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lunedì 28 ottobre 2013

La giornata dei Top-Player


E' stata una giornata apparentemente banale. Le prime della classe si confermano in casa e fuori, e segmentano ancor di più la classifica in due tronchi oramai ben definiti. Roma, Napoli e Juve, sono loro tre che quest'anno lotteranno per il primo posto. Attenzione a Inter e Fiorentina però, mai dome e con grande carattere. Poi Milan, lazio , Udinese, e tutte le altre, che si apprestano ad un campionato opaco, senza infamia nè gloria. E le ultime della classe, Chievo, Sassuolo, Bologna, Livorno e Genoa, relegate alla lotta per la salvezza. E' anche vero che siamo alla nona giornata, quindi è presto per proclamare sentenze, però finora i risultati parlano chiaro.   La vittoria della Roma a Udine, la nona consecutiva, raggiunto ed eguagliato il record della Juve targata Capello, è stata la vittoria della grande squadra. Il primo tempo Muriel e Gabriel Silva hanno combinato non pochi scompigli nella retroguardia giallorossa, che ha comunque retto il colpo grazie ad una prestazione gigantesca di Castan e Benatia. L'espulsione di Maicon a metà ripresa sembrava dare una svolta alla partita, ma non quella prevista dai friulani, che incassano il gol di Bradley  grazie ad un contropiede orchestrato alla perfezione da Strootman, che ricorda sempre di più il prototipo del centrocampista totale moderno.                      Lasciando da parte le lodi per Garcia per una giornata, la vittoria della Roma è stata riassunta alla perfezione dal suo capitano con un Tweet: " Questa Roma ha due palle così". Espressione colorita, ma efficace, che riassume l'andamento del sontuoso campionato giallorosso fino ad oggi.
"Sliding Doors", film americano ( ogni riferimento è puramente casuale) del 1988, si presta molto bene alla descrizione della partita di Parma, che ha visto soccombere un Milan generoso ed ingenuo. Al minuto 58' traversa di Gargano, che poteva chiudere definitivamente i conti, ribaltone rossonero e pareggio immediato, prima con Matri e poi con Silvestre. La ruota sembra girare, ma Kakà si fa ipnotizzare due volte da Mirante, vanificando i sogni del Diavolo. Poi all'ultimo respiro Parolo, con la complicità di Matri, che evidentemente non aveva voglia di prendersi una pallonata sugli stinchi.
Incolore la partita di Balotelli. 
Inter, Juve e Napoli portano a casa i tre punti, come da copione, con la firma dei loro tre giocatori migliori: Palacio, Tevez ed Higuain.  Altra partita sopra le righe per l'attaccante argentino, che fa reparto da solo e non lascia mai punti di riferimenti ai difensori gialloblù. E' stata un'Inter un pò casuale, i gol sono arrivati tutti da situazioni rocambolesche, buone cose si sono viste da Guarin, meno da Kovacic, la cui ora dovrebbe essere già scoccata da un pezzo. Disattenta in difesa, manca ancora qualcosa per poter ambire alla Champions League. La Juve ha trovato il suo top-player. Tevez gioca come un animale indemoniato, mai fermo, mai stanco, mai piegato.  I bianconeri sono un'ottima squadra , che però riesce sempre a concretizzare poco rispetto alle occasioni create.  Llorente alla terza consecutiva da titolare si sta ritagliando il suo spazio, il ritorno di Lichsteiner sulla fascia sarà fondamentale anche per lui, che vive di cross. Dopo la partita Conte ha  letteralmente inveito contro i giornalisti, additando loro di aver "inventato" notizie false riguardo la presunta rottura con Marotta. Ricorda Mourinho, senza esserlo davvero fino in fondo. Questo nuovo atteggiamento potrebbe anche non pagare.  Il Napoli non si affatica più di tanto, complice una prestazione vergognosa del Torino, mai pericoloso nei primi 45' e fiacco nel secondo tempo. Ci pensa El Pipita, con due rigori, a regalare i tre punti ai partenopei, che rimangono così appaiati ai bianconeri a 5 punti dalla Roma capolista. Vince su un campo difficile la Fiorentina, che ha in Cuadrado un'arma micidiale, e non lo scopriamo certo oggi dopo una doppietta decisiva nell'economia della partita e della stagione viola.  Il Chievo raccoglie meno di quanto sperato, e forse meritato. Ora c'è la Roma, e Sannino si gioca la panchina in un match non propriamente alla portata dei gialloblù. Poche emozioni in Catania Sassuolo, uno 0-0 che lascia con l'amaro in bocca i siciliani, involuti rispetto lo scorso anno.  Raccoglie un altro punticino Di Francesco, 4 punti nelle ultime 2, per dire che  il Sassuolo non si arrenderà tanto facilmente, come è giusto che sia. Vittoria scacciacrisi per la Lazio che supera non senza qualche patema un Cagliari sprecone. In una partita abbastanza brutta splende la stella di Miro Klose, al ritorno dall'infortunio e subito decisivo. Vince anche la Samp, contro l'Atalanta, in una partita abbastanza incolore. Decide Mustafi, giocatore interessante, e di prospettiva. Si gioca già domani sera, non c'è il tempo per rifiatare, la corsa continua, incessante.

lunedì 21 ottobre 2013

LA LUPA DAGLI OCCHI ROSSI

Pochi si sarebbero aspettati una partita del genere a Firenze, quasi nessuno avrebbe immaginato un secondo tempo così.
Ma andiamo con ordine.
La Juve non prendeva quattro gol dal 6 gennaio 2011, in casa contro il Parma. Erano altri tempi, la Juve arrivò settima e Del Neri venne presto esonerato.
Ieri invece abbiamo visto qualcosa di epocale e straordinario da parte della Fiorentina, capace di ribaltare uno 0-2 e vincere una partita di una rara intensità con Pepito Rossi mvp indiscusso. Proprio lui, che nel primo tempo aveva subito una botta ed era sul punto di lasciare il campo.  Inspiegabile quasi il black-out occorso alla squadra bianconera, che per 15 minuti ha buttato al vento tutto quello che aveva fatto di buono in due terzi di partita. Nel primo tempo il copione  è stato recitato alla perfezione: possesso palla sterile della Fiorentina, incapace di pungere,  azzannata da Carlitos Tevez prima e Pogba poi.
Nella ripresa però cambia la musica: Rossi sembra Messi, infila tre volte un colpevole Buffon e Joaquin completa la rimonta. Apoteosi Fiorentina, inferno Juve.
E' un'iniezione di fiducia non indifferente per la Viola, che si rilancia in ottica scudetto e fa un favore alla Roma, che adesso scappa a quota 24, più cinque sulle dirette inseguitrici.
Già, perchè la Roma dopo otto giornate quest'anno è davvero magica. Questa volta tocca a Pjanic recitare il ruolo del protagonista nella sfida di venerdì sera all'Olimpico, coadiuvato da un De Sanctis strepitoso e una difesa che lascia davvero pochissimi spazi.
Pennellata del miglior Maradona e rigore perfetto per la prima doppietta italiana del bosniaco, che completa così una settimana perfetta, dopo aver ottenuto la qualificazione storico ai mondiali.
Il regista di questo film meraviglioso è sempre lo stesso, Rudi Garcia.  Elogiarlo oramai è diventato davvero tautologico, mi limito a dire che, se continua così, la candidatura all'Oscar non sarà più una semplice, ingenua idea.
Un pò molle il Napoli, che soffre l'assenza di Higuain, e fatica quando Hamsik non è in una condizione ottimale. E' comunque  una sconfitta che, se metabolizzata nel modo giusto, potrà dare nuova linfa ai sogni partenopei.
Pirotecnico pareggio tra Torino ed Inter nel posticipo. Una girandola di emozioni che comincia dopo 5', con l'Inter in 10 , ma Cerci si fa ipnotizzare da Carrizo, sostituto di Handanovic, espulso. Poi il pareggio in rovesciata di Guarin, la doppietta di Palacio e la punizione finale di Bellomo, che fissa il risultato sul pareggio.
 I nerazzurri  escono da questa partita con due convinzioni: Campagnaro è fondamentale, senza di lui l'Inter in difesa balla paurosamente. E Palacio è strepitoso, fenomeno del calcio moderno, corre a tutto campo, fa il terzino, ripiega, lotta e sigla una doppietta da attaccante d'area. Sono finiti gli aggettivi per lui.
La vera sorpresa della giornata si chiama Verona, e viene nientemeno che dalla serie B. Segna tanto, diverte, e soprattutto Mandorlini ha il merito di aver scoperto un talento purissimo come Iturbe, che si è perfettamente calato nel ruolo cucitogli addosso dal tecnico di Ravenna. Durerà? Noi ce lo auguriamo naturalmente.
Discorso a parte va fatto per il Milan, che sta vivendo un vero e proprio ridimensionamento a livello psicologico. Allegri in primis, ma anche i tifosi, hanno oramai appreso che a Milanello i  vari Kakà (quello di cinque anni fa), Shevchenko, Cafù non si vedranno più tanto spesso. E così il Milan sta diventato piano piano una buona squadra, capace di fronteggiare con coraggio i propri limiti e di "portare il cuore oltre l'ostacolo".
 Ed infatti arriva la vittoria contro una brutta ed inconcludente Udinese, targata ancora una volta Walter Birsa, che non sarà Kakà, ma  di tecnica ne ha comunque da vendere (visto che gol?).
 In coda importanti i successi di Sassuolo, Genoa e Sampdoria. I neroverdi trovano la prima vittoria stagionale grazie ai gol di Berardi e Floro Flores, e abbandonano l'ultimo posto in classifica ai danni del Bologna, che quest'anno sembra avere davvero poco da offrire a questo campionato, Diamanti escluso.
La Samp agguanta in successo all'ultimo respiro grazie a due rigori , ma sorride anche l'altra metà di Genova, che festeggia il ritorno di Gasperini sulla panchina con la vittoria sul Chievo grazie alla doppietta dell' highlander Gilardino.
 Costa caro a Maran la sconfitta contro il Cagliari. Esonerato, arriva Gigi De Canio al suo posto.
Chiudiamo con una curiosità: sono stati undici i rigori assegnati in questa ottava giornata di serie A, non accadeva dal 3 ottobre 1950. Un'altra epoca. Quella di un certo Nordahl.


Marco Cesario



sabato 19 ottobre 2013

L'ANGOLO DELLO SCOMMETTITORE


Dopo la lunga sosta per le nazionali, torna il campionato di Serie A con una giornata che potrebbe essere definita “spumeggiante”.

Sabato ore 18:00 Cagliari-Catania 
Finalmente si torna al Sant’Elia. Dopo un anno di “esilio” il Cagliari può riaprire le porte del proprio stadio per accogliere i tifosi e gli avversari. I sardi se la dovranno vedere contro i rossoblù del Catania. 
Nonostante la brutta partenza, i siciliani hanno incanalato due risultati utili consecutivi, ma questo sabato se la dovranno vedere contro una squadra solida e contro un pubblico affamato di calcio. 
Giocata consigliata: 1(1.90)

Sabato ore 20:45 Milan-Udinese
Continua il lungo calvario dei rossoneri, che ancora una volta sono costretti a giocare con una squadra rimaneggiata senza il faro Balotelli. Allegri non vuole mollare, per non rimanere ancor più lontano dalle zone che contano, ma per farlo dovrà ingabbiare Di Natale e compagni. L’Udinese arriva a questa gara senza ancora un’identità ben precisa, ma con la consapevolezza di poter far male a chiunque. 
Giocata consigliata: Goal (1.70)
Giocata rischiosa: 2 (4.75)


Domenica ore 12:30 Atalanta-Lazio
A Bergamo, nell’anticipo dell’ora di pranzo, scenderanno in campo due squadre in momenti di forma completamente diversi. Infatti da una parte i padroni di casa dell’Atalanta vengono da due vittorie consecutive, mentre dall’altra i biancocelesti di Roma sembrano non aver ancora ingranato. Mangiate poco, perché le possibili sorprese di questa partita potrebbero farvi andare di traverso il cibo. 
Giocata consigliata: X2 (1.43)

Domenica ore 15:00 Fiorentina-Juventus 
A Firenze andrà in scena una delle gare più interessanti ed emozionanti della giornata. Difatti i Viola ospiteranno i campioni d’Italia della Juventus. L’anno scorso i bianconeri furono dominati dall’inizio alla fine, ma riuscirono comunque a strappare il pareggio. Questa stagione in campo si sfideranno grandi attaccanti del calibro di Rossi e Tevez, e con le difese un po’ disattente delle due squadre potrebbero fioccare i goal. 
Giocata consigliata: Goal (1.65)


Domenica ore 15:00 Genoa- Chievo 
Questa è la tipica partita da medio-bassa classifica, che vede fronteggiarsi due compagini alla disperata ricerca di punti. Entrambe appaiate a 4 potrebbero dar vita ad una gara emozionate, ma allo stesso tempo
annullarsi in un misero pareggio. Nonostante ciò i genoani sembrerebbero più attrezzati alla vittoria, vista la “verve” del duo Calaiò-Gilardino.
Giocata consigliata: 1 (2.00)


Domenica ore 15:00 Verona-Parma
La sorpresa del campionato è definitivamente il Verona di Mandorlini, che ha dato prova di essere una squadra dura da battere soprattutto in casa. 
Per continuare nella striscia positiva però, i giocatori della città di Romeo e Giulietta, dovranno sconfiggere i maestri del prosciutto, capeggiati dal “capo macellaio” Cassano. I ducali non hanno ancora trovato continuità, ma con la fantasia dell’attacco potranno giocarsela alla pari. 
Giocata consigliata: Over (1.93)


Domenica 15:00 Livorno-Sampdoria 
La neo promossa amaranto ha fatto vedere di meritare la massima categoria, mostrando un gioco esaltante e votato all’attacco. Questo weekend però, in terra toscana arriverà la Sampdoria di Delio Rossi, costretta a far punti per non rimanere relegata in fondo alla classifica.
Giocata consigliata: X (3.15)


Domenica ore 15:00 Sassuolo-Bologna 
A Reggio Emilia andrà in onda la sfida fra due dei fanalini di coda. I neroverdi del Sassuolo hanno cominciato malissimo il campionato, ma nelle ultime gare hanno sorpreso tutti bloccando Napoli e Lazio. Dall’altra parte i rossoblù si aggrappano totalmente sulle spalle di Diamanti, in assenza di un bomber di razza (eccetto Moscardelli).
Entrambe sono ancora alla caccia della prima vittoria stagionale, per poter rifiatare.
Giocata consigliata: 1 (2.35)


Domenica ore 20:45 Torino-Inter 
L’Inter viene a giocare ancora una volta a Torino, ma questa volta non con i bianconeri, ma con i granata. Nonostante ciò potrebbe comunque rivelarsi una sfida molto pericolosa. I nerazzurri sono costretti a riprendersi dopo il tonfo contro la Roma, ma per farlo dovranno arginare la velocità dell’Henry di Valmontone: Alessio Cerci.
Giocata consigliata: Over (1.87)

Giocata rischiosa: X (3.35)

G.G.

martedì 8 ottobre 2013

Un CAMPIONATO PAZZO

Dopo sette giornate possiamo finalmente tracciare un primo bilancio di questa stagione. Eravamo partiti con le ritrovate "sette sorelle", le squadre migliori, quelle che potevano lottare per il titolo di campione d'Italia.
 Una ce la stiamo perdendo  per strada,  a causa di una  difesa ballerina ed una valanga di infortuni che ricordano paurosamente la "StramaInter" di  un anno fa. Un'altra, la Lazio, vivacchia tra alti e bassi, complice gli impegni europei e un gioco striminzito, quasi prevedibile.
Poi la Fiorentina, incapace di concretizzare le tante occasioni create e punita puntualmente ogni qual volta si è presentata un'amnesia difensiva, come l'Inter a Cagliari.
Non a San Siro però. Già, perchè la Roma a San Siro ha meritato di vincere, aldilà di alcuni episodi, e per la terza volta in due anni torna a casa da Milano avendo rifilato tre, e dico tre goal ad Handanovic, mica uno qualsiasi.
 Florenzi oramai  ci ha preso gusto, segna praticamente solo contro Inter e Bologna, Totti invece è un habituè, quattordicesimo gol alla scala del calcio e palma di migliore in campo indiscussa.
 Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, a dispetto del risultato, ha impressionato tra i giallorossi la grande organizzazione difensiva, che ha concesso poco e niente all'attacco nerazzurro per tutto il corso del secondo tempo, rischiando più volte con le ripartenze di Gervinho di infliggere un passivo che onestamente sarebbe risultato eccessivo.
Il maestro di questa orchestra è naturalmente Garcia, capace di conquistarsi in poco tempo la stima, e soprattutto il rispetto, di tutto l'ambiente giallorosso.
A Napoli però non ci stanno, e infatti i partenopei ne rifilano quattro al povero Livorno, che pure si è ben comportato fino ad ora, trascinati da un rispolverato  Goran Pandev, che pare aver ritrovato il feeling con il gol.
L'appuntamento è per Venerdì 18, ore 20:45, all'Olimpico.
Mi aspetto una partita spettacolare, d'altronde i due tecnici praticano entrambi un calcio propositivo, gioioso e estremamente divertente.
Nel gruppetto di testa, che ora tenterà la fuga, c'è anche la signora in bianconero, che a fari non troppo accesi continua ad inanellare un successo dopo l'altro, patendo più del dovuto, ed indubbiamente incassando troppi gol. Ma si sa, nel calcio, l'importante è fare un goal più dell'altra squadra, come diceva il grande Bela Guttman( molto prima di Zeman), allenatore del Benfica che vinse tutto negli anni 60'.
Dopo uno scorcio di campionato, possiamo certamente affermare che il Verona di Mndorlini è la vera sorpresa di questa serie A. Il Bentegodi è un fortino inattacabile, 9 punti e 3 vittorie, e se poi si riesce anche a pescare il jolly dal mazzo, allora le premesse per un grande campionato ci sono tutte. Juan Manuel Iturbe, talento del 1993, argentino di Buenos Aires, il cui potenziale è ancora tutto da scoprire, anche se in effetti promette un gran bene.
E' arrivato il momento della sosta, che permetterà ad  alcune squadre, le milanesi  in particolare, di riorganizzarsi tatticamente, e di recuperare elementi imprescindibili per entrambe le squadre, Campagnaro e Kakà su tutti.
 C'è un ultimo dato  su cui mi voglio soffermare: 208 gol dopo sette giornate, stabilito il primato nella serie A a venti squadre, 2,97 gol a partita.
E c'è un pensiero comune che serpeggia nelle teste dei tifosi: finalmente, dopo tanti anni, la serie A sta ritornando divertente.



M.C.









lunedì 7 ottobre 2013

FRANCESCO TOTTI AL MONDIALE: PERCHE' SI E PERCHE' NO

C'è un giocatore, un meraviglioso vecchietto che ormai da più di venti anni incanta i suoi tifosi (e non solo) con la sua classe e le sue giocate. Francesco Totti ha fatto tutto ciò che è umanamente possibile per onorare la maglia della Roma. Anzi, probabilmente ha fatto anche di più. Per suoi demeriti e per sfortuna non è riuscito a ripetere questo super rendimento anche in nazionale, dove ha collezionato 59 presenze e realizzato solo 9 gol. Si è tolto però la gioia più grande che un calciatore si possa togliere. Ha vinto un mondiale da titolare nel 2006, e proprio dopo quello storico Italia-Francia ha dato il suo addio ai colori azzurri. E' una storia d'amore finita ormai da 7 anni quella tra Francesco e l'Italia, ma a volte capita che certi amori, anche dopo tanto tempo, possono risbocciare e tornare più forti di prima. Prandelli infatti, tenendo conto delle sue ultime fantastiche prestazioni, ha preso in seria considerazione l'idea di portare Totti in Brasile, affermando addirittura che, se oggi mancassero 20 giorni al mondiale, non esiterebbe a convocarlo. Oggettivamente ci sono dei pro e dei contro, ci sono dei motivi per i quali Er Pupone dovrebbe essere convocato ed altri per i quali non lo dovrebbe essere.

PERCHE' SI:

Basta vederlo giocare. Nonostante l'età è uno dei giocatori più decisivi del campionato italiano. Ha perso qualcosa in atletismo (comprensibile vista l'età), ma in compenso ci ha guadagnato ancor di più in intelligenza. Totti gioca prima di tutto col cervello e poi con i piedi. Vede cose che gli altri non vedono. Segna, fa segnare, è un leader nato, è carismatico ed ha l'esperienza giusta per affrontare partite di alto livello. La condizione fisica attuale è straordinaria, rincorre gli avversari come un ventenne, chiama per primo il pressing, in barba all'età ed al tempo che passa inesorabile. E' un giocatore totale, moderno, nonostante i suoi 37 anni. Uno cosi in un mondiale è meglio averlo che non averlo.

PERCHE NO:

Essenzialmente per il sistema di gioco e  per la condizione fisica. Prandelli gioca con un 4-3-3 dove il ruolo più adatto per Totti sarebbe quello di Balotelli, che però non può essere sacrificato. Bisognerebbe adottare due sistemi di gioco, uno se gioca Totti e l'altro se non gioca. Cambierebbero le funzioni nei ruoli degli altri giocatori, perchè quando hai un giocatore come il capitano della Roma gli devi inevitabilmente costruire intorno un sistema di gioco. Troppi sconvolgimenti tattici, soprattutto durante una competizione breve come il mondiale, possono essere nocivi. L'altra possibile grana riguarda la condizione fisica. Anche l'anno scorso Totti ha giocato in maniera straordinaria, ma a fine stagione è apparso in calo rispetto ad inizio anno. A Giugno tireremo le somme.

In conclusione, basandoci sul momento attuale Totti è da nazionale, ma a Brasile 2014 mancano 8 mesi, ancora è presto per giudicare, per prendere una decisione definitiva. Ci sono, come detto, diverse circostanze da prendere in considerazione, ma che non si possono affrontare ora. Si possono fare ipotesi, congetture, ma il verdetto ce lo darà come sempre il campo, che è sempre stato e sarà sempre il miglior giudice per decidere chi merita veramente di vestire la maglia azzurra.

sabato 5 ottobre 2013

L'ANGOLO DELLO SCOMMETTITORE

Dopo le coppe, torna il campionato più bello al mondo, ecco i nostri consigli.

Sabato ore 18.00: Chievo-Atalanta 
Partita tra squadre che lottano per gli stessi traguardi. Il Chievo ha perso gli ultimi 2 match ma, specialmente contro la Juve, non ha demeritato mentre gli azzurri sono tornati alla vittoria grazie al 2-0 firmato Denis. Nonostante tutto però, il Chievo ci sembra più in forma e quel volpone di Sannino manterrà altissima la concentrazione, l'1 ha un'ottima quota, provateci!

Giocata consigliata: 1 ( 2.25 ) 

Sabato ore 20.45: Inter-Roma 
A S.Siro arriva la capolista, per una partita che vale già molto. Match che si preannuncia tiratissimo, anche se la rivalità tra queste due squadre è sempre stato uno stimolo a disputare match spettacolari. L'Inter si affida al solito Palacio e prova a recuperare Jonhatan, la Roma si schiera con gli stessi 11 che hanno demolito il Bologna domenica scorsa. L'Inter ha mostrato solidità e carattere, la Roma uno spirito di gruppo e un gioco che mancava da tempo. I giallorossi hanno la miglior difesa e il miglior attacco, l'Inter è seconda in entrambe le classifiche, sarà una gran partita non perdetevela. Per la schedina puntate sul Goal, se volete rischiare provate l'X secco.
Giocata consigliata: Goal ( 1.55 ) 
Giocata sicura: X

Domenica ore 12.30 Parma-Sassuolo
Anticipo di mezzogiorno al Tardini. I ducali dopo l'ottima prova di Firenze vogliono trovare altri punti per dare seguito al buon momento, ancora squalificato Amauri, dentro Sansone, con Biabiany sulla fascia. Sassuolo che viene da due prestazioni superlative con Napoli e Lazio, ma vuole a tutti i costi la prima vittoria, occhio a Zaza, potrebbe essere decisivo. Le due squadre segnano parecchio, puntate sull'over. 
Giocata consigliata: Over 2.5 ( 1.80 ) 

Domenica ore 15.00 Bologna-Verona 
Al Dall'Ara il Bologna ospita una squadra in gran  forma. Bologna a caccia della prima vittoria in stagione, dopo la batosta di Roma avrà una gran voglia di rivalsa,  Verona che in casa vince sempre ma soffre in trasferta,  con il gioiellino Iturbe che potrebbe sorprendere. Noi puntiamo sul Bologna, Diamanti ha il goal in canna. 
Giocata consigliata: 1 ( 2.10 )

Domenica ore 15.00 Catania-Genoa 
Partita tra due squadre in difficoltà. Il Catania ha ritrovato la vittoria ma non ha convinto, Spolli è ancora fuori, Bergessio cerca i primi goal in stagione, potrebbe essere la volta buona. Genoa alla prima con Gasperini, con Gila confermato al centro dell'attacco, anche lui come il bomber del Catania deve sbloccarsi, la potrebbero decidere loro. Il Genoa ha deluso parecchio, puntate sul Catania, il Massimino è un campo difficile per tutti. 
Giocata consigliata: 1 ( 2.10 )

Domenica ore 15.00 Napoli-Livorno
Il Napoli torna al S.Paolo dopo il deludente pareggio di 10 giorni fa contro il Sassuolo. In mezzo una buona vittoria a Genova e una bruttissima partita contro l'Arsenal. Benitez non recupera Higuain e sceglie Pandev con Mertens al posto di Insigne. Livorno che sta sorprendendo tutti, Nicola sembra aver  trovato la formula giusta per restare nella massima serie. Questo Napoli non può fallire, servono i 3 punti per non perdere il passo.
Giocata consigliata: 1 PT ( 1.67 )

Domenica ore 15.00 Sampdoria-Torino
Sfida fondamentale per i blucerchiati, non possono più sbagliare. Delio Rossi rischia, la sua squadra ha raccolto appena 2 punti ed è in crisi di gioco, dentro dunque Pozzi nel tridente con Gabbiadini e Sansone. Toro che, dopo le polemiche del derby, si affida come sempre al capocannoniere Cerci, me vuole trovare i goal di Immobile ancora a secco. Partita imprevedibile, le difese ballano, puntate sul goal.
Giocata consigliata: Goal ( 1.80 )

Domenica ore 15.00 Udinese-Cagliari
Al Friuli arriva il Cagliari di Lopez. L'Udinese si è dimostrata altalenante, come ogni inizio di stagione ma tra le mure amiche parte favorita. Cagliari che è in salute, il pareggio con l'Inter gli ha dato fiducia. Coppie d'attacco a confronto: Muriel contro Ibarbo e Di Natale contro Pinilla, una sfida nella sfida.
Provate con l'X2, è molto alto.
Giocata consigliata: X2 ( 1.89 )

Domenica ore 20.45 Lazio-Fiorentina
Primo dei due posticipi da brividi. All'olimpico la Fiorentina vuole ripetere il colpo grosso dell'anno scorso. Per portare a casa i 3 punti prova a recuperare Pepito Rossi, se non ce la fa dentro Matos, con Cuadrado che torna sulla fascia e i soliti 3 a centrocampo. Lazio in difficoltà quest'anno, Floccari sarà al centro dell'attacco dopo la doppietta di Europa League con  Hernanes e Candreva confermatissimi. Molto complicato dare un pronostico,  provate con l'over.
Giocata consigliata: Over 2.5 ( 1.80 )
Giocata rischiiosa: 2 ( 2.90 )

Domenica ore 20.45 Juventus-Milan
Chiudiamo con la partita dello Juventus Stadium. La Juve non è mai stata così in difficoltà nella gestione-Conte, deve vincere assolutamente per dimostrare di essere ancora la prima della classe. Dentro Quagliarella  a fare coppia con Tevez mentre partirà titolare Padoin. Milan ancora più in crisi: la difesa fa acqua e davanti non c'è Balotelli, Allegri punta sulla voglia di rivincita di Matri, grande ex della partita. Juve che ci sembra favorita, anche se non pensiamo che avrà vita facile.
Giocata consigliata: 1 ( 1.57 ) 


mercoledì 2 ottobre 2013

LA CACCIA CONTINUA



Concluso il monday night, la sesta giornata conferma la regina del campionato al primo posto.
18 punti, 17 gol fatti, uno subito, numeri che parlano da soli.
 Rudi Garcia, un personaggio niente male, suona la chitarra, canta, e predica la calma, ma dopo tanto tempo finalmente il tifoso giallorosso aspetta con gioia e trepidazione la prossima partita.
Al Bologna Totti e co. ne hanno rifilati  cinque, con un Gervinho in versione deluxe, e non a caso più della metà dei gol fatti porta la firma dei tre esterni d'attacco, con il capitano falso nueve che sciorina assist ad ogni giornata.
E' stato un turno di campionato che ha regalato gli acuti di Napoli e Juve. I partenopei hanno tirato fuori dal cilindro il goleador che non t'aspetti, Goran Pandev, capace di gelare Marassi con due perle nella prima mezz'ora, e successivamente di amministrare il match.
 La Juve sconfigge il Toro tra mille polemiche, anche se  alla fine il risultato è giusto per quello che si è visto in campo. Torino timido ed impacciato, zero tiri in porta e tanti rimpianti; bianconeri che timbrano con un gol irregolare, dopo aver sprecato con Giovinco e Tevez.
Non è però la stessa schiacciasassi dell'anno scorso, gli ingranaggi consolidati hanno bisogno di una piccola revisione, Conte ne è consapevole, la serie A ringrazierà (forse).
Scivola sul campo bagnato di Trieste un'Inter generosa, incapace di colpire il Cagliari sin da subito e punita da una deviazione sfortunata di Rolando sul tiro di Nainggolan. Toh, l'indonesiano che sarebbe dovuto essere, e forse sarà, il simbolo del nuovo corso targato Thoir.
Mazzarri non risparmia nessuno, polemizza con la Lega e con l' "amico" Montella, che di certo non naviga in acque tranquille, tramortito dal colpo "Gobbi" allo scadere, dopo aver ribaltato la situazione con Rodriguez e Vargas.
 E, diciamolo, stavolta la viola è stata anche un pò bruttina, eh Vincè?
Vola il Verona, che acciuffa la Lazio a punti 10 e ci regala il gioiellino Iturbe, con il Bentegodi che da tempo non applaudiva in questa maniera un esordiente. Commuove il Sassuolo di Di Francesco, Schelotto e Floro Flores trascinano i suoi nella rimonta, e i neroverdi raccolgono finalmente il primo punto anche tra le mura amiche.
Vince, ma non convince il Milan targato Birsa, emblema di questa squadra, che lotta e si impegna, ma manca di qualità. Si risveglia Denis, che trascina i suoi alla vittoria contro un' Udinese lontana parente di quella vista lo scorso anno, vera delusione di questo inizio del campionato parimenti al Bologna di Pioli, che alla casella vittorie registra dopo sei giornate  un deprimente zero.
Ci sarà tempo per tutti, o forse no, là davanti si corre ad una velocità non banale, e anche un piccolo passo falso potrà  risultare fatale.
Bisogna essere vigili allora, occhi puntati sull'obiettivo, la caccia è aperta, e continua.

M.C.