Il mondo della curva, è un mondo molto particolare e
sconosciuto praticamente a tutti, già sconosciuto perché la gran parte dei
giornalisti, opinionisti benpensanti e moralisti molto spesso parla senza
sapere, giudicando superficialmente, senza provare a capire le motivazioni di
alcuni gesti, di alcune azioni. D’altronde perché provare a comprendere chi
rifiuta le noiose domeniche televisive condotte da personaggi improbabili, chi
rinuncia alla comodità della poltrona, chi si sottrae ai fantastici servizi
come gol parade, gol alert, diretta gol; come fare a perderseli? Perché capire
chi rifiuta tutto questo bellissimo mondo virtuale per seguire la propria
squadra dal vivo. Magari macinando migliaia di chilometri, magari sotto la
pioggia, magari al freddo. Chi per provare a colorare un settore dello stadio,
altrimenti cupo, rischia la diffida accendendo un fumogeno. È per questo che
sono considerati la colpa del degrado sociale e ambientale che stiamo vivendo,
la causa di tutti i mali … semplicemente perché non si vogliono adeguare,
perché non vogliono chiedere il premesso per fare qualcosa che dovrebbe essere
considerata normale.
Molto spesso , quasi sempre, leggendo giornali, guardando
la tv si sentono una miriade di notizie riguardanti le malefatte di questi
“criminali”, notizie che poi se si va fino in fondo si rivelano nella maggior
parte dei casi false o ingigantite. Strano però che quando però i militanti
delle curve organizzano delle iniziative lodevoli (basti pensare che l’anno
scorso di questi tempi gli ultrà di Genoa e Samp si erano messi in prima linea
a spalare a seguito del nubifragio che travolse Genova. Oppure gli innumerevoli
striscioni che vengono srotolati in queste settimane da tutte le tifoserie
contrari al massacro palestinese che sta avvenendo. Tanto per citarne un paio )
molto spesso vengono oscurate o addirittura censurate. La domanda mi sorge
spontanea “perché se gli ultras sono considerati da tutti una sparuta minoranza
di disadattati, cerebrolesi, perché ogni volta sono sotto oggetto di censura,
perché ogni volta che viene arrestata una persona si fa a gara a chi dice per primo “ha
frequentato la curva della Lazio/Roma etc.” o “ è stato un ultrà qualche anno
fa’” come per cercare sempre di associare il concetto di criminale a ultrà. A
voler essere maliziosi si potrebbe pensare è che forse c’è la paura da parte di
qualcuno che se non ci fosse tutta questa censura, mal informazione forse i
messaggi dei “disadattati” sarebbero ascoltati da tutti e forse alcuni dei
dogmi sui cui si basa questa società sarebbero messi a serio rischio.
Come
scriveva Ernest Junger in un suo celebre
libro “se le grandi masse fossero così trasparenti , così compatte in ogni
singolo atomo come sostiene la propaganda di stato, basterebbe tanto controllo
quanti sono i cani in un gregge. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il
grigio delle pecore si celano i lupi, vale
a dire coloro che non hanno ancora dimenticato cosa sia la libertà. E
non soltanto quei lupi sono forti in se stessi, ma c’è il rischio che, un
brutto giorno, essi trasmettono le loro qualità e che il gregge si trasformi in
branco. È questo l’incubo dei potenti”.
E così i nostri i nostri “teppisti disadattati”
nonostante le continue critiche da parte dell’opinione pubblica, dei
giornalisti, dei cosiddetti “antropologi” continuano, anche se con molta
fatica, a coltivare la loro passione senza dare spiegazioni perché tanto non verrebbero capite, sempre a
testa alta, sempre comodamente seduti dalla parte del torto.
l’invito da parte mia è quello di seguirci perché nel
corso delle settimane metteremo sotto la lente d’ingrandimento, tante questioni
che riguardano il mondo del tifo, ma sempre
sotto un’ottica diversa …
ah quasi
dimenticavo a volte dalla parte del torto di sta più comodi.
MICHELE NOCE
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