SAMIR HANDANOVIC: Se continua cosi ce lo ritroveremo spesso in questa top 11. La scorsa giornata le sue paratone non erano servite ad evitare la goleada con la Fiorentina. Nel derby invece i suoi miracoli hanno permesso all'Inter di restare in partita e di non andare a fine primo tempo negli spogliatoi con un passivo pesante. Certo che se para cosi tanto però significa che in casa Inter c'e' qualche problema nelle retrovie
STEPHAN LIECHSTEINER: Un gol fortunoso, come ammette lo svizzero ai microfoni di Sky, ma pur sempre un gol. Una rete pesante perchè sblocca un match che poteva essere insidioso per la Juve. A coronamento di una gran prestazione e di un gran periodo. Lich sta dando il meglio proprio nel momento in cui a Conte serviva di più il suo apporto.
STEPHAN RADU: Che bolide del rumeno. Settimana scorsa si è parlato tanto e giustamente del gran gol di Totti contro la Juve, ma questo certo non è da meno. Sblocca la partita con un missile e da li in poi per i biancocelesti è una passeggiata. Gol talmente bello che anche al suo collega Lulic viene l'idea di emulare il terzino biancoceleste. Prodezza.
VASILIS TOROSIDIS: Arrivato in silenzio a Trigoria. Alla seconda partita da titolare si permette anche il lusso di siglare la sua prima rete in Serie A contro l'Atalanta. Rete decisiva. Buona prestazione con la Juve e buona prestazione anche questa giornata. Si sta guadagnando piano piano la fascia destra della Roma
DANIELE CONTI: Il capitano si vede nel momento del bisogno. In un momento non proprio esaltante per il Cagliari (stadio vuoto e presidente in carcere) Daniele sigla una doppietta importantissima per domare il Torino e portare a casa 3 punti importantissimi. Trascinatore.
MIRALEM PJANIC: Non c'è Totti, non c'è De Rossi? Ci penso io. Forse avrà pensato questo Miralem prima della trasferta di Bergamo. In mezzo alla neve è lui con le sue giocate a trascinare la Roma. Sigla la punizione del 2-1, imposta, lotta e dirige tutte le azioni giallorosse. Talento cristallino.
FRANCESCO LODI: La sua punizione non è splendida come al solito, ma è furba ed intelligente, soprende Mirante e porta in vantaggio il Catania. Gran prestazione aldilà del goal. Con lui in cabina di regia il Catania ha un gioco fluido, veloce e divertente, e tutto passa dalla mente del suo numero 10.
PAUL POGBA: Questo ragazzo ha un piede destro chirugico. Andatevi a rivedere la facilità di calcio che gli permette di realizzare il 3-0. Quasi da fermo. Sempre più titolare nello schacchiere di Conte e forse a farne le spese sarà un certo Vidal. Non male per un diciannovenne relegare in panchina uno come il cileno. Riserva di lusso.
MARKO LIVAJA: Era proprio necessario per L'Inter mandarlo via in cambio di Schelotto e Rocchi? Doppietta alla prima da titolare con l'Atalanta. Con buona pace dei tifosi interisti e della società neroazzurra che adesso se lo vorrà riavere dovrà sborsare un bel pò di soldi. E pensare che ce lo aveva in casa. All'Atalanta almeno troverà la sua dimensione.
SEBASTIAN GIOVINCO: Fischiato dai suoi tifosi perchè ritenuto troppo molle e poco decisivo. Eppure se si guardano le statistiche di tutte le competizioni ci si accorge che è il capocannoniere dei bianconeri pur non giocando sempre dall'inizio. Fa bene Conte a difenderlo. La Formica Atomica è un patrimonio che la Juve deve custodire gelosamente e crescere al meglio. Con pazienza e non con i fischi.
STEPHAN EL SHARAAWY: E menomale che con Balotelli non avrebbe più brillato. Sigla un magnifico gol per velocità ed esecuzione. E' più decisivo e più presente del suo più blasonato compagno di reparto. Sia in attacco che in difesa. Questo è un giocatore totale, quelli cosi non scursicono davanti a nessuno.
ALLENATORE: ROLANDO MARAN: Seconda settimana consecutiva per lui nella nostra Top 11. Più che meritata questa presenza. Il suo Catania in silenzio continua a stupire. Maran predica tante parole e pochi fatti e fa bene. Ma ora non si può non parlare della sua magnifica squadra. L'Europa è li, a portata di mano. A soli due punti c'e' l'Inter, proprio la prossima avversaria dei siciliani.
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