Cerca nel blog

martedì 26 novembre 2013

"La Vecchia Signora reclama il suo posto"

E dopo tredici giornate cambia la testa del campionato, in un week-end che ha visto la Juve unica vincente delle prime cinque squadre in classifica.
Perentorio il successo Juventino a Livorno, complice una prestazione da sogno per Fernando Llorente. Il ruggito del Re Leone all'Armando Picchi trascina i bianconeri in vetta al campionato. Una prestazione corale che lascia spazio a pochi dubbi sulla forza reale della Juventus, che domenica ha dimostrato ancora una volta di essere la squadra più attrezzata della Serie A. Vidal perno difensivo non ha dato grattacapi a Conte, la difesa rimaneggiata rimane comunque imbattuta per la quinta giornata consecutiva, con altrettante vittorie annesse.
Dall'altra parta un buon Livorno non può davvero rammaricarsi più di tanto, la prestazione degli amaranto è stata più che positivo, e con un roster di questo tipo c'è davvero da fare i complimenti a Nicola, che sta facendo un ottimo lavoro.
Scivolano nell'ordine Napoli, Fiorentina, Inter e Roma.
Brutto passo falso dei partenopei, sconfitti da un destro di Cassano all'angolino.
 Fantantonio chiama la Nazionale, ed un giocatore in questo stato di forma, col suo bagaglio tecnico, non può essere sottovalutato da Prandelli. Il Napoli, distratto e poco incisivo nell'arco dei novanta minuti,  paga gli errori sotto porta del Pipita.
 Higuain è un attaccante fortissimo, ma pecca di killer istinct, quello che ad un attaccante d'area non deve mai mancare.
In ogni caso la testa dei giocatori era sicuramente rivolta con maggiore attenzione alla partita di stasera al Westfalen Stadium di Dortmund, decisiva per il passaggio agli ottavi di finale della Champions League. Occhio Don Rafè, che ora la Juve è a meno sei, lasciarla andare  sarebbe davvero imperdonabile in questo momento.
 Ma se Atene piange, Sparta non ride, e così l'Inter fallisce l'aggancio al terzo posto, nonostante una buona prestazione da parte dell'undici nerazzurro in quel di Bologna.
Terzo pareggio consecutivo per Mazzarri dopo la sosta della Nazionali, che paga la mancanza di un bomber sottoporta. Domenica poi Palacio ha dimostrato di essere umano, e se in panchina come sostituto ti puoi permetter il solo Belfodil... La prima di Thohir è un Ni, ma ci sarà tempo per recuperare.
Cade la Viola a Udine.
Basta(il verbo, non il serbo) un goal di Hertaux ai bianconeri di Guidolin per avere ragione della banda di Montella, che anche questa volta spreca tanto, troppo, nel primo tempo, in cui c'era anche un rigore su Rossi, e fallisce così il sorpasso sull'Inter. L'Udinese centra il primo successo Importante della stagione, ed ora andrà a Torino con il morale alto. Prepariamoci ad una grande partita.
E perchè no, visto che non c'è due senza tre, la Roma "decide" di pareggiare anche contro il Cagliari, dopo aver sprecato contro Sassuolo e Torino. Solo due goal segnati nelle ultime tre partite. Un certo Francesco Totti sta dimostrando, non giocando, quanto lui sia ancora oggi il faro di questa squadra, una luce dalla quale la Roma non può assolutamente prescindere se vuole continuare a lottare per lo scudetto.
Ljajic si dimostra ancora acerbo per questo tipo di partite, mentre è da lusingare la prestazione  di Maicon, che con una falcata di sessanta metri con tiro all'incrocio incluso, deviato in corner da uno straordinario Avramov, ha ricordato paurosamente quel Maicon, eroe del triplete con l'Inter e terzino destro più forte degli ultimi dieci anni.
Una menzione speciale va al Chievo, che dopo undici anni dall'ultimo derby, vince  al 92' grazie all'eroe che non ti aspetti, Lazarevic, e manda in visibilio i supporters gialloblù. Corini che tanto bene aveva fatto l'anno scorso si ripresenta da vincente, giusto così.
 L'applauso più grande va però a Luci, capitano amaranto, sceso sul terreno di gioco contro la Juve giocando una partita di grande cuore, mentre suo figlio sta combattendo una partita ben più ardua fuori dal campo.
 Forza capitano, non mollare, mai.

Marco Cesario

Nessun commento:

Posta un commento