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venerdì 23 agosto 2013

FINALMENTE SI RICOMINCIA, BENTORNATA SERIE A

Signori, si parte. Si stanno per accendere le luci rosse, oramai solo 48 ore ci separano dal tanto agognato inizio del campionato di serie A. 
E sulla griglia di partenza troviamo le 20 monoposto in stato diverso: poche già rodate, qualcuna al tagliando, altre ancora in manutenzione. Andiamo a scoprire chi. 
A questo punto, sembra doveroso indicare la favorita, colei che ha conquistato la pole position: la Vecchia Signora. Una squadra sana ed in salute, come dimostrato nettamente in Supercoppa, e con l'organico più completo tra tutte.Inutile ripetere la solita storiella della "distrazione" Champions: come testimoniano le precedenti annate, se i bianconeri rimangono concentrati, molto difficilmente ci sarà un nuovo vincitore al traguardo. Ben più interessante è capire chi sarà il cattivo, lo sfidante, l'antagonista principale. Il Napoli di Don Rafè appare come una bottiglia di champagne, allegro e frizzante. Speriamo che non si appesantisca, rimanendo leggeri si può fare. La Fiorentina ricorda la principessa che chiede allo specchio: "chi è la più bella del reame?" Ovviamente sei tu, mia cara regina, ma ricordati che quando giocherai lontano dal Franchi, su campi logorati, contro squadre più che tenaci, la bellezza non basterà. Poi il Milan, che riparte compatto, ma con un vantaggio in più: questa volta l'ariete di sfondamento si presenta subito al via, non aspetta il giro di boa, sperando che basti per fare la differenza. La Roma è un paradosso, una creatura sempre in evoluzione e mai compiuta, tra tanti punti interrogativi e cessioni eccellenti, ci sarà da incrociare le dita, sperando di incoronare Garcia come l'ottavo Re di Roma. La Lazio ha la pancia piena, ancora ubriaca di gioia dopo il 26 maggio, limite da non sottovalutare, come si è visto nella gara contro i bianconeri. 
E alla fine arriva Polly, anzi no, scusate, l'Inter, che nuota in mare aperto, cercando un riparo sicuro per la notte, ignara del fatto che Mazzarri è uno scudo resistente, ma non può sostituirsi al presidente (che non c'è) o alla dirigenza (che forse è meglio se non ci fosse). E poi ci son tutte le altre: l'Udinese delle meraviglie, che anche quest'anno scalzerà una della sette sorelle, forse occupandone definitivamente il posto, il Parma di Cassano, il Cagliari che riconferma tutti i suoi gioielli. E dietro ci sarà da lottare, come al solito, perché retrocedere non piace a nessuno, soprattutto in Italia. Benvenuto Campionato. Pardon, Bentornato.

MARCO CESARIO

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