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mercoledì 2 ottobre 2013

LA CACCIA CONTINUA



Concluso il monday night, la sesta giornata conferma la regina del campionato al primo posto.
18 punti, 17 gol fatti, uno subito, numeri che parlano da soli.
 Rudi Garcia, un personaggio niente male, suona la chitarra, canta, e predica la calma, ma dopo tanto tempo finalmente il tifoso giallorosso aspetta con gioia e trepidazione la prossima partita.
Al Bologna Totti e co. ne hanno rifilati  cinque, con un Gervinho in versione deluxe, e non a caso più della metà dei gol fatti porta la firma dei tre esterni d'attacco, con il capitano falso nueve che sciorina assist ad ogni giornata.
E' stato un turno di campionato che ha regalato gli acuti di Napoli e Juve. I partenopei hanno tirato fuori dal cilindro il goleador che non t'aspetti, Goran Pandev, capace di gelare Marassi con due perle nella prima mezz'ora, e successivamente di amministrare il match.
 La Juve sconfigge il Toro tra mille polemiche, anche se  alla fine il risultato è giusto per quello che si è visto in campo. Torino timido ed impacciato, zero tiri in porta e tanti rimpianti; bianconeri che timbrano con un gol irregolare, dopo aver sprecato con Giovinco e Tevez.
Non è però la stessa schiacciasassi dell'anno scorso, gli ingranaggi consolidati hanno bisogno di una piccola revisione, Conte ne è consapevole, la serie A ringrazierà (forse).
Scivola sul campo bagnato di Trieste un'Inter generosa, incapace di colpire il Cagliari sin da subito e punita da una deviazione sfortunata di Rolando sul tiro di Nainggolan. Toh, l'indonesiano che sarebbe dovuto essere, e forse sarà, il simbolo del nuovo corso targato Thoir.
Mazzarri non risparmia nessuno, polemizza con la Lega e con l' "amico" Montella, che di certo non naviga in acque tranquille, tramortito dal colpo "Gobbi" allo scadere, dopo aver ribaltato la situazione con Rodriguez e Vargas.
 E, diciamolo, stavolta la viola è stata anche un pò bruttina, eh Vincè?
Vola il Verona, che acciuffa la Lazio a punti 10 e ci regala il gioiellino Iturbe, con il Bentegodi che da tempo non applaudiva in questa maniera un esordiente. Commuove il Sassuolo di Di Francesco, Schelotto e Floro Flores trascinano i suoi nella rimonta, e i neroverdi raccolgono finalmente il primo punto anche tra le mura amiche.
Vince, ma non convince il Milan targato Birsa, emblema di questa squadra, che lotta e si impegna, ma manca di qualità. Si risveglia Denis, che trascina i suoi alla vittoria contro un' Udinese lontana parente di quella vista lo scorso anno, vera delusione di questo inizio del campionato parimenti al Bologna di Pioli, che alla casella vittorie registra dopo sei giornate  un deprimente zero.
Ci sarà tempo per tutti, o forse no, là davanti si corre ad una velocità non banale, e anche un piccolo passo falso potrà  risultare fatale.
Bisogna essere vigili allora, occhi puntati sull'obiettivo, la caccia è aperta, e continua.

M.C.


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