Partenza con il botto in questa giornata di serie A, non
essendoci anticipi previsti per le ore 18, la giornata comincierà con il derby
che divide la Sicilia; Palermo contro Catania: un esame molto importante per
entrambi i tecnici in primis, vincere il derby vuol dire conquistare
innanzitutto la stima dei propri tifosi, quello di cui due tecnici esordienti(
in questa partita) hanno bisogno per lavorare con serenità. Sarà un test di
maturità per il Catania di Maran, settimo con 19 punti, in caso di vittoria i
tifosi etnei saranno liberi di sognare. Molta più tensione si respira a
Palermo, dove Gasperini si gioca un bel pezzo di stagione, e con lui anche i
giocatori del Palermo. Serve una vittoria per dare una scossa a questo
campionato più che mediocre finora disputato dai rosanero.
Domenica pomeriggio si troveranno di fronte Atalanta e
Genoa, ultimo dopo 13 giornate con soli 9 punti, davvero troppo pochi per una
squadra che non ha ancora trovato un equilibrio.
Equilibrio che non manca invece ai neroazzurri di Bergamo,
che con Colantuono sono ottavi con 18 punti( 20 senza la penalizzazione ) e viaggiano
con una media di un 1,6 a partita , ritmo che li porterebbe a 60 punti a fine
campionato, obiettivo non impossibile se anche Denis, dopo Bonaventura comincia
a segnare.
Al Bentegodi va in scena la sfida salvezza tra Chievo e
Siena: la squadra toscana ha oramai annullato completamente la penalizzazione e
si trova a ridosso dei veneti, che hanno solo un punti in più(11-10 N.D.R.) Il
Siena appare più in forma rispetto ai gialloblù, mancano ad entrambe le squadre
i goal dei bomber Calaiò e Pellissier,
senza i loro apporto raggiungere la salvezza sarà perlomeno arduo.
La Roma di Zeman affronta il Pescara, affidato a Bergodi
dopo le “annunciate” dimissioni di Stroppa. Una piccola parentesi, l’ormai ex
tecnico degli Abruzzesi è stato fin troppo criticato da società e tifosi, ma il
lavoro fatto non è stato per niente banale: il Pescara non ha un organico da
massima serie, e ciò nonostante aveva già ottenuto 3 vittorie, di cui due fuori
dalle mura amiche. Vedremo se e come Bergodi saprà fare meglio. Ci aspetta,
come sempre naturalmente quando gioca la Roma quest’anno, una partita ricca di
gol ed emozioni.
Dopo la vittoria nel derby della lanterna, la Samp ha in
casa una partita non facile, contro una squadra ritrovata dopo il 3-0 al
Palermo come il Bologna di Pioli. E’ l’occasione giusta per entrambe le squadre
per tirarsi fuori dalle zone calde della classifica, chissà che Icardi non ci
regali qualche altra giocata.
La vera sorpresa del campionato, la Fiorentina, va a Torino
ancora senza jo-jo, convocato, sarà in panchina, ma con molte certezze in
tasca: i Viola sono oramai realtà consolidata della nostra massima serie, e la
squadra sembra tenere a bada la pressione di una tifoseria esigente, che
aspetta con ansia un nuovo Prandelli. Montella potrebbe essere la scelta vincente,
forse riuscirà a fare anche di più, chissà..
Dall’altra parte ci sarà
il Toro di Ventura, che ha molto contestato la direzione arbitrale di
lunedì scorso nella partita contro la Roma, vedremo se la sconfitta
ingiustamente subita riuscirà a caricare ancor di più Bianchi e co.
Due posticipi nel lunedì: il Napoli va a Cagliari senza lo
squalificato Matador, confermando Insigne in attacco affiancato da Pandev,
ripresosi dall’infortunio. Di fronte avrànno un Cagliari in ottima forma e con
il morale alle stelle dopo il pareggio strappato a S. Siro contro l’Inter. I
neroazzurri se la vedranno con il Parma di Donadoni: sono due squadre che sono
apparse in calo negli ultimi tempi, colpa degli infortuni (Guarin, Ranocchia,
Valdes, Galloppa etc) e non solo : anche il gioco soprattutto tra le fila
emiliane non appare più fluido come ad inizio stagione.
Chiude la giornata il match tra Lazio e Udinese: l’anno
scorso una spareggio per la Champions, quest’anno, più per colpa dell’ Udinese
che della Lazio, non è più così. Si prospetta una sfida molto interessante, con
stati d’animo opposti: la Lazio per la qualificazione ai sedicesimi, l’Udinese
per l’eliminazione, sempre in Europa League, per mano dell’Anzhi di Eto’o.
No comment per quanto riguarda i fatti accaduti mercoledì
notte nella capitale, le immagini parlano da sole.
LA PARTITA:
San Siro domenica ore
20:45.
Si affrontano Milan e Juve. Entrambe le squadre vengono da
una settimana esaltante: la Juve ha demolito il Chelsea per 3-0, il Milan ha
raggiunto la qualificazione agli ottavi di Champions grazie al
3-1 sull’
Anderlecht.
Dobbiamo dirlo, la partita di martedì sera ha reso nota
tutta la forza, fisica e mentale della squadra juventina. La vecchia signora ha
imposto il proprio gioco per tutti i novanta minuti ai detentori del trofeo più
ambito, non mollando un centimetro, ma lottando su ogni pallone con una
determinazione e (si può dire? ) una ferocia mai vista prima nelle sfide
veramente importanti quest’anno.
Dall’altra parte il Milan si aggrappa sempre di più al
Faraone, che continua a segnare e a stupire: è la vera chiave della partita, la
scheggia impazzita che potrebbe far saltare in aria i piani del gioco razionale
della Juve. E’ un giocoliere di strada che sfida un circo ben addestrato, sulla
carta non c’è partita, ma c’è sempre un jolly nel mazzo..
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