"Sliding Doors", film americano ( ogni riferimento è puramente casuale) del 1988, si presta molto bene alla descrizione della partita di Parma, che ha visto soccombere un Milan generoso ed ingenuo. Al minuto 58' traversa di Gargano, che poteva chiudere definitivamente i conti, ribaltone rossonero e pareggio immediato, prima con Matri e poi con Silvestre. La ruota sembra girare, ma Kakà si fa ipnotizzare due volte da Mirante, vanificando i sogni del Diavolo. Poi all'ultimo respiro Parolo, con la complicità di Matri, che evidentemente non aveva voglia di prendersi una pallonata sugli stinchi.
Incolore la partita di Balotelli.
Inter, Juve e Napoli portano a casa i tre punti, come da copione, con la firma dei loro tre giocatori migliori: Palacio, Tevez ed Higuain. Altra partita sopra le righe per l'attaccante argentino, che fa reparto da solo e non lascia mai punti di riferimenti ai difensori gialloblù. E' stata un'Inter un pò casuale, i gol sono arrivati tutti da situazioni rocambolesche, buone cose si sono viste da Guarin, meno da Kovacic, la cui ora dovrebbe essere già scoccata da un pezzo. Disattenta in difesa, manca ancora qualcosa per poter ambire alla Champions League. La Juve ha trovato il suo top-player. Tevez gioca come un animale indemoniato, mai fermo, mai stanco, mai piegato. I bianconeri sono un'ottima squadra , che però riesce sempre a concretizzare poco rispetto alle occasioni create. Llorente alla terza consecutiva da titolare si sta ritagliando il suo spazio, il ritorno di Lichsteiner sulla fascia sarà fondamentale anche per lui, che vive di cross. Dopo la partita Conte ha letteralmente inveito contro i giornalisti, additando loro di aver "inventato" notizie false riguardo la presunta rottura con Marotta. Ricorda Mourinho, senza esserlo davvero fino in fondo. Questo nuovo atteggiamento potrebbe anche non pagare. Il Napoli non si affatica più di tanto, complice una prestazione vergognosa del Torino, mai pericoloso nei primi 45' e fiacco nel secondo tempo. Ci pensa El Pipita, con due rigori, a regalare i tre punti ai partenopei, che rimangono così appaiati ai bianconeri a 5 punti dalla Roma capolista. Vince su un campo difficile la Fiorentina, che ha in Cuadrado un'arma micidiale, e non lo scopriamo certo oggi dopo una doppietta decisiva nell'economia della partita e della stagione viola. Il Chievo raccoglie meno di quanto sperato, e forse meritato. Ora c'è la Roma, e Sannino si gioca la panchina in un match non propriamente alla portata dei gialloblù. Poche emozioni in Catania Sassuolo, uno 0-0 che lascia con l'amaro in bocca i siciliani, involuti rispetto lo scorso anno. Raccoglie un altro punticino Di Francesco, 4 punti nelle ultime 2, per dire che il Sassuolo non si arrenderà tanto facilmente, come è giusto che sia. Vittoria scacciacrisi per la Lazio che supera non senza qualche patema un Cagliari sprecone. In una partita abbastanza brutta splende la stella di Miro Klose, al ritorno dall'infortunio e subito decisivo. Vince anche la Samp, contro l'Atalanta, in una partita abbastanza incolore. Decide Mustafi, giocatore interessante, e di prospettiva. Si gioca già domani sera, non c'è il tempo per rifiatare, la corsa continua, incessante.
Marco Cesario
Leggi l'articolo anche su: http://www.uninformato.it/2013/10/28/serie-a-nona-giornata-leditoriale/
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