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sabato 14 dicembre 2013

LA SCOMMESSA VINCENTE

CATANIA-VERONA: le due squadre stanno vivendo stagioni opposte: gli uomini di De Canio sono sempre più ultimi mentre il sogno del Verona continua grazie alla vittoria in rimonta del Verona. Tuttavia il Catania ha vinto solo in casa mentre il Verona in trasferta soffre parecchio. De Canio dovrà quindi sforzarsi al massimo se vuole salvare la sua panchina traballante. PRONOSTICO 1X
JUVENTUS-SASSUOLO: occhio al Sassuolo: ha già fermato Roma e Napoli. Davvero difficile, tuttavia, che la Juve toppi proprio questa settimana, in casa. Anzi, l’eliminazione dalla Champions spingerà ancora di più i bianconeri a fare bene in campionato, dove peraltro sembra proprio inarrestabile: 7 vittorie consecutive per ora. PRONOSTICO 1
GENOA-ATALANTA: rispettivamente due punti e un punto nelle ultime tre gare: un po’ poco, anche se non si puo’ dire che le due squadre non stiano facendo bene. In particolare il Genoa di Gasperini ha riacquistato fiducia e in casa sta facendo molto bene. PRONOSTICO 1X
LAZIO-LIVORNO: lo 0-0 in Europa League conferma le difficoltà in attacco della Lazio; dall’altra parte c’è il terzo peggior attacco del campionato (15 gol). PRONOSTICO UNDER 2,5 FIORENTINA-BOLOGNA: il Bologna non riesce più a vincere e in trasferta contro Rossi e compagni sarà davvero dura, però la difesa dei viola non è sicuramente invalicabile: Neto ha mantenuto la sua porta inviolata in pochissime circostanze. PRONOSTICO GOAL
 PARMA-CAGLIARI: buon campionato delle due compagini che non perdono ormai da quasi un mese e mezzo. Partita imprevedibile e interessante tecnicamente, difficile puntare su una delle due squadre, entrambe interessate a mantenere l’imbattibilità. PRONOSTICO X
CHIEVO-SAMPDORIA: discorso simile per l’incontro al Bentegodi: la cura dei due nuovi allenatori, Corini e Mihajlovic, sta dando i suoi frutti: le due squadre si sono rialzate alla grande e si sono temporaneamente levate dai guai. Un passo falso potrebbe risultare devastante: partita molto in equilibrio. PRONOSTICO X

 NAPOLI-INTER: il big match al San Paolo vede in campo due grandi squadre e, soprattutto, due grandi attacchi. Difficile dire la favorita ma di certo lo spettacolo non mancherà. PRONOSTICO OVER 2,5 MILAN-ROMA: Milan rivitalizzata con il passaggio agli ottavi in Champions League costruita soprattutto su una solida difesa: darà sicuramente filo da torcere agli uomini di Garcia che, tuttavia, sembrano molto concentrati a non perdere contatto con la Juventus, impegnata nell’incontro non impossibile contro il Sassuolo. La vittoria, dunque, è d’obbligo. PRONOSTICO 2

Mario Colavita

martedì 10 dicembre 2013

LA ROMA E' L'ULTIMA SPERANZA CONTRO IL MONOPOLIO JUVE

E sono sette: le meraviglie juventine di fila. Dopo le quattro sberle di Firenze per i bianconeri sono arrivati sette successi e zero gol subiti. 40 punti su 45, un carrarmato, una corazzata, che, alla faccia della pancia piena, vuole mostrare a tutti di avere ancora fame. Ci sta riuscendo eccome (5 punti in più dell'anno scorso) e se non fosse per un'altra corazzata del nostro campionato probabilmente questo scudetto sarebbe già sulla strada di Torino, sponda bianconera. Si è la Roma l'altra corazzata, avete capito bene. 11 vittorie, 4 pareggi, miglior difesa d'Europa, e uno 0 alla casella delle sconfitte da far gonfiare il petto. Guariscono dalla pareggite i giallorossi e lo fanno contro un'ottima Fiorentina, grazie alle devastanti azioni di Gervinho ed ai gol di Maicon e Destro. Mattia rientra e segna subito, accecato dalla rabbia e dalla fame di chi è stato troppo lontano dai campi. Azzanna il pallone e lo scaglia in porta per la rete decisiva, come a dire: "Vi eravate dimenticati di me?", ma forse per avvertire anche la Juventus: "Ehi, per lo scudetto dovete fare i conti anche noi". Probabilmente solo con noi. Già perchè mentre le due in testa vanno forte dietro rallentano. Napoli e Inter fanno divertire ma non si divertono, ne beccano e ne fanno tre rispettivamente a Udinese e Parma, due squadre che possono mettere in difficoltà chiunque, ma che vanno battute in casa propria se si vogliono avere ambizioni degne di questo nome. In ogni caso sarà una gran bella bagarre per il terzo posto, perchè partenopei, neroazzurri e anche la Fiorentina sono tre ottime squadre guidate da tre ottimi allenatori. Stanno attraversando un periodo di appannamento comprensibile. Si riprenderanno, ne siamo certi.
Chi non sorride sono il Milan e la Lazio, che continuano il loro anonimo campionato. Ai rossoneri non basta un super Super Mario e il solito Kakà per espugnare Livorno perchè la difesa rimane da zona retrocessione. Nei biancocelesti invece la musica è sempre la stessa: manca Klose, Hernanes e Candreva sono sottotono, Petkovic è a rischio e nonostante sembri l'ultimo responsabile di questa crisi potrebbe essere il primo, e forse l'unico, a pagare. Sorride Verona, da entrambi i lati, quello del meraviglioso Hellas di Mandorlini, che vola a -2 dalla zona Europa e quello del Chievo di Corini, arrivato alla terza vittoria di fila, ora la salvezza è un'impresa possibile. Cade il Genoa nel recupero a Cagliari, che ritrova i colpi del suo genietto, Marco Sau, uno che può rendere ancor più bello da vedere questo campionato. Infine un elogio a Sinisa Mihajlovic, che ha scosso la Samp dal torpore e dopo due ottimi pareggi con Lazio ed Inter l'ha portata alla prima vittoria col Catania, una squadra che sta facendo di tutto per non lottare per la salvezza.

venerdì 6 dicembre 2013

INTERVISTA A GIANACARLO ANTOGNOGNI: "ROMA-FIORENTINA APERTA A QUALSIASI RISULTATO"

L’ex numero 10 gigliato: “L’Italia tra le favorite per vincere il Mondiale”
Per un punto sul campionato e non solo ho contattato Giancarlo Antognoni, ex capitano della Fiorentina tra gli anni settanta e ottanta e campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982.
Antognoni detiene il record di presenze in maglia viola in Serie A: ben 341.

Ieri lei era a cena con Gabriel Omar Batistuta a Firenze. Entrambi potete entrare a far parte della società gigliata?
Io ormai ho perso le speranze di entrare nella società viola. Finché ci sarà questa proprietà non vedo possibilità per me. A Bati piacerebbe molto rappresentare la Fiorentina nel mondo, ma da quello che mi risulta non ci sono trattative in corso affinché ciò avvenga.

Che Roma-Fiorentina sarà?
Sarà una gara spettacolare. Si affronteranno due squadre che si equivalgono, anche se i giallorossi hanno qualche punto in più. Entrambe le compagini giocano un buon calcio. Tutti e due gli allenatori schiereranno formazioni offensive per vincere la partita.

La Juventus stasera sarà impegnata a Bologna. I bianconeri potranno avere la testa all’impegno contro il Galatasaray di Champions League?
Mister Conte ha detto che schiererà la formazione migliore. La Juve possiede il parco giocatori migliore di tutta la Serie A ed è la favorita per vincere lo Scudetto.

Come vede il connubio Adriano Galliani e Barbara Berlusconi in casa Milan?
E’ una decisione che ha preso Silvio Berlusconi. Penso che questa scelta sia stata fatta per non stravolgere i piani societari durante la stagione, ma ci saranno altri cambiamenti nell’imminente futuro.

Oggi ci saranno i sorteggi per il Mondiale in programma quest’estate in Brasile. L’Italia che ruolo potrà avere in questa rassegna iridata?
Non mi sono piaciuti i criteri adottati per il sorteggio: mortificano l’Italia. Gli azzurri rischiano di essere inseriti in un girone di ferro. La Nazionale italiana però nelle difficoltà riesce a trovare sempre il meglio di sé. Il C.T. Cesare Prandelli ha svolto un lavoro eccezionale e penso che l’Italia possa disputare un Mondiale da protagonista. Il Brasile, l’Argentina, la Germania e la Spagna, insieme appunto l’Italia, sono le nazionali che possono vincere il Mondiale, ma occhio alle outsider Uruguay e Colombia.

Stefano Rizzo

 Potete leggere questo articolo anche su: http://www.passionedelcalcio.it/interviste-in-esclusiva/giancarlo-antognoni-roma-fiorentina-aperta-a-qualsiasi-risultato.php#.UqH6GidnSSp

mercoledì 4 dicembre 2013

GOD SAVE THE SOCCER: UNA GIORNATA IN UNO STADIO INGLESE

Di recente in Italia si parla molto dei problemi legati agli stadi e delle curve.
I tifosi più movimentati intonano cori offensivi e razzisti verso i rivali sul campo e sugli spalti, e la federazione chiude interi settori degli stadi come punizione.
Tutto questo, al meno per il momento, non sembra che stia dando particolari frutti, anzi ciò sta creando ancora più rabbia e sta facendo coalizzare gli ultras di tutte le squadre contro le istituzioni del calcio e contro le società.
Di recente, più precisamente il 7 novembre, ho avuto la fortuna di assistere alla partita di Europa League Tottenham-Sheriff a White Hart Lane nel nord di Londra. 
In quest'occasione ho potuto notare ancor di più come la situazione in Inghilterra sia totalmente diversa da quella italiana. 
Per cominciare bisogna dire che il quartiere del Tottenham in realtà non e' proprio considerato uno dei più tranquilli della capitale inglese, anzi proprio qui anni fa scoppio' la famosa rivolta estiva. Nonostante tutto ciò, e nonostante fosse un freddo giovedì sera, una grande fila di gente si riversava per la grande strada per raggiungere lo stadio. 
White Hart Lane (35000 posti) era quasi al completo. Tante famiglie, tanti bambini.
Per l'occasione la società, sapendo di poter coinvolgere tanta gente, avendo chiaramente uno struttura di proprietà, ha permesso l'accesso a tutti ponendo 20sterline (per chiarirci 24 euro) come prezzo fisso per ogni posto in qualsiasi settore. 
All'entrata al campo e' impossibile non notare il colpo d'occhio. 
Ci si trova subito attaccati al terreno di gioco. Infatti ovunque ci si trovi all'interno dello stadio si può avere la sensazione di stare all'interno del campo. I giocatori non sono piccoli ed irriconoscibili per la lontananza, ma al contrario sono a grandezza naturale, perfino troppo vicino.
Non esistono barriere, ne fra un settore e l'altro, ne tantomeno fra gli spalti ed il campo, tanto che sorge spontanea la riflessione su quanto sia facile "invadere il campo", oppure su quanto sia semplice insultare il guardalinee oppure il giocatore avversario. Eppure questo non accade. Anzi, la mancanza di barriere inoltre evita molti insulti razzisti, in quanto e' facile insultare da centinai dei metri di distanza, meno facile invece è farlo da pochi passi. Non credo che giocatori di un metro e novanta e grandi come armadi la prenderebbero molto bene.
Lo stadio era tutto blu, per le bandiere e le sciarpe degli Spurs, tranne che per una piccolo settore dove spiccava il giallo dei moldavi dello Sheriff. 
Ah per la precisione, non c'erano barriere divisorie nemmeno a separare le due tifoserie avversarie, anzi entrambe erano divise da semplicemente una fila di posti.
Tutto ciò arebbe impensabile in Italia. Alla prima palla dubbia oppure al primo intervento scatterebbe la rissa. 
Il Tottenham, da prima del girone a punteggio pieno, si e' presentato alla gara in totale tranquillità e con la possibilità di raggiungere direttamente i sedicesimi di finale, già con due giornate di anticipo. Dall'altra parte i moldavi erano (e sono) ultimi, per cui sono venuti a Londra con il coltello fra i denti per poter sperare in una memorabile vittoria che li avrebbe potuti rilanciare per il secondo posto.
Dunque Villas Boas, sicuro per la posizione in classifica, per questa partita aveva optato per un ampio turnover, lasciando in panchina i nuovi acquisti Paulinho e Soldado, e schierando in campo giocatori poco utilizzati e che per ora non hanno ancora del tutto convinto, come il veterano Defoe, il quarantenne Friedel, ed anche una vecchia conoscenza del nostro campionato passato oltre la manica per ben 35 milioni, l'argentino Erik Lamela. 
Il primo tempo scorre senza che nessuna delle due squadra provi veramente a far male, lo Sheriff e' ben posizionato in campo e gli Spurs non tentano l'affondo. 
Nella ripresa invece proprio l'ex Roma esce ispirato dagli spogliatoi e fa impazzire la difesa moldava, prima realizzando il goal dell'1-0 con un bel sinistro sul palo del portiere, e poi procurandosi il calcio di rigore (realizzato da Defoe) del 2-0 con un grande slalom in area di rigore (proprio sotto i miei occhi.)
I cori dei tifosi fin dall'inizio hanno incitato la squadra di casa e fatto scuotere i seggiolini, ed al momento dei goal tutto lo stadio.
Al momento del goal dello Sheriff, pero', tutti si sono ammutoliti, tranne che per i tifosi moldavi. Infatti proprio al 75' la squadra ospite ha accorciato le distanze, dopo una strana e corta respinta da parte di Brad Friedel, che così facendo aiuta non poco gli avversari.
Una bella papera.
Nonostante la gara fosse riaperta, i moldavi non si sono fatti più vedere dalle parti del portiere in pre-pensionamento (40 anni), e quindi gli Spurs controllando il pallone ed il gioco sono riusciti a portare a casa la vittoria, che gli permette di accedere direttamente ai sedicesimi, con due giornate di anticipo. Il migliore in campo, a mio avviso, e' stato sicuramente l'ex romanista Lamela, ma allo stesso tempo si sono potute notare le grandi doti del danese Eriksen e del brasiliano Paulinho, sebbene fosse entrato a partita in corso. 
Certo e' stata una partita di Europa League, ma la civiltà mostrata allo stadio fra le due tifoserie non si può non notare, soprattutto per un italiano abituato a vedere brutte cose anche in Europa (Napoli e Lazio lo testimoniano, per altro quest'ultima proprio contro gli Spurs). 
Anni fa in Inghilterra gli stadi non erano proprio un luogo per famiglie, difatti il soccer anglosassone era colpito dal problema degli Hooligans, persone che spesso non andavano a vedere la loro squadra del cuore, ma usavano come pretesto la partita per fare scontri contro la tifoseria avversaria. 
La Tatcher, per quanto molto discutibile, riuscì a risolvere questo problema prendendo pero' misure molto dure e repressive, facendo allontanare definitivamente queste persone dai luoghi dove si gioca a calcio.
Il calcio e' uno spettacolo, potremmo dire anche uno show, come a teatro o a cinema, e sicuramente i tifosi fanno parte di questo spettacolo. Tutte le coreografie, i cori, i seggiolini che tremano, fanno parte del calcio stesso. E' brutto vedere gli stadi vuoti. Non esisterebbe il calcio senza il pubblico.
Cio' pero' non significa che, siccome si paga il biglietto, sia permesso di finire nell'illegalità. 
Una volta per tutte andrebbe chiarita la posizione dello Stato e della Lega Calcio, in modo da non far più accadere situazioni brutte, come quelle di Nocera e di Genova, quando i tifosi costrinsero i giocatori a venire sotto la curva per fornire delle spiegazioni, e per consegnare le maglie, come in segno di sottomissione alla curva. 
Bisogna seriamente pensare a come risolvere questo problema, sperando di non finire per fare quello che fece la Tatcher.
Basterebbe un po' di civiltà, ma a volte sembra che sia chiedere troppo. Se essere civili vuol dire essere di regime...
Una cosa pero' in conclusione va detta: lo stadio sarà stato anche meraviglioso e sicuro, ma all'uscita mi è un po' mancato il panino con la porchetta. 

GAETANO GHIURA 

martedì 26 novembre 2013

"La Vecchia Signora reclama il suo posto"

E dopo tredici giornate cambia la testa del campionato, in un week-end che ha visto la Juve unica vincente delle prime cinque squadre in classifica.
Perentorio il successo Juventino a Livorno, complice una prestazione da sogno per Fernando Llorente. Il ruggito del Re Leone all'Armando Picchi trascina i bianconeri in vetta al campionato. Una prestazione corale che lascia spazio a pochi dubbi sulla forza reale della Juventus, che domenica ha dimostrato ancora una volta di essere la squadra più attrezzata della Serie A. Vidal perno difensivo non ha dato grattacapi a Conte, la difesa rimaneggiata rimane comunque imbattuta per la quinta giornata consecutiva, con altrettante vittorie annesse.
Dall'altra parta un buon Livorno non può davvero rammaricarsi più di tanto, la prestazione degli amaranto è stata più che positivo, e con un roster di questo tipo c'è davvero da fare i complimenti a Nicola, che sta facendo un ottimo lavoro.
Scivolano nell'ordine Napoli, Fiorentina, Inter e Roma.
Brutto passo falso dei partenopei, sconfitti da un destro di Cassano all'angolino.
 Fantantonio chiama la Nazionale, ed un giocatore in questo stato di forma, col suo bagaglio tecnico, non può essere sottovalutato da Prandelli. Il Napoli, distratto e poco incisivo nell'arco dei novanta minuti,  paga gli errori sotto porta del Pipita.
 Higuain è un attaccante fortissimo, ma pecca di killer istinct, quello che ad un attaccante d'area non deve mai mancare.
In ogni caso la testa dei giocatori era sicuramente rivolta con maggiore attenzione alla partita di stasera al Westfalen Stadium di Dortmund, decisiva per il passaggio agli ottavi di finale della Champions League. Occhio Don Rafè, che ora la Juve è a meno sei, lasciarla andare  sarebbe davvero imperdonabile in questo momento.
 Ma se Atene piange, Sparta non ride, e così l'Inter fallisce l'aggancio al terzo posto, nonostante una buona prestazione da parte dell'undici nerazzurro in quel di Bologna.
Terzo pareggio consecutivo per Mazzarri dopo la sosta della Nazionali, che paga la mancanza di un bomber sottoporta. Domenica poi Palacio ha dimostrato di essere umano, e se in panchina come sostituto ti puoi permetter il solo Belfodil... La prima di Thohir è un Ni, ma ci sarà tempo per recuperare.
Cade la Viola a Udine.
Basta(il verbo, non il serbo) un goal di Hertaux ai bianconeri di Guidolin per avere ragione della banda di Montella, che anche questa volta spreca tanto, troppo, nel primo tempo, in cui c'era anche un rigore su Rossi, e fallisce così il sorpasso sull'Inter. L'Udinese centra il primo successo Importante della stagione, ed ora andrà a Torino con il morale alto. Prepariamoci ad una grande partita.
E perchè no, visto che non c'è due senza tre, la Roma "decide" di pareggiare anche contro il Cagliari, dopo aver sprecato contro Sassuolo e Torino. Solo due goal segnati nelle ultime tre partite. Un certo Francesco Totti sta dimostrando, non giocando, quanto lui sia ancora oggi il faro di questa squadra, una luce dalla quale la Roma non può assolutamente prescindere se vuole continuare a lottare per lo scudetto.
Ljajic si dimostra ancora acerbo per questo tipo di partite, mentre è da lusingare la prestazione  di Maicon, che con una falcata di sessanta metri con tiro all'incrocio incluso, deviato in corner da uno straordinario Avramov, ha ricordato paurosamente quel Maicon, eroe del triplete con l'Inter e terzino destro più forte degli ultimi dieci anni.
Una menzione speciale va al Chievo, che dopo undici anni dall'ultimo derby, vince  al 92' grazie all'eroe che non ti aspetti, Lazarevic, e manda in visibilio i supporters gialloblù. Corini che tanto bene aveva fatto l'anno scorso si ripresenta da vincente, giusto così.
 L'applauso più grande va però a Luci, capitano amaranto, sceso sul terreno di gioco contro la Juve giocando una partita di grande cuore, mentre suo figlio sta combattendo una partita ben più ardua fuori dal campo.
 Forza capitano, non mollare, mai.

Marco Cesario

mercoledì 20 novembre 2013

FENOMENO CR7: IL SEGRETO DELL'ETERNA RINCORSA

"L'utopia è come l'orizzonte: fai due passi e l'orizzonte si allontana di due passi, ne fai dieci e l'orizzonte si allontana di dieci. A che serve l'utopia allora? Serve a camminare". Cosi scriveva Eduardo Galeano qualche decennio fa, cercando di trovare una giustificazione dell'utopia. Non sarà utopia quella che guida Cristiano Ronaldo durante le sue partite ma la metafora calza a pennello. Da anni le gesta memorabili di Messi lo hanno relegato al ruolo di eterno secondo e non hanno fatto altro che sminuire il rendimento sovraumano dell'asso portoghese. Paradossalmente questa subordinazione, questa eterna rincorsa all'irraggiungibile Pulce invece di demoralizzarlo gli ha dato nuovi stimoli, che gli permettono ormai da svariati anni di giocare con una continuità di rendimento mostruosa.
CR7 ha vinto tutto ciò che a livello di club un giocatore può vincere, ha un conto in banca pieno zeppo di zeri, ha sulla propria mensola di casa tanti riconoscimenti individuali, eppure gioca come se avesse ancora tutto da dimostrare. Cura ogni dettaglio, a cominciare dai singoli allenamenti, cerca ogni giorno di perfezionarsi e di migliorare, per quanto possibile. Ama la bella vita certo, chi non lo farebbe al posto suo, ma tutte le distrazioni che il suo successo comporta non lo distolgono da quello che è il suo vero obiettivo: dimostrare in ogni singola partita il suo valore, in barba ai denigratori e a coloro che lo considerano solo un fighetto che se la tira. Ronaldo è il fantastico risultato dell'addizione tra talento e umiltà, che raramente vanno di pari passo nei giovani fuoriclasse o presunti tali che popolano il calcio mondiale. Giocatori nostrani con creste ed orecchini che si atteggiano a fenomeni dovrebbero prendere esempio da lui per non rischiare di sprecare il proprio talento, ma anzi metterlo al servizio della propria squadra e della propria nazionale.
Non si tratta di esprimere giudizi su chi sia il migliore in generale. Non si tratta di assegnare il Pallone d'Oro a questo o a quel giocatore. Non si tratta di schierarsi dalla parte di Messi, Ronaldo o Ribery. Siamo di fronte ad uno dei più completi e decisivi giocatori dell'ultimo decennio. Fuoriclasse cosi vanno goduti  prima di essere giudicati perchè portano questo sport ad un livello più alto e questo è un privilegio che spetta a pochi. Questa dote è e rimarrà tale anche senza nessun riconoscimento.
A prescindere se a fine carriera sarà considerato il numero uno o il numero due. A prescindere se riuscirà nel suo intento oppure no l'augurio che ogni appassionato di calcio si deve fare è che Ronaldo continui a provarci fino all'ultimo giorno della sua carriera. Che continui a camminare verso l'orizzonte e a farci divertire.
Grazie di tutto CR7.

lunedì 11 novembre 2013

EUROPA, STIAMO TORNANDO




Doveva essere il big match, e così è stato. E' finita 3-0 per la Juventus. Risultato rotondo, forse eccessivo visto il buon secondo tempo del Napoli, ma vittoria ampiamente meritata per i bianconeri.
La differenza l'hanno fatta i colpi di genio di Pirlo e Pogba. Fenomeni, già.
Ma pagati quanto? Ieri sera la Juve ha segnato tre gol, per un costo complessivo di 400.000 €. Un dato che impressiona, e che testimonia l'ottimo lavoro della dirigenza juventina nel corso di questi ultimi anni. Llorente, oggetto misterioso fino alla quinta giornata di campionato, inizialmente mai impiegato da Conte, si è rivelato un'arma preziosa del gioco bianconero. Ora finalmente le fasce del 3-5-2 tipicamente italiano possono essere sfruttate al meglio dai giocatori juventini, certi della costante e determinante presenza in area del Re Leone. La Juve ha letteralmente annichilito nel primo tempo i partenopei, un capolavoro tattico da parte di Conte, che ha chiesto ed ottenuto un grande lavoro in fase di copertura da parte delle due punte, in costante pressione su Inler e Berhami, fonti del gioco partenopeo. Barzagli e Bonucci perfetti su Higuain e Callejon, solo Insigne con le sue giocate si è distinto tra i biancoazzurri.
Benitez  paga l'approccio disincatato alla partita dei suoi, in sofferenza sin dai primi istanti di gioco. Nella ripresa il Napoli ha mancato con Hamsik il pareggio ed è stata punita dalla magia di Pirlo. Se poi anche Buffon vive una serata di grazia, allora non c'è ne davvero per nessuno.

Si riapre ufficialmente il campionato, anche se sapevamo che non era mai stato chiuso,  complice il passo falso della Roma in casa con il Sassuolo, che ancora una volta ferma una grande, dopo il Napoli. Giallorossi poco incisivi sotto porta e puniti allo scadere dal guizzo di Berardi, classe 94' e media di un gol ogni 94 minuti di gioco. Senza Totti non è la stessa Roma, solo quattro goal in altrettante partite per la Roma, che ora ha solamente un punto di vantaggio sui bianconeri.
Quarto posto solitario dell'Inter, che si sbarazza del Livorno grazie ad un'autorete di Bardi, talentuoso portiere di proprietà nerazzurra, che spiana la strada del successo ai ragazzi di Mazzarri. Inter poco bella, ma concreta. Un applauso simbolico e non  al rientro di capitan Zanetti, al quale l'intero stadio ha tributato una standing ovation al momento dell'entrata in campo.
Vince, pur sprecando, la Fiorentina di Montella, che alla fine rischia la beffa, ma viene graziata da Mustafi e Wzolek. Sugli scudi ancora una volta Pepito Rossi, capocannoniere del campionato e vero e proprio leader dei Viola. Il suo tiro a giro per il raddoppio si contende con Pogba e Pirlo la palma di goal più bello della giornata. Sulla graticola Delio Rossi, Mihajlovic sembra pronto a sostituirlo.
Stenta ancora il Milan, che non va oltre uno 0-0 striminzito al Bentegodi,  condannando definitivamente i rossoneri ad una stagione mediocre, a meno di clamorosi ribaltoni.

Con grinta portano a casa i tre punti Cagliari ed Atalanta, che ringrazia Curci al 92', quando il portiere non trattiene la conclusione di Livaja. Arriva anche la terza vittoria consecutiva per Gasperini, 10 punti in quattro partite.
La sosta per le Nazionali, la terza dall'inizio del campionato( ma non saranno un pò troppe?) ci costringe ad aspettare altre due settimane prima di rivivere le emozioni della Serie A.

Ah, ieri in Premier si è giocata Manchester Utd-Arsenal. E' finita 1-0 per i Red Devils in una partita bruttina, mai realmente viva.
E allora diciamolo, che per una volta il big match più bello del week-end si è giocato da noi.
Stiamo tornando. La Coppa dalle grandi orecchie è avvertita.


MARCO CESARIO




sabato 9 novembre 2013

LA SCOMMESSA VINCENTE


La 12ma giornata di Serie A presenta il Big Match tra Juve e Napoli, mentre la Roma proverà a riguadagnare punti sulle inseguitrici dopo il passo falso di Torino. Il Milan cerca una vittoria scacciacrisi in trasferta con il Chievo, mentre la Fiorentina cercherà di confermare il suo buon momento con una vittoria contro la Samp in grave difficoltà. Queste alcune delle partite di questo week-end tutto da seguire. Analizziamo meglio le partite una ad una:
Catania-Udinese: due squadre che stanno parecchio deludendo in questo campionato: il Catania annaspa in fondo alla classifica dopo le partite impossibili contro Juve e Napoli, mentre l’Udinese, peraltro senza Di Natale, deve riscattarsi dalla pesante sconfitta contro l’Inter. Partita tutto sommato equilibrata che probabilmente non offrirà molto spettacolo viste le due compagini. Pronostico: UNDER 2,5 Inter-Livorno: un Inter in buona forma e soprattutto molto prolifico in attacco cercherà di sbarazzarsi di un Livorno che ha trovato serenità dopo i 4 punti in 2 partite, e che perciò non avrà disperato bisogno di risultato. Non certo un ostacolo insuperabile per gli uomini di Mazzarri. Pronostico: 1
Genoa-Verona: la squadra di casa si è rialzata con l’arrivo di Gasperini e in casa proverà a convincere ancora: seppur uno dei peggiori attacchi del campionato, Gilardino pare determinato. Il Verona, d’altra parte, continua a stupire e l’attacco guidato da Toni sa far male. Difesa ballerina. Pronostico: GOAL
Atalanta-Bologna: un punto in tre partite è veramente poco, Colantuono, peraltro senza Denis, proverà a dar la carica ai suoi. L’Atalanta affronterà un Bologna in forma che nelle ultime partite non ha subito gol. Classica partita da metà classifica dove entrambe le squadre proveranno a ottenere il massimo faticando il minimo possibile. Pronostico: NO GOAL
Parma-Lazio: ultimamente la squadra di casa ha un po’ rallentato il passo ma in casa da il meglio di sé. La Lazio, finora tutt’altro che brillante, è reduce dalla partita di Europa League e potrebbe essere un po’ affaticata. Pronostico: 1X
Cagliari-Torino: il Cagliari è in preoccupante serie negativa e deve riacquistare serenità. Senza Pinilla, l’attacco poco prolifico ne risentirà ancora di più, ma Diego Lopez ha le carte in regola per portarsi a casa un risultato positivo contro gli uomini di Ventura, reduci dall’impresa contro la Roma: la sconfitta peserebbe molto di più al Cagliari che al Torino. Difese da rivedere per entrambe le compagini. Pronostico: 1X
Chievo-Milan: che succede al Milan? Usciti malconci da Barcellona, i bianconeri appaiono allo sbando e la partita contro il Chievo appare tutt’altro che facile. Thereau e compagni, ultimi in classifica, devono assolutamente centrare una vittoria per levarsi dai guai. Potrebbe essere questa la volta buona? Pronostico: 1X
Roma-Sassuolo: nonostante il Sassuolo si dimostri ultimamente squadra tosta, la Roma conta con l’appoggio del pubblico e un ottimismo mai vissuto nella capitale negli ultimi anni. Lo scivolone del Torino non ha fatto poi tanto male, e soprattutto questa è la chance d’oro per distaccare almeno una delle due inseguitrici. A nostro parere, la Roma dilaga. Pronostico: 1 HANDICAP
Juventus-Napoli: ed eccoci arrivati al grande incontro. Le due squadre stanno disputando un campionato che rasenta la perfezione e non si possono permettere un passo falso. Impossibile dire quale delle due squadre stia più in forma, ma è sicuro che entrambe sanno che una sconfitta vorrebbe dire distaccarsi non solo dalla Roma, ma anche dalla seconda. Conviene, alle due, giocarsi il tutto per tutto? D’altronde, il campionato è ancora lungo e la Roma non sembra poi irraggiungibile. Sono molti i fattori che fanno pensare che le squadre hanno più da perdere che da guadagnare. Pronostico: X.

martedì 5 novembre 2013

CAMPIONI NON SI NASCE, SI DIVENTA

 Ancora una volta, tutte le grandi hanno vinto. Anzi no, tutte tranne una, la migliore, la più in forma, che dopo dieci vittorie consecutive si assesta a quota 31. C'è voluto un ex, Alessio Cerci, che in teoria sarebbe un centrocampista, ma in pratica segna più lui di Higuain e Tevez, per fermare la corazzata giallorossa.  Non è bastata questa volta la zampata di Strootman alla squadra di Garcia, che pure avrebbe meritato di più, ma è stata questa volta punita dall'unico errore di Benatia dall'inizio della stagione. Esultano in coro i tifosi di Napoli e Juve, che domenica prossima si affronteranno in un match ad alta tensione. Entrambe vincono, ma non convincono del tutto. Napoli bello dal centrocampo in su, ma che pecca ancora di qualche amnesia difensiva di troppo. Splendidi i due gol dei partenopei, trascinati dalla coppia del goal Hamsik e Callejon, veri e propri leader della squadra di Benitez.
Vittoria da grande squadra per la Juve sul campo ostico di Parma, decide Pogba al 75', ma il vero protagonista è Fabio Quagliarella, ancora una volta in panchina ed ancora una volta decisivo a modo suo. Contro il Real Madrid potrebbe davvero essere la partita della consacrazione definitiva per lui.
Terza imbattibilità consecutiva per i bianconeri, che invertono così il trend iniziale negativo, che li aveva visti subire dieci goal nelle prime otto partite.
Importante il successo dell'Inter a Udine, un 3-0 che lascia spazio a poche repliche. Friulani mai in partita, ed Inter padrona del campo per tutta la durata della gara, trascinata dal solito Palacio, davvero insostituibile. Ottima partita anche di Cambiasso. Ritornato in auge, il Cuchu sembra vivere una seconda giovinezza.
La notizia di giornata viene però dal Meazza, dove la bella e concreta (questa volta) Fiorentina di Monella ha ragione di un Milan spaccato dentro e fuori dal campo. La partita termina 0-2, ma quello che più preoccupa è l'atteggiamento passivo dei rossoneri, quasi mai pericolosi. La classifica adesso dice che i rossoneri sono a meno 16 dal terzo posto, ma solo a tre punti dalla zona retrocessione.
Male Allegri , e male Barbara Berlusconi, che in un momento così delicato mette in discussione l'operato di uno dei dirigenti sportivi più acuti ed intelligenti degli ultimi decenni, Adriano Galliani.
Tutto si può dire, ma non criticare l'uomo capace di riportare Kakà a Milano praticamente gratis ed il più grande talento italiano degli ultimi dieci anni, Mario Balotelli, a cifre non proibitive.
Ora arriva il Barcellona, o meglio, si va a Barcellona. Una valigia con molte incertezze e poche convinzioni, non certo il miglior momento per affrontare un match di questa importanza.
Inutile girarci attorno, senza Balotelli il Milan è poca cosa. E adesso è arrivato il momento che Mario si carichi la squadra sulle spalle, e dimostri di essere un campione.
Ah , dimenticavo. Doveva essere il campionato delle sette sorelle, ma strada facendo due hanno perso il treno giusto. Le ha rimpiazzate più che degnamente un Verona da 10 e lode, alla sesta vittoria consecutiva in casa, guidata da un ragazzetto da 36 anni, che calcia il pallone come se ne avesse ancora 10, con la luce negli occhi. Campioni non si nasce, si diventa.

Marco Cesario

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venerdì 1 novembre 2013

Danze, polemiche e magie: è la nostra amata serie A


Partiamo dall’inizio, da martedì sera, quando a Bergamo abbiamo aperto le danze di questo turno infrasettimanale all’insegna del tango argentino. Alvarez prima e  Denis poi, fissano il risultato di una partita divertente sull’1-1. Se questo era un esame di maturità, i nerazzurri non possono di certo essere promossi col massimo dei voti. Oltre al risultato lascia spazio a parecchi dubbi anche la scelta tecnica di Mazzarri, che lascia Palacio troppo solo la davanti, preferendo un inconcludente Kovacic ad Icardi, che pure soffre di pubalgia e non può permettersi i 90 minuti. Alla fine l’amaro in bocca rimane forse più ai bergamaschi, che hanno di che recriminare dopo l’occasione fallita da Yepes( super Carrizo) e un mani di Rolando in area. Colantuomo si può ritenere soddisfatto.
Uno a uno anche sull’altra sponda del Naviglio, dove non basta la luce di un redivivo Kakà  per accendere un Milan opaco e fragile. Rossoneri incapaci di reagire all’1-1 di Ciani, e fortunati nel finale, dopo aver più volte rischiato l’imbarcata in contropiede. Si ha l’impressione di una squadra i cui reparti sono poco legati tra loro. Non tutti sembrano tenere a mente il proprio compito. Balotelli è una lampadina ad intermittenza, Birsa rimane comunque un giocatore che l’anno scorso era riserva nel Genoa. Aspettando il rientro di El Shaarawy Allegri non passa di certo un periodo tranquillo. Non è ancora Natale, ma già qualcuno si chiede se mangerà o no il panettone quest’anno.
Una Juve schiacciante ha ragione di un Catania fiacco, con quattro gol che sono però una punizione eccessiva per gli etnei. D’altronde la Juve ha giocato una partita inferiore per ritmo ed intensità rispetto a quella vista domenica contro il Genoa. Solo uno, tra tutti, ha sempre fame. Si chiama Tevez, Carlos di nome, ed è un giocatore fantastico. Cancellati tutti i dubbi riguardo le possibili controversie di tipo caratteriale che hanno un po’ contraddistinto la storia di questo fenomeno, l’Apache ha preso per mano la Vecchia Signora e a sta aiutado ad attraversare la strada in fretta, visto che là davanti si corre ad una velocità mai vista prima.
Si affretta dunque anche il Napoli, che trionfa tra mille polemiche a Firenze e porta a casa tre punti di un’importanza cruciale per il cammino dei partenopei. Splendida la partita del duo  Mertens-Callejon, coadiuvati alla perfezione  da Higuain, protagonista di due assist, il primo da antologia. La partita è stata però macchiata da un errore grossolano dell’arbitro, che espelle Cuadrado per simulazione al 91’, dopo che il colombiano era stato falciato in area da Inler con un intervento che francamente lasciava spazio a pochissimi dubbi. La decisione di certo è stata influenzata dal rigore generoso fischiato nel primo tempo ai viola per una spinta ai danni di Savic, e da un rigore non dato al Napoli per fallo su Mertens, anche questo dubbio.
Polemiche a Sky Calcio Show, quando un imbufalito della Valle si presenta ai microfoni per ribadire a suo modo l’importanza di quel rigore non fischiato. Da elogiare in ogni caso la partita di entrambe le squadre, ed un plauso a Montella, che  sorvola sull’episodio contestato ed applaude alla prestazione dei suoi. Bravo.
Fiorentina che con questa sconfitta viene superata dal Verona, alla quinta vittoria consecutiva in serie A, mai così bene nella storia dei Veneti. Mandorlini meglio di Bagnoli, la città sogna ad occhi aperti una piazza in Europa ed intanto si gode i suoi gioielli, Iturbe, Martinho, Jorginho e Gomez. E naturalmente l’immortale Luca Toni, che regala sponde, assist e gol d’autore  oramai ogni domenica.
Tre punti importanti anche dell’Udinese a Reggio Emilia, grazie alla premiata ditta Di Natale-Muriel. Domenica al Friuli arriva l’Inter, una partita importante per capire le amibizioni dell’undici guidato da Guidolin. Importante il successo del Bologna al Sant’Elia di Cagliari, sardi mai presenti davvero sul terreno di gioco e Pioli può finalmente respirare.
E’ stata la domenica dei bomber consumati, come Alberto Gilardino, che prima si fa ipnotizzare da Mirante sul dischetto, ma poi si prende il Ferraris con un colpo di testa perentorio su cross di Biondini, l’assist che non ti aspetti. Infine, pirotecnico pareggio a Livorno, tra amaranto e granata, che quest’anno sembrano abbonati ai pari over 3,5 (già tre volte per 2-2 e due per 3-3). Cerci riprende la squadra di Nicola nel finale su rigore, dopo la splendida rimonta amaranto con Paulinho, Greco ed Emerson,  a cui assegniamo seza ombra di dubbio la palma di goal più bello della settimana.

Si completava così il quadro delle partite del mercoledì sera.
Poi ieri è scesa in campo la Roma, che ha fatto Bingo anche stavolta.
E con questa sono 10.
E con la vittoria numero 10, con questa vittoria, ottenuta con le unghia sanguinanti ed il sudore che appiccica i capelli in fronte, che la Roma diventa la favorita per conquistare il titolo. (me ne vogliano i tifosi giallorossi, ma i numeri non mentono, Mai.)
In Italia 10 vittorie consecutive dalla prima giornata non si erano mai registrate nel campionato a girone unico. Ripeschiamo il Tottenham degli anni 60, che poi vinse lo scudetto sullo Sheffield United con quattro giornate d’anticipo; e la Lazio del 1912, capace di conquistare 14 vittorie di fila, prima di perdere la finale scudetto contro Casale. Erano altri tempi, un altro calcio ed altre motivazioni.
La Roma ieri ha dimostrato di essere una grande squadra. Perchè sono queste le vittorie che poi fanno la differenza a maggio tra un primo ed un quarto posto. Le vittorie non belle, le vittorie ruvide, sporche, quelle partite che porti a casa solo se hai un cuore( e due palle) così.
 Lotito mormora della presenza di qualche figura oscura che porti influssi positivi alla squadra giallorossa, i cosiddetti “Maghi”.  La sud li invoca ed eccoli dopo la partita a salutare lo stadio lanciando incatesimi di protezione. Siparietti e scherzi a parte, c’è un che di “magico” anche in Garcia, che dopo Bradley pesca  Borriello, più per necessità che intuizione a dir la verità, ma poco importa. Il fucile del sergente francese spara cartucce dorate e non manca mai un colpo. E allora forse Lotito non ha tutti i torti, forse quest’anno la Roma, come la chiamano i suoi tifosi, è davvero “a maggica”.
Marco Cesario

lunedì 28 ottobre 2013

La giornata dei Top-Player


E' stata una giornata apparentemente banale. Le prime della classe si confermano in casa e fuori, e segmentano ancor di più la classifica in due tronchi oramai ben definiti. Roma, Napoli e Juve, sono loro tre che quest'anno lotteranno per il primo posto. Attenzione a Inter e Fiorentina però, mai dome e con grande carattere. Poi Milan, lazio , Udinese, e tutte le altre, che si apprestano ad un campionato opaco, senza infamia nè gloria. E le ultime della classe, Chievo, Sassuolo, Bologna, Livorno e Genoa, relegate alla lotta per la salvezza. E' anche vero che siamo alla nona giornata, quindi è presto per proclamare sentenze, però finora i risultati parlano chiaro.   La vittoria della Roma a Udine, la nona consecutiva, raggiunto ed eguagliato il record della Juve targata Capello, è stata la vittoria della grande squadra. Il primo tempo Muriel e Gabriel Silva hanno combinato non pochi scompigli nella retroguardia giallorossa, che ha comunque retto il colpo grazie ad una prestazione gigantesca di Castan e Benatia. L'espulsione di Maicon a metà ripresa sembrava dare una svolta alla partita, ma non quella prevista dai friulani, che incassano il gol di Bradley  grazie ad un contropiede orchestrato alla perfezione da Strootman, che ricorda sempre di più il prototipo del centrocampista totale moderno.                      Lasciando da parte le lodi per Garcia per una giornata, la vittoria della Roma è stata riassunta alla perfezione dal suo capitano con un Tweet: " Questa Roma ha due palle così". Espressione colorita, ma efficace, che riassume l'andamento del sontuoso campionato giallorosso fino ad oggi.
"Sliding Doors", film americano ( ogni riferimento è puramente casuale) del 1988, si presta molto bene alla descrizione della partita di Parma, che ha visto soccombere un Milan generoso ed ingenuo. Al minuto 58' traversa di Gargano, che poteva chiudere definitivamente i conti, ribaltone rossonero e pareggio immediato, prima con Matri e poi con Silvestre. La ruota sembra girare, ma Kakà si fa ipnotizzare due volte da Mirante, vanificando i sogni del Diavolo. Poi all'ultimo respiro Parolo, con la complicità di Matri, che evidentemente non aveva voglia di prendersi una pallonata sugli stinchi.
Incolore la partita di Balotelli. 
Inter, Juve e Napoli portano a casa i tre punti, come da copione, con la firma dei loro tre giocatori migliori: Palacio, Tevez ed Higuain.  Altra partita sopra le righe per l'attaccante argentino, che fa reparto da solo e non lascia mai punti di riferimenti ai difensori gialloblù. E' stata un'Inter un pò casuale, i gol sono arrivati tutti da situazioni rocambolesche, buone cose si sono viste da Guarin, meno da Kovacic, la cui ora dovrebbe essere già scoccata da un pezzo. Disattenta in difesa, manca ancora qualcosa per poter ambire alla Champions League. La Juve ha trovato il suo top-player. Tevez gioca come un animale indemoniato, mai fermo, mai stanco, mai piegato.  I bianconeri sono un'ottima squadra , che però riesce sempre a concretizzare poco rispetto alle occasioni create.  Llorente alla terza consecutiva da titolare si sta ritagliando il suo spazio, il ritorno di Lichsteiner sulla fascia sarà fondamentale anche per lui, che vive di cross. Dopo la partita Conte ha  letteralmente inveito contro i giornalisti, additando loro di aver "inventato" notizie false riguardo la presunta rottura con Marotta. Ricorda Mourinho, senza esserlo davvero fino in fondo. Questo nuovo atteggiamento potrebbe anche non pagare.  Il Napoli non si affatica più di tanto, complice una prestazione vergognosa del Torino, mai pericoloso nei primi 45' e fiacco nel secondo tempo. Ci pensa El Pipita, con due rigori, a regalare i tre punti ai partenopei, che rimangono così appaiati ai bianconeri a 5 punti dalla Roma capolista. Vince su un campo difficile la Fiorentina, che ha in Cuadrado un'arma micidiale, e non lo scopriamo certo oggi dopo una doppietta decisiva nell'economia della partita e della stagione viola.  Il Chievo raccoglie meno di quanto sperato, e forse meritato. Ora c'è la Roma, e Sannino si gioca la panchina in un match non propriamente alla portata dei gialloblù. Poche emozioni in Catania Sassuolo, uno 0-0 che lascia con l'amaro in bocca i siciliani, involuti rispetto lo scorso anno.  Raccoglie un altro punticino Di Francesco, 4 punti nelle ultime 2, per dire che  il Sassuolo non si arrenderà tanto facilmente, come è giusto che sia. Vittoria scacciacrisi per la Lazio che supera non senza qualche patema un Cagliari sprecone. In una partita abbastanza brutta splende la stella di Miro Klose, al ritorno dall'infortunio e subito decisivo. Vince anche la Samp, contro l'Atalanta, in una partita abbastanza incolore. Decide Mustafi, giocatore interessante, e di prospettiva. Si gioca già domani sera, non c'è il tempo per rifiatare, la corsa continua, incessante.

lunedì 21 ottobre 2013

LA LUPA DAGLI OCCHI ROSSI

Pochi si sarebbero aspettati una partita del genere a Firenze, quasi nessuno avrebbe immaginato un secondo tempo così.
Ma andiamo con ordine.
La Juve non prendeva quattro gol dal 6 gennaio 2011, in casa contro il Parma. Erano altri tempi, la Juve arrivò settima e Del Neri venne presto esonerato.
Ieri invece abbiamo visto qualcosa di epocale e straordinario da parte della Fiorentina, capace di ribaltare uno 0-2 e vincere una partita di una rara intensità con Pepito Rossi mvp indiscusso. Proprio lui, che nel primo tempo aveva subito una botta ed era sul punto di lasciare il campo.  Inspiegabile quasi il black-out occorso alla squadra bianconera, che per 15 minuti ha buttato al vento tutto quello che aveva fatto di buono in due terzi di partita. Nel primo tempo il copione  è stato recitato alla perfezione: possesso palla sterile della Fiorentina, incapace di pungere,  azzannata da Carlitos Tevez prima e Pogba poi.
Nella ripresa però cambia la musica: Rossi sembra Messi, infila tre volte un colpevole Buffon e Joaquin completa la rimonta. Apoteosi Fiorentina, inferno Juve.
E' un'iniezione di fiducia non indifferente per la Viola, che si rilancia in ottica scudetto e fa un favore alla Roma, che adesso scappa a quota 24, più cinque sulle dirette inseguitrici.
Già, perchè la Roma dopo otto giornate quest'anno è davvero magica. Questa volta tocca a Pjanic recitare il ruolo del protagonista nella sfida di venerdì sera all'Olimpico, coadiuvato da un De Sanctis strepitoso e una difesa che lascia davvero pochissimi spazi.
Pennellata del miglior Maradona e rigore perfetto per la prima doppietta italiana del bosniaco, che completa così una settimana perfetta, dopo aver ottenuto la qualificazione storico ai mondiali.
Il regista di questo film meraviglioso è sempre lo stesso, Rudi Garcia.  Elogiarlo oramai è diventato davvero tautologico, mi limito a dire che, se continua così, la candidatura all'Oscar non sarà più una semplice, ingenua idea.
Un pò molle il Napoli, che soffre l'assenza di Higuain, e fatica quando Hamsik non è in una condizione ottimale. E' comunque  una sconfitta che, se metabolizzata nel modo giusto, potrà dare nuova linfa ai sogni partenopei.
Pirotecnico pareggio tra Torino ed Inter nel posticipo. Una girandola di emozioni che comincia dopo 5', con l'Inter in 10 , ma Cerci si fa ipnotizzare da Carrizo, sostituto di Handanovic, espulso. Poi il pareggio in rovesciata di Guarin, la doppietta di Palacio e la punizione finale di Bellomo, che fissa il risultato sul pareggio.
 I nerazzurri  escono da questa partita con due convinzioni: Campagnaro è fondamentale, senza di lui l'Inter in difesa balla paurosamente. E Palacio è strepitoso, fenomeno del calcio moderno, corre a tutto campo, fa il terzino, ripiega, lotta e sigla una doppietta da attaccante d'area. Sono finiti gli aggettivi per lui.
La vera sorpresa della giornata si chiama Verona, e viene nientemeno che dalla serie B. Segna tanto, diverte, e soprattutto Mandorlini ha il merito di aver scoperto un talento purissimo come Iturbe, che si è perfettamente calato nel ruolo cucitogli addosso dal tecnico di Ravenna. Durerà? Noi ce lo auguriamo naturalmente.
Discorso a parte va fatto per il Milan, che sta vivendo un vero e proprio ridimensionamento a livello psicologico. Allegri in primis, ma anche i tifosi, hanno oramai appreso che a Milanello i  vari Kakà (quello di cinque anni fa), Shevchenko, Cafù non si vedranno più tanto spesso. E così il Milan sta diventato piano piano una buona squadra, capace di fronteggiare con coraggio i propri limiti e di "portare il cuore oltre l'ostacolo".
 Ed infatti arriva la vittoria contro una brutta ed inconcludente Udinese, targata ancora una volta Walter Birsa, che non sarà Kakà, ma  di tecnica ne ha comunque da vendere (visto che gol?).
 In coda importanti i successi di Sassuolo, Genoa e Sampdoria. I neroverdi trovano la prima vittoria stagionale grazie ai gol di Berardi e Floro Flores, e abbandonano l'ultimo posto in classifica ai danni del Bologna, che quest'anno sembra avere davvero poco da offrire a questo campionato, Diamanti escluso.
La Samp agguanta in successo all'ultimo respiro grazie a due rigori , ma sorride anche l'altra metà di Genova, che festeggia il ritorno di Gasperini sulla panchina con la vittoria sul Chievo grazie alla doppietta dell' highlander Gilardino.
 Costa caro a Maran la sconfitta contro il Cagliari. Esonerato, arriva Gigi De Canio al suo posto.
Chiudiamo con una curiosità: sono stati undici i rigori assegnati in questa ottava giornata di serie A, non accadeva dal 3 ottobre 1950. Un'altra epoca. Quella di un certo Nordahl.


Marco Cesario



sabato 19 ottobre 2013

L'ANGOLO DELLO SCOMMETTITORE


Dopo la lunga sosta per le nazionali, torna il campionato di Serie A con una giornata che potrebbe essere definita “spumeggiante”.

Sabato ore 18:00 Cagliari-Catania 
Finalmente si torna al Sant’Elia. Dopo un anno di “esilio” il Cagliari può riaprire le porte del proprio stadio per accogliere i tifosi e gli avversari. I sardi se la dovranno vedere contro i rossoblù del Catania. 
Nonostante la brutta partenza, i siciliani hanno incanalato due risultati utili consecutivi, ma questo sabato se la dovranno vedere contro una squadra solida e contro un pubblico affamato di calcio. 
Giocata consigliata: 1(1.90)

Sabato ore 20:45 Milan-Udinese
Continua il lungo calvario dei rossoneri, che ancora una volta sono costretti a giocare con una squadra rimaneggiata senza il faro Balotelli. Allegri non vuole mollare, per non rimanere ancor più lontano dalle zone che contano, ma per farlo dovrà ingabbiare Di Natale e compagni. L’Udinese arriva a questa gara senza ancora un’identità ben precisa, ma con la consapevolezza di poter far male a chiunque. 
Giocata consigliata: Goal (1.70)
Giocata rischiosa: 2 (4.75)


Domenica ore 12:30 Atalanta-Lazio
A Bergamo, nell’anticipo dell’ora di pranzo, scenderanno in campo due squadre in momenti di forma completamente diversi. Infatti da una parte i padroni di casa dell’Atalanta vengono da due vittorie consecutive, mentre dall’altra i biancocelesti di Roma sembrano non aver ancora ingranato. Mangiate poco, perché le possibili sorprese di questa partita potrebbero farvi andare di traverso il cibo. 
Giocata consigliata: X2 (1.43)

Domenica ore 15:00 Fiorentina-Juventus 
A Firenze andrà in scena una delle gare più interessanti ed emozionanti della giornata. Difatti i Viola ospiteranno i campioni d’Italia della Juventus. L’anno scorso i bianconeri furono dominati dall’inizio alla fine, ma riuscirono comunque a strappare il pareggio. Questa stagione in campo si sfideranno grandi attaccanti del calibro di Rossi e Tevez, e con le difese un po’ disattente delle due squadre potrebbero fioccare i goal. 
Giocata consigliata: Goal (1.65)


Domenica ore 15:00 Genoa- Chievo 
Questa è la tipica partita da medio-bassa classifica, che vede fronteggiarsi due compagini alla disperata ricerca di punti. Entrambe appaiate a 4 potrebbero dar vita ad una gara emozionate, ma allo stesso tempo
annullarsi in un misero pareggio. Nonostante ciò i genoani sembrerebbero più attrezzati alla vittoria, vista la “verve” del duo Calaiò-Gilardino.
Giocata consigliata: 1 (2.00)


Domenica ore 15:00 Verona-Parma
La sorpresa del campionato è definitivamente il Verona di Mandorlini, che ha dato prova di essere una squadra dura da battere soprattutto in casa. 
Per continuare nella striscia positiva però, i giocatori della città di Romeo e Giulietta, dovranno sconfiggere i maestri del prosciutto, capeggiati dal “capo macellaio” Cassano. I ducali non hanno ancora trovato continuità, ma con la fantasia dell’attacco potranno giocarsela alla pari. 
Giocata consigliata: Over (1.93)


Domenica 15:00 Livorno-Sampdoria 
La neo promossa amaranto ha fatto vedere di meritare la massima categoria, mostrando un gioco esaltante e votato all’attacco. Questo weekend però, in terra toscana arriverà la Sampdoria di Delio Rossi, costretta a far punti per non rimanere relegata in fondo alla classifica.
Giocata consigliata: X (3.15)


Domenica ore 15:00 Sassuolo-Bologna 
A Reggio Emilia andrà in onda la sfida fra due dei fanalini di coda. I neroverdi del Sassuolo hanno cominciato malissimo il campionato, ma nelle ultime gare hanno sorpreso tutti bloccando Napoli e Lazio. Dall’altra parte i rossoblù si aggrappano totalmente sulle spalle di Diamanti, in assenza di un bomber di razza (eccetto Moscardelli).
Entrambe sono ancora alla caccia della prima vittoria stagionale, per poter rifiatare.
Giocata consigliata: 1 (2.35)


Domenica ore 20:45 Torino-Inter 
L’Inter viene a giocare ancora una volta a Torino, ma questa volta non con i bianconeri, ma con i granata. Nonostante ciò potrebbe comunque rivelarsi una sfida molto pericolosa. I nerazzurri sono costretti a riprendersi dopo il tonfo contro la Roma, ma per farlo dovranno arginare la velocità dell’Henry di Valmontone: Alessio Cerci.
Giocata consigliata: Over (1.87)

Giocata rischiosa: X (3.35)

G.G.

martedì 8 ottobre 2013

Un CAMPIONATO PAZZO

Dopo sette giornate possiamo finalmente tracciare un primo bilancio di questa stagione. Eravamo partiti con le ritrovate "sette sorelle", le squadre migliori, quelle che potevano lottare per il titolo di campione d'Italia.
 Una ce la stiamo perdendo  per strada,  a causa di una  difesa ballerina ed una valanga di infortuni che ricordano paurosamente la "StramaInter" di  un anno fa. Un'altra, la Lazio, vivacchia tra alti e bassi, complice gli impegni europei e un gioco striminzito, quasi prevedibile.
Poi la Fiorentina, incapace di concretizzare le tante occasioni create e punita puntualmente ogni qual volta si è presentata un'amnesia difensiva, come l'Inter a Cagliari.
Non a San Siro però. Già, perchè la Roma a San Siro ha meritato di vincere, aldilà di alcuni episodi, e per la terza volta in due anni torna a casa da Milano avendo rifilato tre, e dico tre goal ad Handanovic, mica uno qualsiasi.
 Florenzi oramai  ci ha preso gusto, segna praticamente solo contro Inter e Bologna, Totti invece è un habituè, quattordicesimo gol alla scala del calcio e palma di migliore in campo indiscussa.
 Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, a dispetto del risultato, ha impressionato tra i giallorossi la grande organizzazione difensiva, che ha concesso poco e niente all'attacco nerazzurro per tutto il corso del secondo tempo, rischiando più volte con le ripartenze di Gervinho di infliggere un passivo che onestamente sarebbe risultato eccessivo.
Il maestro di questa orchestra è naturalmente Garcia, capace di conquistarsi in poco tempo la stima, e soprattutto il rispetto, di tutto l'ambiente giallorosso.
A Napoli però non ci stanno, e infatti i partenopei ne rifilano quattro al povero Livorno, che pure si è ben comportato fino ad ora, trascinati da un rispolverato  Goran Pandev, che pare aver ritrovato il feeling con il gol.
L'appuntamento è per Venerdì 18, ore 20:45, all'Olimpico.
Mi aspetto una partita spettacolare, d'altronde i due tecnici praticano entrambi un calcio propositivo, gioioso e estremamente divertente.
Nel gruppetto di testa, che ora tenterà la fuga, c'è anche la signora in bianconero, che a fari non troppo accesi continua ad inanellare un successo dopo l'altro, patendo più del dovuto, ed indubbiamente incassando troppi gol. Ma si sa, nel calcio, l'importante è fare un goal più dell'altra squadra, come diceva il grande Bela Guttman( molto prima di Zeman), allenatore del Benfica che vinse tutto negli anni 60'.
Dopo uno scorcio di campionato, possiamo certamente affermare che il Verona di Mndorlini è la vera sorpresa di questa serie A. Il Bentegodi è un fortino inattacabile, 9 punti e 3 vittorie, e se poi si riesce anche a pescare il jolly dal mazzo, allora le premesse per un grande campionato ci sono tutte. Juan Manuel Iturbe, talento del 1993, argentino di Buenos Aires, il cui potenziale è ancora tutto da scoprire, anche se in effetti promette un gran bene.
E' arrivato il momento della sosta, che permetterà ad  alcune squadre, le milanesi  in particolare, di riorganizzarsi tatticamente, e di recuperare elementi imprescindibili per entrambe le squadre, Campagnaro e Kakà su tutti.
 C'è un ultimo dato  su cui mi voglio soffermare: 208 gol dopo sette giornate, stabilito il primato nella serie A a venti squadre, 2,97 gol a partita.
E c'è un pensiero comune che serpeggia nelle teste dei tifosi: finalmente, dopo tanti anni, la serie A sta ritornando divertente.



M.C.









lunedì 7 ottobre 2013

FRANCESCO TOTTI AL MONDIALE: PERCHE' SI E PERCHE' NO

C'è un giocatore, un meraviglioso vecchietto che ormai da più di venti anni incanta i suoi tifosi (e non solo) con la sua classe e le sue giocate. Francesco Totti ha fatto tutto ciò che è umanamente possibile per onorare la maglia della Roma. Anzi, probabilmente ha fatto anche di più. Per suoi demeriti e per sfortuna non è riuscito a ripetere questo super rendimento anche in nazionale, dove ha collezionato 59 presenze e realizzato solo 9 gol. Si è tolto però la gioia più grande che un calciatore si possa togliere. Ha vinto un mondiale da titolare nel 2006, e proprio dopo quello storico Italia-Francia ha dato il suo addio ai colori azzurri. E' una storia d'amore finita ormai da 7 anni quella tra Francesco e l'Italia, ma a volte capita che certi amori, anche dopo tanto tempo, possono risbocciare e tornare più forti di prima. Prandelli infatti, tenendo conto delle sue ultime fantastiche prestazioni, ha preso in seria considerazione l'idea di portare Totti in Brasile, affermando addirittura che, se oggi mancassero 20 giorni al mondiale, non esiterebbe a convocarlo. Oggettivamente ci sono dei pro e dei contro, ci sono dei motivi per i quali Er Pupone dovrebbe essere convocato ed altri per i quali non lo dovrebbe essere.

PERCHE' SI:

Basta vederlo giocare. Nonostante l'età è uno dei giocatori più decisivi del campionato italiano. Ha perso qualcosa in atletismo (comprensibile vista l'età), ma in compenso ci ha guadagnato ancor di più in intelligenza. Totti gioca prima di tutto col cervello e poi con i piedi. Vede cose che gli altri non vedono. Segna, fa segnare, è un leader nato, è carismatico ed ha l'esperienza giusta per affrontare partite di alto livello. La condizione fisica attuale è straordinaria, rincorre gli avversari come un ventenne, chiama per primo il pressing, in barba all'età ed al tempo che passa inesorabile. E' un giocatore totale, moderno, nonostante i suoi 37 anni. Uno cosi in un mondiale è meglio averlo che non averlo.

PERCHE NO:

Essenzialmente per il sistema di gioco e  per la condizione fisica. Prandelli gioca con un 4-3-3 dove il ruolo più adatto per Totti sarebbe quello di Balotelli, che però non può essere sacrificato. Bisognerebbe adottare due sistemi di gioco, uno se gioca Totti e l'altro se non gioca. Cambierebbero le funzioni nei ruoli degli altri giocatori, perchè quando hai un giocatore come il capitano della Roma gli devi inevitabilmente costruire intorno un sistema di gioco. Troppi sconvolgimenti tattici, soprattutto durante una competizione breve come il mondiale, possono essere nocivi. L'altra possibile grana riguarda la condizione fisica. Anche l'anno scorso Totti ha giocato in maniera straordinaria, ma a fine stagione è apparso in calo rispetto ad inizio anno. A Giugno tireremo le somme.

In conclusione, basandoci sul momento attuale Totti è da nazionale, ma a Brasile 2014 mancano 8 mesi, ancora è presto per giudicare, per prendere una decisione definitiva. Ci sono, come detto, diverse circostanze da prendere in considerazione, ma che non si possono affrontare ora. Si possono fare ipotesi, congetture, ma il verdetto ce lo darà come sempre il campo, che è sempre stato e sarà sempre il miglior giudice per decidere chi merita veramente di vestire la maglia azzurra.

sabato 5 ottobre 2013

L'ANGOLO DELLO SCOMMETTITORE

Dopo le coppe, torna il campionato più bello al mondo, ecco i nostri consigli.

Sabato ore 18.00: Chievo-Atalanta 
Partita tra squadre che lottano per gli stessi traguardi. Il Chievo ha perso gli ultimi 2 match ma, specialmente contro la Juve, non ha demeritato mentre gli azzurri sono tornati alla vittoria grazie al 2-0 firmato Denis. Nonostante tutto però, il Chievo ci sembra più in forma e quel volpone di Sannino manterrà altissima la concentrazione, l'1 ha un'ottima quota, provateci!

Giocata consigliata: 1 ( 2.25 ) 

Sabato ore 20.45: Inter-Roma 
A S.Siro arriva la capolista, per una partita che vale già molto. Match che si preannuncia tiratissimo, anche se la rivalità tra queste due squadre è sempre stato uno stimolo a disputare match spettacolari. L'Inter si affida al solito Palacio e prova a recuperare Jonhatan, la Roma si schiera con gli stessi 11 che hanno demolito il Bologna domenica scorsa. L'Inter ha mostrato solidità e carattere, la Roma uno spirito di gruppo e un gioco che mancava da tempo. I giallorossi hanno la miglior difesa e il miglior attacco, l'Inter è seconda in entrambe le classifiche, sarà una gran partita non perdetevela. Per la schedina puntate sul Goal, se volete rischiare provate l'X secco.
Giocata consigliata: Goal ( 1.55 ) 
Giocata sicura: X

Domenica ore 12.30 Parma-Sassuolo
Anticipo di mezzogiorno al Tardini. I ducali dopo l'ottima prova di Firenze vogliono trovare altri punti per dare seguito al buon momento, ancora squalificato Amauri, dentro Sansone, con Biabiany sulla fascia. Sassuolo che viene da due prestazioni superlative con Napoli e Lazio, ma vuole a tutti i costi la prima vittoria, occhio a Zaza, potrebbe essere decisivo. Le due squadre segnano parecchio, puntate sull'over. 
Giocata consigliata: Over 2.5 ( 1.80 ) 

Domenica ore 15.00 Bologna-Verona 
Al Dall'Ara il Bologna ospita una squadra in gran  forma. Bologna a caccia della prima vittoria in stagione, dopo la batosta di Roma avrà una gran voglia di rivalsa,  Verona che in casa vince sempre ma soffre in trasferta,  con il gioiellino Iturbe che potrebbe sorprendere. Noi puntiamo sul Bologna, Diamanti ha il goal in canna. 
Giocata consigliata: 1 ( 2.10 )

Domenica ore 15.00 Catania-Genoa 
Partita tra due squadre in difficoltà. Il Catania ha ritrovato la vittoria ma non ha convinto, Spolli è ancora fuori, Bergessio cerca i primi goal in stagione, potrebbe essere la volta buona. Genoa alla prima con Gasperini, con Gila confermato al centro dell'attacco, anche lui come il bomber del Catania deve sbloccarsi, la potrebbero decidere loro. Il Genoa ha deluso parecchio, puntate sul Catania, il Massimino è un campo difficile per tutti. 
Giocata consigliata: 1 ( 2.10 )

Domenica ore 15.00 Napoli-Livorno
Il Napoli torna al S.Paolo dopo il deludente pareggio di 10 giorni fa contro il Sassuolo. In mezzo una buona vittoria a Genova e una bruttissima partita contro l'Arsenal. Benitez non recupera Higuain e sceglie Pandev con Mertens al posto di Insigne. Livorno che sta sorprendendo tutti, Nicola sembra aver  trovato la formula giusta per restare nella massima serie. Questo Napoli non può fallire, servono i 3 punti per non perdere il passo.
Giocata consigliata: 1 PT ( 1.67 )

Domenica ore 15.00 Sampdoria-Torino
Sfida fondamentale per i blucerchiati, non possono più sbagliare. Delio Rossi rischia, la sua squadra ha raccolto appena 2 punti ed è in crisi di gioco, dentro dunque Pozzi nel tridente con Gabbiadini e Sansone. Toro che, dopo le polemiche del derby, si affida come sempre al capocannoniere Cerci, me vuole trovare i goal di Immobile ancora a secco. Partita imprevedibile, le difese ballano, puntate sul goal.
Giocata consigliata: Goal ( 1.80 )

Domenica ore 15.00 Udinese-Cagliari
Al Friuli arriva il Cagliari di Lopez. L'Udinese si è dimostrata altalenante, come ogni inizio di stagione ma tra le mure amiche parte favorita. Cagliari che è in salute, il pareggio con l'Inter gli ha dato fiducia. Coppie d'attacco a confronto: Muriel contro Ibarbo e Di Natale contro Pinilla, una sfida nella sfida.
Provate con l'X2, è molto alto.
Giocata consigliata: X2 ( 1.89 )

Domenica ore 20.45 Lazio-Fiorentina
Primo dei due posticipi da brividi. All'olimpico la Fiorentina vuole ripetere il colpo grosso dell'anno scorso. Per portare a casa i 3 punti prova a recuperare Pepito Rossi, se non ce la fa dentro Matos, con Cuadrado che torna sulla fascia e i soliti 3 a centrocampo. Lazio in difficoltà quest'anno, Floccari sarà al centro dell'attacco dopo la doppietta di Europa League con  Hernanes e Candreva confermatissimi. Molto complicato dare un pronostico,  provate con l'over.
Giocata consigliata: Over 2.5 ( 1.80 )
Giocata rischiiosa: 2 ( 2.90 )

Domenica ore 20.45 Juventus-Milan
Chiudiamo con la partita dello Juventus Stadium. La Juve non è mai stata così in difficoltà nella gestione-Conte, deve vincere assolutamente per dimostrare di essere ancora la prima della classe. Dentro Quagliarella  a fare coppia con Tevez mentre partirà titolare Padoin. Milan ancora più in crisi: la difesa fa acqua e davanti non c'è Balotelli, Allegri punta sulla voglia di rivincita di Matri, grande ex della partita. Juve che ci sembra favorita, anche se non pensiamo che avrà vita facile.
Giocata consigliata: 1 ( 1.57 )