia di squadra. Gran parte del merito va dunque al suo allenatore: Vladimir Petkovic arrivato in estate tra i dubbi del popolo biancoceleste ha convinto tutti costruendo una macchina perfetta, quasi infallibile in casa ( 25 i punti conquistati ), che può fare affidamento su uno dei più forti attaccanti in circolazione: Miroslav Klose ( 10 goal per lui ).
Se continua così la Champions è una certezza e lo scudetto potrebbe non essere più un'utopia.

7.5 NAPOLI ( 37 punti: -2 di penalizzazione 12V,3N,4P)
Napoli che ha rispettato le attese della vigilia, senza penalizzazione sarebbero 39 punti ( con questa media 78 finali ), confermandosi in piena zona champions e in lotta per lo scudetto. Alcuni incidenti di percorso però non consentono alla troupe di Mazzarri di ottenere un voto più alto, senza i pareggi casalinghi con Torino e Milan e la sconfitta, sempre interna, con il Bologna, i partenopei si ritroverebbero primi in classifica. Lo scudetto non è dunque impossibile, anzi se l'europa league non sarà di "disturbo", il Napoli dovrà approfittare del calo che avrà la Juve nel periodo della champions. I presupposti ci sono tutti e con un mostro sacro come Cavani, gli azzurri possono veramente puntare al colpo grosso.

8 FIORENTINA ( 35 punti 10V,5N,4P)
Inizio fantastico quella della viola, dopo una scorsa stagione deludente, in estate sono arrivati diversi rinforzi grazie ad un mercato intelligente sotto la sapiente guida del nuovo ds Pradè. Grande lavoro dunque della dirigenza ma anche del suo allenatore Vincenzo Montella che è riuscito in pochi mesi a far coesistere un gruppo di giocatori nuovi. Uniche pecche il portiere, con Viviano che non ha convinto, e una punta da affiancare a Toni, ma il problema sembra essere risolto con l'ennesimo grande acquisto: Giuseppe Rossi. Con questi presupposti la Champions è più che possibile.

6,5 INTER ( 35 punti 11V,2N,6P)
Una prima parte del girone stratosferica: vittoria storica a Torino e neroazzurri che si candidavano seriamente al ruolo di anti-juve. Poi, proprio dopo l'impresa citata, un brusco calo, sopratutto fisico ma anche sul piano del gioco, che ha porta la band di Stramaccioni lontano dalla vetta (-9). Il gioco è sempre stato un po carente, al di là di Torino, ma se nelle prime undici partite si era vista una squadra grintosa, determinata, con la voglia di vincere, nelle ultime otto giornate  l'Inter si è persa, lo spogliatoio sembra non esserci e il caso Sneijder non aiuta. Servono rinforzi a centrocampo e in attacco, ma sopratutto è l'Inter che si deve ritrovare. Grande con le Grandi e Piccola con le Piccole, Stramaccioni dovrà correre ai ripari se vuole arrivare almeno in Champions.

6,5 ROMA ( 32 punti 10V,2N,7P)
Forse la squadra più attesa di tutto il campionato, un mix giovani fenomeni guidata dal tecnico più chiaccherato nel bel paese: Zdenek Zeman. Un girone di andata tutto sommato positivo, che ha confermato però le preoccupazioni della piazza, ritmo altalenante, buon gioco, difesa vulnerabile. Mettesse a posto la difesa la Roma vincerebbe a mani basse il titolo. Ottimo l'inserimento di Marquinhos, uno dei migliori difensori,  il reintegro di Pjanic e sopratutto l'esplosione di Erik Lamela ( 10 goal per lui ). Con lui nel tridente Totti e Osvado, due che non scherzano. Ecco perchè noi crediamo in questa squadra, lo spogliatoio c'è, i giocatori pure, bisogna mettere apposto solo la fase difensiva, i tifosi possono essere fiduciosi.

5,5 MILAN ( 30 punti 9V,3N,7P)
Una media tra il 4 della prima parte e l'8 della seconda, in cui con l'orgoglio la squadra di Allegri si è avvicinata al treno che porta all'Europa. Non diamo il 6 perchè in 19 partite il gioco visto non è stato granchè. La rosa a disposizione di Allegri è comunque di valore e può contare sul miglior giovane della serie A: Stephan el Sharaawii, 14 goal in 19 partite. Bisogna però dare una svolta a questa stagione anonima, con un paio di acquisti intelligenti e un gioco più propositivo e spumeggiante, l'Europa potrebbe diventare un'obiettivo reale.

8 PARMA ( 29 punti 8V.5N.6P)
Fermi tutti: gioca il Parma. Che stagione quella degli uomini di Donadoni, settimi in classifica e a ridosso della lotta per l'europa. Gran merito è proprio del coach, Donadoni ha creato una macchina perfetta sopratutto tra le mura casalinghe, dove ha raccolto ben 21 punti ed è l'unica imbattuta in casa.
Il giocatore da tenere d'occhio è uno solo: Ishak Belfodil, 6 goal, talentino francese lanciato proprio da coach Donadoni, ma non scordiamoci di Parolo, Biabiany e Paletta, autori di un ottimo girone di andata. Ha sorpreso tutti questo Parma, adesso può solo migliorare, sognare si può...

7,5 UDINESE ( 27 punti 6V,9N,4P)
Udinese che si conferma, ancora una volta tra le grandi d'Italia. Dopo una partenza difficile si è rialzata fino ad arrivare nelle zone medio-alte della classifica. Di certo non sarà possibile ripetere il terzo posto dell'anno scorso, ma noi siamo convinti che la squadra di Guidolin potrà sorprenderci ancora e magari lottare per qualcosa in più della salvezza.Menzione a parte sia per Francesco Guidolin, artefice di questo miracolo, sia per Antonio Di Natale, che ogni anno trascina la squadra con  i suoi goal ( 12 nel solo girone d'andata ), se continua così chissà dove arriverà questa Udinese...

7 CATANIA ( 26 punti 7V,5N,5P)
Anche in Sicilia i rossoblù si stanno confermando a pieni voti come sorpresa di quest'anno. Con Maran alla guida, gli Etnei viaggiano verso un campionato ricco di soddisfazioni, anche se con un po più di cattiveria ed esperienza si poteva lottare per l'Europa.Non c'è un singolo che decide le partite, il miglior realizzatore è Bergessio con sei goal, ma è tutta la squadra che partecipa al gioco in modo corale. Questa squadra convince, si può fare anche di meglio, che sia l'anno buono per sorprendere?

martedì 15 gennaio 2013

IPOCRISIA AL POTERE: QUANDO IL DENARO VIENE PRIMA DELLA LOTTA AL RAZZISMO

3 gennaio,  Busto Arsizio, si gioca Pro Patria-Milan partita amichevole di inizio anno. Lo stadio pieno di famiglie, di bambini. Insomma la classica partita tranquilla. Eppure qualcosa di strano succede perché a metà primo tempo, Kevin Prince Boateng scaglia la palla verso le tribune e se ne va, seguito poi dal resto della squadra. Cos’era successo? Semplice: Ogni volta che toccava palla lui, o un altro compagno di colore del Milan, una sparuta minoranza di tifosi della Pro cominciava a lanciare ululati simili al verso delle scimmie. E così, il povero Boateng non ha retto.

 Nonostante fosse solo una partita amichevole, quasi in famiglia, il gesto di Boateng si è propagato a macchia d’olio non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Il merito, ovviamente, è dei media che hanno battuto la notizia, se non fosse però che molti hanno aperto la contesa andando alla ricerca della più vuota e melensa retorica su come il calcio dei giorni nostri sia malato, senza parlare dei problemi reali e passare in rassegna possibili soluzioni. I soliti discorsi dietrologici senza capo né coda, utili solo ad alimentare polemiche.  Sono così rispuntati fuori i soliti sostenitori del “è meglio chiuderle definitivamente le curve” o “quella è gente repressa e violenta” che hanno continuato con le loro tesi nonostante le persone identificate siano 5 tifosi possessori di tessera del tifoso (un momento loro non erano i buoni?) e addirittura un assessore della Lega Nord che almeno ha avuto il buon gusto di dimettersi. Non i soliti frequentatori delle curve quindi.
Mettiamo in chiaro le cose, il gesto di quei pochi, è senza dubbio da condannare, ma ciò che emerge di sconcertante da questa vicenda è l’assoluta vittoria dell’ipocrisia tipica ita(g)liana. Perché è molto facile interrompere una partita amichevole in nome del fair play e del “no racism” ma quando si parla di partite di campionato nessuno si sogna di farlo. L’esempio si è subito verificato: durante Lazio-Cagliari ci sono stati  "buu" razzisti verso Ibarbo. Niente sospensione. Come scritto dall’Avv. Contucci nel blog del famoso giornalista F.Bocca “l’antirazzismo o è un valore assoluto o non lo è”. In sostanza o viene espresso sempre, oppure sarebbe meglio tacere per far  più bella figura. Purtroppo l’unico valore assoluto, di fronte al quale tutto passa in secondo piano, è il denaro. Al cospetto del denaro nessuno pensa neanche minimante di fare questioni di principio o moralità, nemmeno il milionario Boateng, che se quella partita fosse stata Milan-Barcelona e non Mila-Pro Patria di certo non se ne sarebbe andato.
Ma tanto a noi va bene così, scoppia un caso in un’amichevole inutile, si interrompe la partita, comincia la solita tarantella farcita di editoriali giustizialisti di prestigiosi giornalisti e interventi di tutte le autorità del caso. Sindaci, ministri, presidenti e tifosi dicono la loro, ma poi si arriva alla domenica e si riparte, come se nulla fosse, fieri di aver risolto il problema all’ita(g)liana. The Show must go on...

MICHELE NOCE

lunedì 14 gennaio 2013

TOP E FLOP VENTESIMA GIORNATA DI SERIE A

La prima giornata di ritorno vede il pareggio della Juve a Parma che riapre ancor di più il campionato. Infatti vincono Lazio, Napoli e Inter e si portano rispettivamente -3,-5 e -7 dai bianconeri. Pareggia il Milan con la Samp mentre perdono Roma e Fiorentina in trasferta contro Catania e Udinese. Vittorie importanti in ottica salvezza per Torino, Cagliari e Bologna contro Siena, Genoa e Chievo. Ben otto vittorie casalinghe in questo turno, due pareggi e nessuna vittoria esterna.
Ma andiamo a vedere i protagonisti, i Top e i flop di questa prima giornata di ritorno:

I PROTAGONISTI

ANTONIO DI NATALE: Seconda doppietta consecutiva dopo quella con l'Inter, quattordicesimo gol stagionale e rete numero 94 negli ultimi 3 campionati e mezzo. Giocatore eterno, e' arrivato forse troppo tardi in Serie A ma sta decisamente recuperando il tempo perduto. Ha trovato in Muriel il partner offensivo perfetto e con lui sta facendo volare la sua Udinese. Rilancia ulteriormente la sua candidatura per un posto da titolare anche in nazionale. Fuoriclasse.

ALBERTO GILARDINO: A proposito di bomber, ritorna il gol anche Gila con una sonora doppietta che mette in ghiaccio la partita con il Chievo e regala 3 punti importantissimi al suo Bologna. Realizza il settimo e l'ottavo gol stagionale a conferma di una prima parte di campionato più che positiva. Al Bologna anche grazie alla presenza di Diamanti sembra aver trovato una sua dimensione. Non ci scordiamo che stiamo parlando di un Campione del Mondo.

NICOLA SANSONE: Una delle tante belle rivelazioni del Parma di Donadoni, castiga un altra big dopo l'Inter siglando un bel gol per preparazione e finalizzazione. Dopo il gol ai nerazzurri aveva favorito la Juve che era andato in fuga. Ieri per non farsi parlare dietro ha rimesso in pari il suo conto, oltre che la partita. Se il campionato e' ancora più aperto il merito e' anche suo.

I TOP

LA LAZIO DI PETKOVIC: Continua la marcia della Lazio. Vince "da grande squadra" contro un'ottima Atalanta. In difficoltà per più di un tempo sblocca la partita con il gol (irregolare) di Floccari poi ci pensa Brivio con uno sfortunato autogol. Quarta vittoria consecutiva, -3 dalla Juve prima della classe. Complimenti a Petkovic in primis ed alla sua squadra che continua a far sognare i suoi tifosi. Darà battaglia fino alla fine.

L'UDINESE DI GUIDOLIN: Abbiamo già elogiato Bomber di Natale ma e' doveroso fare i complimenti a tutta la squadra bianconera in generale. A partire da Guidolin, uno dei migliori allenatori del panorama italiano, capace di ricavare il massimo ogni anno dal poco che ha a disposizione. Seconda big battuta di fila, 3 gol all'Inter e 3 gol alla Fiorentina. Guidonlin ha rivitalizzato un talentino come Muriel formando una coppia formidabile in avanti con di Natale. Grande intuizione che sta dando i suoi frutti. Attenti all'Udinese.

IL PARMA DI DONADONI: Altra splendida realtà del nostro campionato. Unica squadra ancora imbattuta in casa, ha tenuto testa alla Juventus prima in classifica. Menzione per Donadoni, allenatore che si sta togliendo parecchie soddisfazioni quest'anno. Un plauso anche alla società che quest'anno ha messo su una gran bella squadra piena di giovani interessanti (Belfodil e Sansone su tutti). Complimenti sinceri.

I FLOP

MATTIA DESTRO: Pagato ben 16 milioni dalla Roma quest'estate. Mattia ci mette tanta buona volontà ma i clamorosi errori sottoporta di ieri sono segni inequivocabili che il ragazzo non regge la pressione delle aspettative che ci sono su di lui. Roma non e' affatto una piazza facile e il ragazzo se ne sta accorgendo. Per rifarsi comunque c'e' tempo.

ANTONIO CASSANO: Ci mancavano ( o forse no) le Cassanate del barese che non si vedevano da troppo tempo. Reazione spropositata alla sostituzione più che giusta di Strama, un allenatore che ha fortemente creduto in lui e che non merita di essere oggetto degli atteggiamenti da bambino viziato di Fantantonio. Per una migliore convivenza in futuro servono meno atteggiamenti da prima donna. Forse e' chiedere troppo?

IL GESTO DI ALBERTO AQUILANI: Carognata tentata dal numero 10 viola in occasione del rigore concesso all'Udinese, che scava una fossetta con i piedi in prossimità del dischetto per innervosire e deconcentrare di Natale. Per tutta risposta il fantasista friulano gli assesta due calcetti e poi assesta il calcio che indirizza la palla sotto il sette dagli undici metri. Figuraccia, ammonizione e gol preso. E' andata male Alberto.

LA STORIA

Minuto 89 di Torino-Siena, 3-2 per i padroni di casa. Viene concesso un rigore ai toscani e sul dischetto si presenta Alessandro Rosina. Il disegno beffardo del testino vuole che sia lui, ex-bandiera del torino e granata doc a calciare il rigore che può essere decisivo per il campionato di tutte e due le squadre. La paura lo tradisce. Il rigore e' spedito fuori. La sua espressione e' tutta un programma. Un sentito ringraziamento dai suoi ex-tifosi.

venerdì 11 gennaio 2013

IL MOMENTO DEI FANTALLENATORI

Comincia il nuovo turno di campionato, e questa volta abbiamo deciso di presentare la nostra ormai consueta rubrica sul Fantacalcio in maniera totalmente nuova: continuate a leggere e lo scoprirete.

    LE CERTEZZE

 Top 3 Portieri

 1 )De Sanctis: l'estremo difensore del Napoli è in un ottimo momento, esaltato dalla grande prestazione con la Roma. Il Napoli affronta in casa il Palermo, che fuori casa non ha mai vinto ed ha segnato la miseria di 4 gol: 3 indizi fanno una prova, la sicurezza del turno Magic è lui.
2)Marchetti: quest anno la Lazio in casa è un rullo compressore, e se in totale ha preso solo 19 gol il merito è gran parte di questo ragazzo, che certamente meriterebbe anche un posto in nazionale.
3)Handanovic: va bene che l'Inter non naviga in acque tranquille, ma il portierone sloveno è una delle poche certezze della squadra nerazzurra a livello di prestazioni, e la sfida contro il Pescara non dovrebbe essere proibitiva per uno come lui.

 Top 5 Difensori

1)Campagnaro: il centrale del Napoli avrà di fronte Brienza, cliente non facile ma non proibitivo per uno come lui.
2)Barzagli: la Juve non sbaglia quasi mai due partite di fila, figuriamoci Barzaglione, miglior media voto della serie A tra i difensori.
3)Avelar: molto interessante questo terzino sinistro, non sottovalutatelo.
4)Konko: 3a difesa del campionato, il merito è anche suo. In casa mette la freccia.
5)De Sciglio: una delle sorprese di questo campionato, nel Milan di giovani lui ed El Shaarawy saranno le due stelle.

  Top 5 Centrocampisti

1)Hamsik: quando vede rosanero diventa devastante più di Cavani. Indispensabile.
2)Guarin: è il cuore del centrocampo nerazzurro, 4 tiri verso la porta in media a partita, il Guaro è pronto a sfidare Perin.
3)Hernanes: doppietta in Coppa Italia, si ripeterà? In ogni caso il profeta non deve mai mancare nei vostri 11 titolari.
4)Diamanti: faro del Bologna, in casa è micidiale.
5)Borja Valero: per lui i voti partono dal 6,5, fate due conti.

   Top 5 Attaccanti

1)Cavani: tripletta con la Roma e  capocannoniere del campionato. E come se non bastasse è un ex ( che già all'andata ha lasciato il segno.)
2)Osvaldo: quando gioca, segna, è un dato statistico. Il gioco di Zeman lo esalta più di Destro.
3)Giovinco: all'inizio dicevano che non segnava, poi che non segnava gol importanti, ora cos'altro si inventeranno?
4)El Shaarawy: non è mai andato a secco per due giornate consecutive.
5)Klose: 7 gol su 10 realizzati all'Olimpico, è la punta di diamante di questa Lazio.
                           
                                                        LE SCOMMESSE
Top 3 Portieri

1)Pegolo: il Torino non segna tanto e il Siena ha un bisogno disperato di punti.
2)Mirante: in grande spolvero, potrebbe essere un fattore decisivo.
3)Perin: stesso discorso fatto per Mirante, anche se lui è un pò meno costante.

Top 5 Difensori

1)Marchese: prestazioni al di sopra della media per questo terzino, ma stavolta avrà davanti Lamela: troppo anche per lui?
2) Silvestre: una delle ultime chance per dimostrare che può ancora competere per una maglia da titolare in questo momento davvero lontana.
3)Aronica: torna da ex nello stadio che lo ha visto protagonista per molti anni, match da brividi, sentirà la pressione?
4)Neto: lo vuole mezza serie A, ma deve migliorare la propria continuità.
5)Portanova: è in questi momenti che il capitano deve trascinare la squadra.

 Top 5 Centrocampisti

1)Nainggolan: è la sua giornata, fidatevi.
2)Bonaventura: manca all'appuntamento con il gol da un bel pezzo, e con le grandi timbra spesso il cartellino.
3)Pogba: dopo un inizio devastante, Paul non è riuscito a trovare sempre la stessa continuità.
4)Biabiany: ha la velocità per mettere in difficoltà la Juve.
5)Weiss: quando il Pescara vince, lui è il migliore. In una difesa rimaneggiata come quella dell'Inter potrebbe trovare  spazi vincenti

Top 5 Attacanti

1) Gilardino: dove è finito il Gila di inizio stagione? Ha un'occasione ghiotta per ritrovare il gol
2)Toni: puntuale e micidiale al Franchi, Luca fatica a trovare la porta fuori casa, potrebbe essere la volta giusta?
3)Icardi: 2 gol alla Juve sono un bel biglietto da visita, ma una partita da sola non basta: cerca una conferma importante
4)Pinilla: ha perso la vena realizzativa dell'anno scorso, ma quando è in giornata per la difesa avversaria sono dolori (vedi Inter)
5)Bianchi: vedi Gilardino e Pinilla. Il Toro lo aspetta, il capitano risponderà presente?

Buon Week-end fantacalcistico.


























AL VIA IL GIRONE DI RITORNO: IL CAMPIONATO SI RIAPRIRA' ANCOR DI PIU'?

Prima giornata del girone di ritorno, dopo le sorprese dell'ultima giornata vediamo se il campionato si riaprirà ancora di più.
Il programma si apre con il classico anticipo delle 18.00 di Sabato, a Bologna arriva il Chievo di Corini. Rossoblù che cercano disperatamente punti salvezza mentre il Chievo vuole continuare il suo periodo positivo, sfida interessante in attacco Gila contro Paloschi, i 3 punti passano da qui. In serata l'Inter di Stramaccioni ospita il Pescara in una partita in cui i neroazzurri devono vincere assolutamente se vogliono lottare per un posto nell'Europa che conta. Il Pescara ci ha già abituato a queste sorprese, vedi Fiorentina scorsa settimana, che si possa ripetere? All'ora di pranzo il Toro accoglie il Siena. Per i toscani è una sfida da non poter perdere, per il Toro la grande chance di dare un calcio verso la B ad una diretta concorrente. La Lazio non vuole di certo lasciare il secondo posto, per farlo deve vincere la sfida casalinga con l'Atalanta. I biancocelesti sono strafavoriti, ma l'Atalanta è una squadra insidiosa, e potrebbe anche fare uno scherzetto agli Aquilotti. Discorso simile per il Napoli. Al San Paolo arriva un Palermo in crisi, ma con un bisogno disperato di punti, dopo la sconfitta immeritata di Parma. Il gioco espresso dagli uomini di Gasp è buono ma il livello del Napoli è di gran lunga superiore. Riusciranno i rosanero a regalarci una partita divertente e combattuta? La Fiorentina vuole riprendere il discorso Champions interrotto con la sconfitta contro il Pescara. Non sarà un compito facile, contro un Udinese agguerrita e galvanizzata dalla vittoria con l'Inter. Gli uomini di Montella hanno però tutti i mezzi per riuscirci. La Roma di Zeman vola a Catania, uno dei campi più difficili della serie A. Una vittoria è fondamentale per il proseguo della stagione, l'europa che conta è a 5 punti e il boemo non si può permettere altri passi falsi.
Sfida salvezza di fondamentale importanza tra Cagliari e Genoa. Tutte e due hanno bisogno di punti, una vittoria potrebbe cambiare le cose per entrambe. Cagliari favorito dal fattore campo.
Nel posticipo il Milan, in ripresa negli ultimi due mesi, vola a Marassi contro la Samp. La squadra di Delio Rossi non vuole fermarsi dopo l'impresa che l'ha vista vincere a Torino contro la Juve, ma il Diavolo se vuole ambire ad un posto in Europa, non può fermarsi. Sarà una partita molto interessante.

LA PARTITA: STADIO TARDINI DOMENICA ORE 15 PARMA-JUVENTUS
Sfida da non perdere al Tardini. L'unica squadra imbattuta in casa della nostra serie A ospita la Juve capolista.  Parma che si presenta con il solito 4-3-3 con il tridente  Biabiany-Sansone-Belfodil, ancora panchina per Amauri. Donadoni starà preparando la partita nei minimi particolare, e sa che l'italo-brasiliano può essere una carta importante a partita in corso. Juve che invece deve rinunciare probabilmente a Marchisio, con Pogba che prenderà il suo posto. In attacco  Giovinco e uno tra Quagliarella e  Vucinic con il primo leggermente favorito. Juve che parte favorita, ma l'atmosfera a Parma sarà incandescente, con i ducali che vorranno sicuramente continuare la strepitosa stagione che stanno facendo. Dopo tanti anni questa partita torna ad essere un Big match.
Buon divertimento!

I NOSTRI PRONOSTICI

Bologna-Chievo: under 2.5-goal squadra in casa
Inter-Pescara : goal-1h
Torino-Siena: no goal-Xpt
Cagliari-Genoa: over 1.5-Xh
Catania-Roma: goal-over 2.5
Lazio-Atalanta:over 3.5-goal
Napoli-Palermo: under 3.5-1pt
Parma-Juve: over 1.5-goal
Udinese-Fiorentina: goal-2finale
Sampdoria-Milan: over 2.5-2finale