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sabato 14 dicembre 2013

LA SCOMMESSA VINCENTE

CATANIA-VERONA: le due squadre stanno vivendo stagioni opposte: gli uomini di De Canio sono sempre più ultimi mentre il sogno del Verona continua grazie alla vittoria in rimonta del Verona. Tuttavia il Catania ha vinto solo in casa mentre il Verona in trasferta soffre parecchio. De Canio dovrà quindi sforzarsi al massimo se vuole salvare la sua panchina traballante. PRONOSTICO 1X
JUVENTUS-SASSUOLO: occhio al Sassuolo: ha già fermato Roma e Napoli. Davvero difficile, tuttavia, che la Juve toppi proprio questa settimana, in casa. Anzi, l’eliminazione dalla Champions spingerà ancora di più i bianconeri a fare bene in campionato, dove peraltro sembra proprio inarrestabile: 7 vittorie consecutive per ora. PRONOSTICO 1
GENOA-ATALANTA: rispettivamente due punti e un punto nelle ultime tre gare: un po’ poco, anche se non si puo’ dire che le due squadre non stiano facendo bene. In particolare il Genoa di Gasperini ha riacquistato fiducia e in casa sta facendo molto bene. PRONOSTICO 1X
LAZIO-LIVORNO: lo 0-0 in Europa League conferma le difficoltà in attacco della Lazio; dall’altra parte c’è il terzo peggior attacco del campionato (15 gol). PRONOSTICO UNDER 2,5 FIORENTINA-BOLOGNA: il Bologna non riesce più a vincere e in trasferta contro Rossi e compagni sarà davvero dura, però la difesa dei viola non è sicuramente invalicabile: Neto ha mantenuto la sua porta inviolata in pochissime circostanze. PRONOSTICO GOAL
 PARMA-CAGLIARI: buon campionato delle due compagini che non perdono ormai da quasi un mese e mezzo. Partita imprevedibile e interessante tecnicamente, difficile puntare su una delle due squadre, entrambe interessate a mantenere l’imbattibilità. PRONOSTICO X
CHIEVO-SAMPDORIA: discorso simile per l’incontro al Bentegodi: la cura dei due nuovi allenatori, Corini e Mihajlovic, sta dando i suoi frutti: le due squadre si sono rialzate alla grande e si sono temporaneamente levate dai guai. Un passo falso potrebbe risultare devastante: partita molto in equilibrio. PRONOSTICO X

 NAPOLI-INTER: il big match al San Paolo vede in campo due grandi squadre e, soprattutto, due grandi attacchi. Difficile dire la favorita ma di certo lo spettacolo non mancherà. PRONOSTICO OVER 2,5 MILAN-ROMA: Milan rivitalizzata con il passaggio agli ottavi in Champions League costruita soprattutto su una solida difesa: darà sicuramente filo da torcere agli uomini di Garcia che, tuttavia, sembrano molto concentrati a non perdere contatto con la Juventus, impegnata nell’incontro non impossibile contro il Sassuolo. La vittoria, dunque, è d’obbligo. PRONOSTICO 2

Mario Colavita

martedì 10 dicembre 2013

LA ROMA E' L'ULTIMA SPERANZA CONTRO IL MONOPOLIO JUVE

E sono sette: le meraviglie juventine di fila. Dopo le quattro sberle di Firenze per i bianconeri sono arrivati sette successi e zero gol subiti. 40 punti su 45, un carrarmato, una corazzata, che, alla faccia della pancia piena, vuole mostrare a tutti di avere ancora fame. Ci sta riuscendo eccome (5 punti in più dell'anno scorso) e se non fosse per un'altra corazzata del nostro campionato probabilmente questo scudetto sarebbe già sulla strada di Torino, sponda bianconera. Si è la Roma l'altra corazzata, avete capito bene. 11 vittorie, 4 pareggi, miglior difesa d'Europa, e uno 0 alla casella delle sconfitte da far gonfiare il petto. Guariscono dalla pareggite i giallorossi e lo fanno contro un'ottima Fiorentina, grazie alle devastanti azioni di Gervinho ed ai gol di Maicon e Destro. Mattia rientra e segna subito, accecato dalla rabbia e dalla fame di chi è stato troppo lontano dai campi. Azzanna il pallone e lo scaglia in porta per la rete decisiva, come a dire: "Vi eravate dimenticati di me?", ma forse per avvertire anche la Juventus: "Ehi, per lo scudetto dovete fare i conti anche noi". Probabilmente solo con noi. Già perchè mentre le due in testa vanno forte dietro rallentano. Napoli e Inter fanno divertire ma non si divertono, ne beccano e ne fanno tre rispettivamente a Udinese e Parma, due squadre che possono mettere in difficoltà chiunque, ma che vanno battute in casa propria se si vogliono avere ambizioni degne di questo nome. In ogni caso sarà una gran bella bagarre per il terzo posto, perchè partenopei, neroazzurri e anche la Fiorentina sono tre ottime squadre guidate da tre ottimi allenatori. Stanno attraversando un periodo di appannamento comprensibile. Si riprenderanno, ne siamo certi.
Chi non sorride sono il Milan e la Lazio, che continuano il loro anonimo campionato. Ai rossoneri non basta un super Super Mario e il solito Kakà per espugnare Livorno perchè la difesa rimane da zona retrocessione. Nei biancocelesti invece la musica è sempre la stessa: manca Klose, Hernanes e Candreva sono sottotono, Petkovic è a rischio e nonostante sembri l'ultimo responsabile di questa crisi potrebbe essere il primo, e forse l'unico, a pagare. Sorride Verona, da entrambi i lati, quello del meraviglioso Hellas di Mandorlini, che vola a -2 dalla zona Europa e quello del Chievo di Corini, arrivato alla terza vittoria di fila, ora la salvezza è un'impresa possibile. Cade il Genoa nel recupero a Cagliari, che ritrova i colpi del suo genietto, Marco Sau, uno che può rendere ancor più bello da vedere questo campionato. Infine un elogio a Sinisa Mihajlovic, che ha scosso la Samp dal torpore e dopo due ottimi pareggi con Lazio ed Inter l'ha portata alla prima vittoria col Catania, una squadra che sta facendo di tutto per non lottare per la salvezza.

venerdì 6 dicembre 2013

INTERVISTA A GIANACARLO ANTOGNOGNI: "ROMA-FIORENTINA APERTA A QUALSIASI RISULTATO"

L’ex numero 10 gigliato: “L’Italia tra le favorite per vincere il Mondiale”
Per un punto sul campionato e non solo ho contattato Giancarlo Antognoni, ex capitano della Fiorentina tra gli anni settanta e ottanta e campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982.
Antognoni detiene il record di presenze in maglia viola in Serie A: ben 341.

Ieri lei era a cena con Gabriel Omar Batistuta a Firenze. Entrambi potete entrare a far parte della società gigliata?
Io ormai ho perso le speranze di entrare nella società viola. Finché ci sarà questa proprietà non vedo possibilità per me. A Bati piacerebbe molto rappresentare la Fiorentina nel mondo, ma da quello che mi risulta non ci sono trattative in corso affinché ciò avvenga.

Che Roma-Fiorentina sarà?
Sarà una gara spettacolare. Si affronteranno due squadre che si equivalgono, anche se i giallorossi hanno qualche punto in più. Entrambe le compagini giocano un buon calcio. Tutti e due gli allenatori schiereranno formazioni offensive per vincere la partita.

La Juventus stasera sarà impegnata a Bologna. I bianconeri potranno avere la testa all’impegno contro il Galatasaray di Champions League?
Mister Conte ha detto che schiererà la formazione migliore. La Juve possiede il parco giocatori migliore di tutta la Serie A ed è la favorita per vincere lo Scudetto.

Come vede il connubio Adriano Galliani e Barbara Berlusconi in casa Milan?
E’ una decisione che ha preso Silvio Berlusconi. Penso che questa scelta sia stata fatta per non stravolgere i piani societari durante la stagione, ma ci saranno altri cambiamenti nell’imminente futuro.

Oggi ci saranno i sorteggi per il Mondiale in programma quest’estate in Brasile. L’Italia che ruolo potrà avere in questa rassegna iridata?
Non mi sono piaciuti i criteri adottati per il sorteggio: mortificano l’Italia. Gli azzurri rischiano di essere inseriti in un girone di ferro. La Nazionale italiana però nelle difficoltà riesce a trovare sempre il meglio di sé. Il C.T. Cesare Prandelli ha svolto un lavoro eccezionale e penso che l’Italia possa disputare un Mondiale da protagonista. Il Brasile, l’Argentina, la Germania e la Spagna, insieme appunto l’Italia, sono le nazionali che possono vincere il Mondiale, ma occhio alle outsider Uruguay e Colombia.

Stefano Rizzo

 Potete leggere questo articolo anche su: http://www.passionedelcalcio.it/interviste-in-esclusiva/giancarlo-antognoni-roma-fiorentina-aperta-a-qualsiasi-risultato.php#.UqH6GidnSSp

mercoledì 4 dicembre 2013

GOD SAVE THE SOCCER: UNA GIORNATA IN UNO STADIO INGLESE

Di recente in Italia si parla molto dei problemi legati agli stadi e delle curve.
I tifosi più movimentati intonano cori offensivi e razzisti verso i rivali sul campo e sugli spalti, e la federazione chiude interi settori degli stadi come punizione.
Tutto questo, al meno per il momento, non sembra che stia dando particolari frutti, anzi ciò sta creando ancora più rabbia e sta facendo coalizzare gli ultras di tutte le squadre contro le istituzioni del calcio e contro le società.
Di recente, più precisamente il 7 novembre, ho avuto la fortuna di assistere alla partita di Europa League Tottenham-Sheriff a White Hart Lane nel nord di Londra. 
In quest'occasione ho potuto notare ancor di più come la situazione in Inghilterra sia totalmente diversa da quella italiana. 
Per cominciare bisogna dire che il quartiere del Tottenham in realtà non e' proprio considerato uno dei più tranquilli della capitale inglese, anzi proprio qui anni fa scoppio' la famosa rivolta estiva. Nonostante tutto ciò, e nonostante fosse un freddo giovedì sera, una grande fila di gente si riversava per la grande strada per raggiungere lo stadio. 
White Hart Lane (35000 posti) era quasi al completo. Tante famiglie, tanti bambini.
Per l'occasione la società, sapendo di poter coinvolgere tanta gente, avendo chiaramente uno struttura di proprietà, ha permesso l'accesso a tutti ponendo 20sterline (per chiarirci 24 euro) come prezzo fisso per ogni posto in qualsiasi settore. 
All'entrata al campo e' impossibile non notare il colpo d'occhio. 
Ci si trova subito attaccati al terreno di gioco. Infatti ovunque ci si trovi all'interno dello stadio si può avere la sensazione di stare all'interno del campo. I giocatori non sono piccoli ed irriconoscibili per la lontananza, ma al contrario sono a grandezza naturale, perfino troppo vicino.
Non esistono barriere, ne fra un settore e l'altro, ne tantomeno fra gli spalti ed il campo, tanto che sorge spontanea la riflessione su quanto sia facile "invadere il campo", oppure su quanto sia semplice insultare il guardalinee oppure il giocatore avversario. Eppure questo non accade. Anzi, la mancanza di barriere inoltre evita molti insulti razzisti, in quanto e' facile insultare da centinai dei metri di distanza, meno facile invece è farlo da pochi passi. Non credo che giocatori di un metro e novanta e grandi come armadi la prenderebbero molto bene.
Lo stadio era tutto blu, per le bandiere e le sciarpe degli Spurs, tranne che per una piccolo settore dove spiccava il giallo dei moldavi dello Sheriff. 
Ah per la precisione, non c'erano barriere divisorie nemmeno a separare le due tifoserie avversarie, anzi entrambe erano divise da semplicemente una fila di posti.
Tutto ciò arebbe impensabile in Italia. Alla prima palla dubbia oppure al primo intervento scatterebbe la rissa. 
Il Tottenham, da prima del girone a punteggio pieno, si e' presentato alla gara in totale tranquillità e con la possibilità di raggiungere direttamente i sedicesimi di finale, già con due giornate di anticipo. Dall'altra parte i moldavi erano (e sono) ultimi, per cui sono venuti a Londra con il coltello fra i denti per poter sperare in una memorabile vittoria che li avrebbe potuti rilanciare per il secondo posto.
Dunque Villas Boas, sicuro per la posizione in classifica, per questa partita aveva optato per un ampio turnover, lasciando in panchina i nuovi acquisti Paulinho e Soldado, e schierando in campo giocatori poco utilizzati e che per ora non hanno ancora del tutto convinto, come il veterano Defoe, il quarantenne Friedel, ed anche una vecchia conoscenza del nostro campionato passato oltre la manica per ben 35 milioni, l'argentino Erik Lamela. 
Il primo tempo scorre senza che nessuna delle due squadra provi veramente a far male, lo Sheriff e' ben posizionato in campo e gli Spurs non tentano l'affondo. 
Nella ripresa invece proprio l'ex Roma esce ispirato dagli spogliatoi e fa impazzire la difesa moldava, prima realizzando il goal dell'1-0 con un bel sinistro sul palo del portiere, e poi procurandosi il calcio di rigore (realizzato da Defoe) del 2-0 con un grande slalom in area di rigore (proprio sotto i miei occhi.)
I cori dei tifosi fin dall'inizio hanno incitato la squadra di casa e fatto scuotere i seggiolini, ed al momento dei goal tutto lo stadio.
Al momento del goal dello Sheriff, pero', tutti si sono ammutoliti, tranne che per i tifosi moldavi. Infatti proprio al 75' la squadra ospite ha accorciato le distanze, dopo una strana e corta respinta da parte di Brad Friedel, che così facendo aiuta non poco gli avversari.
Una bella papera.
Nonostante la gara fosse riaperta, i moldavi non si sono fatti più vedere dalle parti del portiere in pre-pensionamento (40 anni), e quindi gli Spurs controllando il pallone ed il gioco sono riusciti a portare a casa la vittoria, che gli permette di accedere direttamente ai sedicesimi, con due giornate di anticipo. Il migliore in campo, a mio avviso, e' stato sicuramente l'ex romanista Lamela, ma allo stesso tempo si sono potute notare le grandi doti del danese Eriksen e del brasiliano Paulinho, sebbene fosse entrato a partita in corso. 
Certo e' stata una partita di Europa League, ma la civiltà mostrata allo stadio fra le due tifoserie non si può non notare, soprattutto per un italiano abituato a vedere brutte cose anche in Europa (Napoli e Lazio lo testimoniano, per altro quest'ultima proprio contro gli Spurs). 
Anni fa in Inghilterra gli stadi non erano proprio un luogo per famiglie, difatti il soccer anglosassone era colpito dal problema degli Hooligans, persone che spesso non andavano a vedere la loro squadra del cuore, ma usavano come pretesto la partita per fare scontri contro la tifoseria avversaria. 
La Tatcher, per quanto molto discutibile, riuscì a risolvere questo problema prendendo pero' misure molto dure e repressive, facendo allontanare definitivamente queste persone dai luoghi dove si gioca a calcio.
Il calcio e' uno spettacolo, potremmo dire anche uno show, come a teatro o a cinema, e sicuramente i tifosi fanno parte di questo spettacolo. Tutte le coreografie, i cori, i seggiolini che tremano, fanno parte del calcio stesso. E' brutto vedere gli stadi vuoti. Non esisterebbe il calcio senza il pubblico.
Cio' pero' non significa che, siccome si paga il biglietto, sia permesso di finire nell'illegalità. 
Una volta per tutte andrebbe chiarita la posizione dello Stato e della Lega Calcio, in modo da non far più accadere situazioni brutte, come quelle di Nocera e di Genova, quando i tifosi costrinsero i giocatori a venire sotto la curva per fornire delle spiegazioni, e per consegnare le maglie, come in segno di sottomissione alla curva. 
Bisogna seriamente pensare a come risolvere questo problema, sperando di non finire per fare quello che fece la Tatcher.
Basterebbe un po' di civiltà, ma a volte sembra che sia chiedere troppo. Se essere civili vuol dire essere di regime...
Una cosa pero' in conclusione va detta: lo stadio sarà stato anche meraviglioso e sicuro, ma all'uscita mi è un po' mancato il panino con la porchetta. 

GAETANO GHIURA 

martedì 26 novembre 2013

"La Vecchia Signora reclama il suo posto"

E dopo tredici giornate cambia la testa del campionato, in un week-end che ha visto la Juve unica vincente delle prime cinque squadre in classifica.
Perentorio il successo Juventino a Livorno, complice una prestazione da sogno per Fernando Llorente. Il ruggito del Re Leone all'Armando Picchi trascina i bianconeri in vetta al campionato. Una prestazione corale che lascia spazio a pochi dubbi sulla forza reale della Juventus, che domenica ha dimostrato ancora una volta di essere la squadra più attrezzata della Serie A. Vidal perno difensivo non ha dato grattacapi a Conte, la difesa rimaneggiata rimane comunque imbattuta per la quinta giornata consecutiva, con altrettante vittorie annesse.
Dall'altra parta un buon Livorno non può davvero rammaricarsi più di tanto, la prestazione degli amaranto è stata più che positivo, e con un roster di questo tipo c'è davvero da fare i complimenti a Nicola, che sta facendo un ottimo lavoro.
Scivolano nell'ordine Napoli, Fiorentina, Inter e Roma.
Brutto passo falso dei partenopei, sconfitti da un destro di Cassano all'angolino.
 Fantantonio chiama la Nazionale, ed un giocatore in questo stato di forma, col suo bagaglio tecnico, non può essere sottovalutato da Prandelli. Il Napoli, distratto e poco incisivo nell'arco dei novanta minuti,  paga gli errori sotto porta del Pipita.
 Higuain è un attaccante fortissimo, ma pecca di killer istinct, quello che ad un attaccante d'area non deve mai mancare.
In ogni caso la testa dei giocatori era sicuramente rivolta con maggiore attenzione alla partita di stasera al Westfalen Stadium di Dortmund, decisiva per il passaggio agli ottavi di finale della Champions League. Occhio Don Rafè, che ora la Juve è a meno sei, lasciarla andare  sarebbe davvero imperdonabile in questo momento.
 Ma se Atene piange, Sparta non ride, e così l'Inter fallisce l'aggancio al terzo posto, nonostante una buona prestazione da parte dell'undici nerazzurro in quel di Bologna.
Terzo pareggio consecutivo per Mazzarri dopo la sosta della Nazionali, che paga la mancanza di un bomber sottoporta. Domenica poi Palacio ha dimostrato di essere umano, e se in panchina come sostituto ti puoi permetter il solo Belfodil... La prima di Thohir è un Ni, ma ci sarà tempo per recuperare.
Cade la Viola a Udine.
Basta(il verbo, non il serbo) un goal di Hertaux ai bianconeri di Guidolin per avere ragione della banda di Montella, che anche questa volta spreca tanto, troppo, nel primo tempo, in cui c'era anche un rigore su Rossi, e fallisce così il sorpasso sull'Inter. L'Udinese centra il primo successo Importante della stagione, ed ora andrà a Torino con il morale alto. Prepariamoci ad una grande partita.
E perchè no, visto che non c'è due senza tre, la Roma "decide" di pareggiare anche contro il Cagliari, dopo aver sprecato contro Sassuolo e Torino. Solo due goal segnati nelle ultime tre partite. Un certo Francesco Totti sta dimostrando, non giocando, quanto lui sia ancora oggi il faro di questa squadra, una luce dalla quale la Roma non può assolutamente prescindere se vuole continuare a lottare per lo scudetto.
Ljajic si dimostra ancora acerbo per questo tipo di partite, mentre è da lusingare la prestazione  di Maicon, che con una falcata di sessanta metri con tiro all'incrocio incluso, deviato in corner da uno straordinario Avramov, ha ricordato paurosamente quel Maicon, eroe del triplete con l'Inter e terzino destro più forte degli ultimi dieci anni.
Una menzione speciale va al Chievo, che dopo undici anni dall'ultimo derby, vince  al 92' grazie all'eroe che non ti aspetti, Lazarevic, e manda in visibilio i supporters gialloblù. Corini che tanto bene aveva fatto l'anno scorso si ripresenta da vincente, giusto così.
 L'applauso più grande va però a Luci, capitano amaranto, sceso sul terreno di gioco contro la Juve giocando una partita di grande cuore, mentre suo figlio sta combattendo una partita ben più ardua fuori dal campo.
 Forza capitano, non mollare, mai.

Marco Cesario

mercoledì 20 novembre 2013

FENOMENO CR7: IL SEGRETO DELL'ETERNA RINCORSA

"L'utopia è come l'orizzonte: fai due passi e l'orizzonte si allontana di due passi, ne fai dieci e l'orizzonte si allontana di dieci. A che serve l'utopia allora? Serve a camminare". Cosi scriveva Eduardo Galeano qualche decennio fa, cercando di trovare una giustificazione dell'utopia. Non sarà utopia quella che guida Cristiano Ronaldo durante le sue partite ma la metafora calza a pennello. Da anni le gesta memorabili di Messi lo hanno relegato al ruolo di eterno secondo e non hanno fatto altro che sminuire il rendimento sovraumano dell'asso portoghese. Paradossalmente questa subordinazione, questa eterna rincorsa all'irraggiungibile Pulce invece di demoralizzarlo gli ha dato nuovi stimoli, che gli permettono ormai da svariati anni di giocare con una continuità di rendimento mostruosa.
CR7 ha vinto tutto ciò che a livello di club un giocatore può vincere, ha un conto in banca pieno zeppo di zeri, ha sulla propria mensola di casa tanti riconoscimenti individuali, eppure gioca come se avesse ancora tutto da dimostrare. Cura ogni dettaglio, a cominciare dai singoli allenamenti, cerca ogni giorno di perfezionarsi e di migliorare, per quanto possibile. Ama la bella vita certo, chi non lo farebbe al posto suo, ma tutte le distrazioni che il suo successo comporta non lo distolgono da quello che è il suo vero obiettivo: dimostrare in ogni singola partita il suo valore, in barba ai denigratori e a coloro che lo considerano solo un fighetto che se la tira. Ronaldo è il fantastico risultato dell'addizione tra talento e umiltà, che raramente vanno di pari passo nei giovani fuoriclasse o presunti tali che popolano il calcio mondiale. Giocatori nostrani con creste ed orecchini che si atteggiano a fenomeni dovrebbero prendere esempio da lui per non rischiare di sprecare il proprio talento, ma anzi metterlo al servizio della propria squadra e della propria nazionale.
Non si tratta di esprimere giudizi su chi sia il migliore in generale. Non si tratta di assegnare il Pallone d'Oro a questo o a quel giocatore. Non si tratta di schierarsi dalla parte di Messi, Ronaldo o Ribery. Siamo di fronte ad uno dei più completi e decisivi giocatori dell'ultimo decennio. Fuoriclasse cosi vanno goduti  prima di essere giudicati perchè portano questo sport ad un livello più alto e questo è un privilegio che spetta a pochi. Questa dote è e rimarrà tale anche senza nessun riconoscimento.
A prescindere se a fine carriera sarà considerato il numero uno o il numero due. A prescindere se riuscirà nel suo intento oppure no l'augurio che ogni appassionato di calcio si deve fare è che Ronaldo continui a provarci fino all'ultimo giorno della sua carriera. Che continui a camminare verso l'orizzonte e a farci divertire.
Grazie di tutto CR7.

lunedì 11 novembre 2013

EUROPA, STIAMO TORNANDO




Doveva essere il big match, e così è stato. E' finita 3-0 per la Juventus. Risultato rotondo, forse eccessivo visto il buon secondo tempo del Napoli, ma vittoria ampiamente meritata per i bianconeri.
La differenza l'hanno fatta i colpi di genio di Pirlo e Pogba. Fenomeni, già.
Ma pagati quanto? Ieri sera la Juve ha segnato tre gol, per un costo complessivo di 400.000 €. Un dato che impressiona, e che testimonia l'ottimo lavoro della dirigenza juventina nel corso di questi ultimi anni. Llorente, oggetto misterioso fino alla quinta giornata di campionato, inizialmente mai impiegato da Conte, si è rivelato un'arma preziosa del gioco bianconero. Ora finalmente le fasce del 3-5-2 tipicamente italiano possono essere sfruttate al meglio dai giocatori juventini, certi della costante e determinante presenza in area del Re Leone. La Juve ha letteralmente annichilito nel primo tempo i partenopei, un capolavoro tattico da parte di Conte, che ha chiesto ed ottenuto un grande lavoro in fase di copertura da parte delle due punte, in costante pressione su Inler e Berhami, fonti del gioco partenopeo. Barzagli e Bonucci perfetti su Higuain e Callejon, solo Insigne con le sue giocate si è distinto tra i biancoazzurri.
Benitez  paga l'approccio disincatato alla partita dei suoi, in sofferenza sin dai primi istanti di gioco. Nella ripresa il Napoli ha mancato con Hamsik il pareggio ed è stata punita dalla magia di Pirlo. Se poi anche Buffon vive una serata di grazia, allora non c'è ne davvero per nessuno.

Si riapre ufficialmente il campionato, anche se sapevamo che non era mai stato chiuso,  complice il passo falso della Roma in casa con il Sassuolo, che ancora una volta ferma una grande, dopo il Napoli. Giallorossi poco incisivi sotto porta e puniti allo scadere dal guizzo di Berardi, classe 94' e media di un gol ogni 94 minuti di gioco. Senza Totti non è la stessa Roma, solo quattro goal in altrettante partite per la Roma, che ora ha solamente un punto di vantaggio sui bianconeri.
Quarto posto solitario dell'Inter, che si sbarazza del Livorno grazie ad un'autorete di Bardi, talentuoso portiere di proprietà nerazzurra, che spiana la strada del successo ai ragazzi di Mazzarri. Inter poco bella, ma concreta. Un applauso simbolico e non  al rientro di capitan Zanetti, al quale l'intero stadio ha tributato una standing ovation al momento dell'entrata in campo.
Vince, pur sprecando, la Fiorentina di Montella, che alla fine rischia la beffa, ma viene graziata da Mustafi e Wzolek. Sugli scudi ancora una volta Pepito Rossi, capocannoniere del campionato e vero e proprio leader dei Viola. Il suo tiro a giro per il raddoppio si contende con Pogba e Pirlo la palma di goal più bello della giornata. Sulla graticola Delio Rossi, Mihajlovic sembra pronto a sostituirlo.
Stenta ancora il Milan, che non va oltre uno 0-0 striminzito al Bentegodi,  condannando definitivamente i rossoneri ad una stagione mediocre, a meno di clamorosi ribaltoni.

Con grinta portano a casa i tre punti Cagliari ed Atalanta, che ringrazia Curci al 92', quando il portiere non trattiene la conclusione di Livaja. Arriva anche la terza vittoria consecutiva per Gasperini, 10 punti in quattro partite.
La sosta per le Nazionali, la terza dall'inizio del campionato( ma non saranno un pò troppe?) ci costringe ad aspettare altre due settimane prima di rivivere le emozioni della Serie A.

Ah, ieri in Premier si è giocata Manchester Utd-Arsenal. E' finita 1-0 per i Red Devils in una partita bruttina, mai realmente viva.
E allora diciamolo, che per una volta il big match più bello del week-end si è giocato da noi.
Stiamo tornando. La Coppa dalle grandi orecchie è avvertita.


MARCO CESARIO