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lunedì 26 agosto 2013

SE BALOTELLI VIENE PRIMA DEL MILAN..

"Passa il tempo, ma tu non passi mai." È il verso di una canzone che sembra dedicata a Mario Balotelli. Ancora una volta oggi si discute maggiormente riguardo la partita Dell'attaccante rossonero, e solamente in secondo piano viene evidenziata la prova mediocre di un Milan svogliato. Non un'eccezione per Allegri, la falsa partenza è infatti una caratteristica del suo Milan: in quattro anni  una sola vittoria all'esordio, e mai più di quattro punti nelle prime tre giornate. Il match è stato divertente, i gol non sono mancati, così come qualche episodio dubbio ambo le parti. Il Verona ha espresso un buon calcio, simbolo della continuità di Mandorlini su questa panchina. Una squadra quadrata, con un modulo ben definito, il 4-3-3, che esalta le qualità di un centravanti infinito come Luca Toni, capace a 36 anni di lottare, e sovrastare, i due centrali milanisti, con una partita di grandissimo cuore. Il Milan è apparso troppo Balotelli dipendente, succube del suo talento ed al tempo stesso  del suo essere così umorale, e su questo Allegri deve ancora lavorare molto. 
Menzione speciale per il pubblico di Verona, nessuno ne parla, ma i cori razzisti messi in conto prima del match non sono arrivati, con grande sorpresa di tutti. Certo, Mario è stato "beccato" tutta la partita, come capita, d'altronde, un po' a tutti i grandi giocatori, quelli che "o li ami o li odi", ma questo non basta a giustificare la prestazione più che insufficiente.
Niente drammi, una sconfitta è una sconfitta, niente di più, c'è tempo per rimediare, ma ora serve tanta concentrazione, perché mercoledì non si può sbagliare, e il Milan avrà bisogno, manco a dirlo, del suo miglior Balotelli.

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