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mercoledì 3 aprile 2013

JUVENTUS: TOP PLAYER? NO TOP BOMBER

Se qualcuno avesse registrato il termine “top player” presso il copyright, a quest’ora sarebbe milionario.
Difatti, da due anni a questa parte, quest’espressione è diventata un vero e proprio tormentone, per il calcio italiano in generale, ma soprattutto per la Juventus. 
Da quando la squadra di Conte ha iniziato ad avere qualche problema in attacco, i bianconeri sono stati “perseguitati” dai media, che li accusavano di non avere un uomo alla “Ibrahimovic”, che, nel momento del bisogno, potesse vincere una partita da solo. 
L’estate passata la caccia a questo tipo di giocatore da parte di Marotta e Paratici è stata bloccata dai milioni dello United, facendo così in modo che Conte al posto di Van Persie, si trovasse fra le punte Nicklas Bendtner. Più che un rinforzo un uomo in meno. 
Questo implica che il termine “top player” continuerà a tormentare tutti, ancora e ancora. Infatti già i giornali ricominciano a sparare nomi per l’attacco della Vecchia Signora. Suarez e Sanchez sono i più caldi, Jovetic rimane il sogno, e molti altri passano ancora inosservati.
Ma serve veramente questo “super giocatore”?
La risposta è più complicata di un semplice si o no.
Da mesi ormai Conte e la società vanno dicendo in pubblico che la vera chiave della squadra è il gruppo, ma intanto sotto sotto meditano ad un colpaccio. 
Il vero problema è che il “top player” è di difficile collocazione nell’attuale gioco bianconero. Proprio perché conta moltissimo il gruppo, sarebbe impensabile mettere un accentratore del gioco in attacco, un singolo, che non solo potrebbe spaccare lo spogliatoio, ma che snaturerebbe allo stesso tempo il gioco di Conte.
Inoltre bisogna dire che le “bocche di fuoco” juventine in questa stagione, stanno andando in goal con regolare frequenza. 29 reti in 4, con Quagliarella che segna quasi una partita si e una no. 
Ma il problema rimane ugualmente, come si è notato ieri sera all’Allianz Arena.
Quando la squadra è in difficoltà, dall’attacco non si staglia nessuno che prenda per mano il “gruppo” e lo faccia rifiatare ed ripartire. 
L’unico che potrebbe garantire ciò alla Juve è Mirko Vucinic, il quale però, nonostante sia dotato di tecnica sopraffina, non riesce mai a fare più di due partite senza dover poi “mettersi le pantofole” e giocare con sufficienza, sbagliando anche i goal più facili. 
Quindi in conclusione più che un “top player”(già c’è gente del calibro di Pirlo, Marchisio, Barzagli etc.) ai bianconeri serve un “bomber” nuovo stile, dotato di grande tecnica, in modo da poter scambiare con la seconda punta, e di grande fiuto sotto porta.
In giro per l’Europa ce ne sono pochi, e tutti costano carissimo, e quindi sono fuori dalla portata di Agnelli. 
Probabilmente sono 4 i giocatori che più calzerebbero in questa Juventus: Benzema, Falcao, Rooney ed il sempre “odiato/amato” Cavani. Tutti irraggiungibili. 
Si prospetta una parziale rivoluzione in attacco quest’estate, con Vucinic unico certo di rimanere, mentre gli altri, chi più chi meno, sono in bilico.
Molto probabilmente non arriverà nessun big, né Suarez(il Liverpool non lo vuole cedere, e chiede troppo), né Sanchez (non un goleador nato) e nemmeno Jovetic, perfetto per Conte, ma già promesso all’estero (si dice Arsenal), ed in più i Della Valle non lo cederebbero mai agli storici rivali.
In fine rimane sempre da scoprire che apporto potrà dare alla squadra uno che un anno fa era valutato 36 mln di euro: Fernando Llorente. Potrebbe essere lui quello che Marotta sta ancora cercando?
In molti credono di no, ma si vedrà. 
L’ultimo “bomber”che ebbe la Juve fu quel David Trezeguet che oggi continua ad essere osannato dalla curva. Il giocatore che oggi più gli somiglia? Edin Dzeko (appena messo in vendita dal Manchester City)...

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